Scossa di terremoto 3.6 ad est di Roma. Paura e gente in strada. Non si segnalano danni

di redazione Roma 24/06/2019 ROMA
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Una scossa di terremoto è stata avvertita poco prima delle 23 a Roma. Per il momento non si segnalano danni, tante le segnalazioni dei cittadini. Secondo la valutazione preliminare dell'Ingv la scossa sarebbe di magnitudo 3.6.

L'epicentro della scossa è stato individuato a 3 km a nord-est di Colonna a una profondità di 9 km, nei pressi della capitale. La circolazione della metro C è ripresa con forti ritardi. Una seconda lieve scossa, di magnitudo 1.4, è stata rilevata dall'Ingv sempre nell'area di Colonna. Tra i Comuni vicini all'epicentro, anche San Cesareo, Gallicano nel Lazio, Zagarolo e Monte Compatri.

La scossa alle 22.43, durata circa 40 secondi, è stata avvertita distintamente anche in alcune zone del litorale romano, tra Ostia e Fiumicino. Molte le segnalazioni sui social network. Gente in strada nel quadrante est della Capitale e tantissime chiamate al 112. In alcuni quartieri della periferia est gli abitanti spaventati sono scesi in strada. Squadre della Protezione civile regionale del Lazio e dei Comuni, in collegamento con la sala operativa regionale, hanno effettuato dei monitoraggi nei centri storici delle città dei Castelli romani e non sono stati segnalati crolli o danni a persone.
Gente in strada e chiamate al 112 anche a Roma, dove la scossa è stata avvertita in maniera netta nella zona est della Capitale. Principalmente si è trattato di richieste di informazioni. L'Atac ha sospeso per un breve periodo la circolazione della Metro C per svolgere delle verifiche. Squadre della Protezione civile regionale del Lazio e dei Comuni, in collegamento con la sala operativa regionale, stanno già effettuando dei monitoraggi nei centri storici delle città dei Castelli romani.

La sindaca di Roma Virginia Raggi sta seguendo la situazione per monitorare eventuali danni, dopo la scossa di terremoto che ha colpito Colonna, vicino Roma , avvertita in maniera forte anche nella capitale. La notizia del sisma ha raggiunto Raggi mentre stava assistendo al concerto per i 60 anni di carriera di Ennio Morricone. Dopo le prime informazioni e l'avvio delle procedure di emergenza, la sindaca è in attesa di un report dettagliato anche se, secondo le prime informazioni, non ci sarebbero danni a Roma.

COLONNA

"Ci sono verifiche in corso, non ci sono feriti, solo tanta paura e tante persone in strada" ha detto all'AGI il sindaco di Colonna Fausto Giuliani. "Abbiamo messo a disposizione il nostro palazzetto dello Sport per tutte quelle persone che non vogliono rientrare perchè hanno paura. La situazione è comunque sotto controllo - ha concluso -  e relativamente tranquilla". "Abbiamo sentito un boato, tremava tutto, questa notte restiamo tutti fuori" dicono dal paese in provincia di Roma. Il vice presidente della Regione Lazio Daniele Leodori è giunto ai Castelli romani per effettuare un giro di ricognizione dei Comuni maggiormente interessati dal sisma.  "Io a casa non ci torno. Tremava tutto, stasera non ci dormo" ha detto una bimba di 7 anni ai tecnici della Protezione civile.

 

La zona dei Colli Albani in cui è stato registrato il terremoto è a pericolosità sismica medio-alta. "Famosa per i vulcani, questa zona ha una sua attività sismica frequente e storicamente non sono mai avvenuti terremoti con magnitudo elevatissime", ha detto all'ANSA il sismologo Carlo Meletti, dell'Istituto nazionale di Geofisica e Vulcanologia (Ingv). Il sisma più forte storicamente documentato risale al 1806, con una magnitudo stimata in 5,6, con danni abbastanza estesi sulle località più vicine, come Rocca di papa Zagarolo.

"Un parametro importante - ha detto ancora Meletti - è la profondità, pari a 9 chilometri: se il terremoto fosse stato ancora più superficiale avrebbero potuto verificarsi danni, per quanto lievi". Il fatto che sia stato un terremoto abbastanza superficiale, inoltre, "giustifica il fatto che sia stato avvertito molto forte a Roma. La città - ha spiegato Meletti - ha una sua risposta sismica locale dovuta alla conformazione del sottosuolo, con vuoti e rocce sedimentarie, ossia non consolidate, che possono dare un effetto di amplificazione, esaltando l'onda sismica".

Nella sala sismica dell'Ingv si sta ancora lavorando per raccogliere e analizzare i dati. Non è stato facile, infatti, localizzare inizialmente questo terremoto: "molti segnali erano discordanti - ha spiegato Meletti - perché il sistema automatico non aveva interpretato le tracce come appartenenti a due terremoti distinti". Di qui la localizzazione iniziale nella zona della Marsica. Al momento non si sono registrate repliche e si sta lavorando inoltre per comprendere la direzione in cui è avvenuta la rottura della faglia. Sicuramente al momento è chiaro che si è trattato di un terremoto di tipo tettonico, ossia non legato all'attività vulcanica ma al movimento distensivo tipico dei terremoti nell'Italia centrale.

In seguito alla scossa di terremoto di questa notte nel Lazio il ministero per i Beni Culturali, a quanto si apprende da fonti di governo, ha attivato l'unità di crisi per verificare eventuali danni al patrimonio culturale.


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