Prende forma il nuovo quartiere Flaminio. In via Guido Reni dinanzi al MAXXI nuove strutture

di redazione 06/05/2019 ROMA
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Il nuovo quartiere Flaminio nell'area delle ex caserme di via Reni, il più importante progetto di trasformazione urbanistica di Roma, fa un passo avanti decisivo. Marco Sangiorgio, direttore generale di Cdp Investimenti, la banca proprietaria degli ettari interessati alla rigenerazione, ha firmato e inviato in Campidoglio l'atto d'obbligo che riguarda l'operazione, dopo aver avuto l'ok al piano. E questo è l'atto che prelude all'approvazione della variante urbanistica del piano integrato, che dovrà essere votata dal Consiglio e poi dalla Regione, e quindi alla convenzione.

Ventisettemila metri quadrati, di fronte al Maxxi, saranno dedicati  ad una struttura museale, che sarà di proprietà del Campidoglio e per la quale si è parlato della Città della Scienza, ma l'assessore alla Cultura Luca Bergamo e la giunta stanno ancora ragionando sulla sua destinazione.
Poi il quartiere vero e proprio: 45 mila metri quadrati, di cui 35 mila destinati alle residenze e di questi 6 mila al social housing. Quindi 10 mila metri quadrati per negozi e un grande albergo che si affaccerà sulla piazza che si creerà davanti al Maxxi. Insomma, un progetto complesso per il quale già ci sono offerte di partnership di importanti società angloamericane. Cdp Investimenti pagherà 43 milioni di oneri concessori al Comune, di cui dieci investiti in parcheggi a raso e sotterranei, verde, strade e servizi.

Dunque si comincia a vedere il traguardo dell'inizio dei lavori proprio di fronte al bianco profilo del Maxxi disegnato dall'archistar Zaha Hadid. Dopo il sì della conferenza dei servizi arrivato a dicembre scorso, un altro passo verso la realizzazione del masterplan vincitore del concorso internazionale di architettura bandito e vinto dall'architetto milanese Paola Viganò.

L'iter è stato lungo. Per la trasformazione urbanistica ereditata dalla giunta Raggi, nel dicembre del 2015, dopo la gara internazionale di progettazione, la proprietà, il Fondo investimenti e valorizzazione di Cassa Depositi e Prestiti, consegna al Campidoglio la proposta di recupero, dopo aver risposto positivamente a molte richieste di aggiustamenti, ma non fondamentali, del progetto firmato dalla Viganò, che riguarda i cinque ettari preziosi tra via Reni e via del Vignola, dove il piano, su cui si investono oltre 100 milioni di euro, prevede anche un insieme di spazi e edifici pubblici distribuiti su 14 mila metri quadrati.

La parte residenziale invece è pensata tra una serie di strade pedonali e a traffico controllato. Un'altra idea infine è quella di recuperare due edifici su viale Vignola, destinati ad associazioni locali e a un centro polivalente aperto, che potrebbe prendere la forma di una serra urbana. 


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