Rifiuti. Intercettazioni pubblicate da l'Espresso. La sindaca fa pressioni sull'Ad Ama Bagnacani per chiudere il bilancio in rosso. Il Cda non approva il bilancio e Bagnacani viene licenziato

di redazione Roma 18/04/2019 ROMA
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I FATTI

Esposto in procura dell'ex presidente e ad dell’Ama, Lorenzo Bagnacani, licenziato in tronco dalla Raggi a febbraio. Ai pm di piazzale Clodio lancia accuse precise contro la sindaca in persona. Le indiscrezioni arrivano da un servizio dell'Espresso. «La Raggi, scrive Bagnacani ai pm - si legge nelle anticipazioni pubblicate on line dalla testata -, avrebbe infatti esercitato "pressioni" indebite su di lui e sull’intero cda dell’azienda, "finalizzate a determinare la chiusura del bilancio dell’Ama in passivo, mediante lo storno dei crediti per i servizi cimiteriali"». La sindaca avrebbe insomma «spinto il manager a togliere dall’attivo dell’azienda crediti che invece erano certi, liquidi ed esigibili», con l’unico obiettivo - sostiene Bagnacani - «di portare i conti di Ama in rosso».

L’Espresso ha scoperto che l’ex presidente e ad dell’Ama Lorenzo Bagnacani, che è stato licenziato in tronco dalla Raggi a febbraio, qualche giorno fa ha spedito ai pm un nuovo esposto, dove accusa la sindaca in persona

La Raggi, scrive Bagnacani ai pm, avrebbe infatti esercitato «pressioni» indebite su di lui e sull’intero cda dell’azienda, «finalizzate a determinare la chiusura del bilancio dell’Ama in passivo, mediante lo storno dei crediti per i servizi cimiteriali

Secondo la denuncia, in sintesi, la sindaca avrebbe spinto il manager a togliere dall’attivo dell’azienda (il bilancio era in utile per oltre mezzo milione di euro, un dato di poco inferiore rispetto a quello dell’anno precedente) «crediti che invece erano certi, liquidi ed esigibili», con l’unico obiettivo - sostiene Bagnacani - di portare i conti di Ama in rosso.

IL COMMENTO

Un esposto in cui tira in ballo in prima persona la sindaca di Roma Virginia Raggi per "avere fatto pressioni" per ottenere la modifica del bilancio Ama. Un documento affidato dall'ex presidente e ad della municipalizzata dei rifiuti, Lorenzo Bagnacani, ai magistrati della Procura di Roma che da tempo indagano sui conti della azienda. Denuncia a cui il manager ha allegato una serie di chat e registrazioni da cui emergerebbero le "richieste" della Raggi. Il Campidoglio smentisce le pressioni e su Fb la Raggi precisa: "Si pretendeva che approvassi un bilancio con il quale i dirigenti di Ama avrebbero avuto centinaia migliaia di euro in più, addirittura si ipotizzava l'aumento della tassa sui rifiuti".

Ed esplode la polemica con Pd e l'alleato di governo Lega che chiedono le dimissioni e M5S che bolla la richiesta come "goffa ripicca" (per l'affaire Siri) sottolineando che la sindaca "neanche è indagata". E ancora su Fb Raggi attacca: "hanno gli indagati e parlano di me". E fa i nomi di Catiuscia Marini e Nicola Zingaretti, "indagati -rispettivamente- per concorsi truccati e finanziamento illecito" e "Armando Siri per una presunta tangente da 30 mila euro". Nel procedimento aperto a piazzale Clodio, al momento risulta indagato per tentata concussione il dg del Campidoglio, Franco Giampaoletti, oltre che l'ex ragioniere del Comune, Luigi Botteghi e il capo ad interim della Governance, monitoraggio e controllo organismi partecipati Giuseppe Labarile. La vicenda riguarda i 18 milioni di credito per i servizi cimiteriali vantati da Ama, e proprio su questi crediti Bagnacani nel suo esposto, anticipato dal sito del settimanale L'Espresso, sostiene di avere ricevuto pressioni per non inserirli nel bilancio. Versione smentita da Palazzo Senatorio che anzi sottolinea come "il bilancio proposto dall'ex ad Lorenzo Bagnacani non poteva essere approvato dal socio Roma Capitale perchè non avrebbe rispettato la legge".

Raggi, Salvini chiede dimissioni per coprire Siri? - "Matteo Salvini sta chiedendo le dimissioni in ogni modo e in ogni caso. Forse vuole coprire quello che è successo oggi al suo sottosegretario Siri che mi sembra sia indagato per presunte corruzioni e tangenti?". Così la sindaca la sindaca di Roma Virginia Raggi a PiazzaPulita su La7. "Se invece di cambiarsi le felpe andasse a lavorare non farebbe danno - aggiunge rivolta a Salvini -. Se mi dà la felpa da ministro dell'Interno per un giorno intanto vado a sgomberare CasaPound. E' una delle prime cose che potrebbe fare".

Di Maio, in audio Raggi nessuno scandalo, oggi l'ho sentita  - "Ho sentito Raggi oggi pomeriggio per chiedere spiegazioni e ripeto, sono sempre il primo a sbattere fuori chi si macchia di reati o chi sbaglia per casi gravissimi. Lei mi ha spiegato che l'azienda dei rifiuti ha un problema: che i dirigenti prendono bonus per gli utili e non perché c'è meno immondizia per strada; che i sindacati hanno usato le proteste per fare assenteismo e lei lo ha detto a un dirigente, dicendo che deve modificare il bilancio per come lo dicono i revisori dei conti". Lo afferma il vicepremier Luigi Di Maio a Dritto e Rovescio, su Rete 4. "Io in quell'audio non vedo nessuno scandalo", sottolinea.


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