Regionali Sardegna. Spoglio a rilento. In vantaggio Solinas e il centro destra, male i 5 Stelle

di redazione 25/02/2019 POLITICA
img

Regionali in Sardegna

 Con il passare delle ore, i dati parziali del lentissimo scrutinio per le regionali in Sardegna confermano il vantaggio del candidato del centrodestra Christian Solinas. I risultati di 44 sezioni su 1840 (oltre 10mila voti) lo danno al 49,25% contro il 32,28% di Massimo Zedda (centrosinistra) e l'11,01% di Francesco Desogus (M5s). Molto più distanziati gli altri sfidanti: Mauro Pili (Sardi Liberi) al 3,08%, Paolo Maninchedda (Partito dei Sardi) al 2,26%, Andrea Murgia (Autodeterminazione) all'1,61% e Vindice Lecis (Sinistra Sarda) allo 0,48%.

La forbice tra centrodestra e centrosinistra si allarga ulteriormente con i parziali (23 sezioni su 1840) relativi alle liste: la coalizione di Solinas è avanti con il 52,47%, seguono quelle di Zedda con il 30,34% e del M5s (unica lista) con il 9,36%. Quindi il Partito dei Sardi al 3,82%, Sardi Liberi all'1,92%, Autodeterminatzione all'1,51% e Sinistra Sarda allo 0,55%. I dati reali, attualmente, non rispecchiano il testa a testa tra Solinas e Zedda fotografato ieri sera dagli exit poll. Dai quartier generali delle due coalizioni c'è ancora molta prudenza: Zedda ha fatto una prima apparizione nell'hotel di viale Diaz scelto per aspettare l'esito degli scrutini. Un caffè al bar, poi un sorriso ai giornalisti, ma nessun commento sui primi dati che arrivano.


In casa centrodestra, primo applauso per il risultato di Jerzu, in Ogliastra, che viene dato come definitivo: Solinas è accreditato di 812 voti contro i 517 di Zedda 517 e i 129 di Desogus (M5s). C'è comunque ottimismo. "Credo che il divario non sarà quello indicato dagli exit poll, Solinas sarà più avanti di quanto previsto - prevede l'eurodeputato di Forza Italia, Salvatore Cicu, nella sede del comitato elettorale del centrodestra al T Hotel - Dalla Sardegna parte un doppio segnale - spiega - non si può pensare di fare a meno di Forza Italia e degli altri alleati. Il secondo è che vince chi vive i problemi del territorio, i Cinquestelle sono completamente distanti dalle realtà territoriali". Un passaggio sulla Lega: "Dai primi dati emerge che raggiunge un risultato importante ma non eclatante - osserva Cicu - deve fare una riflessione: si vince col centrodestra unito".

Nel frattempo, il candidato Cinquestelle Francesco Desogus è tornato questa mattina al lavoro alla Biblioteca di Monte Claro a Cagliari. Finora nessun commento sui primi dati che lo vedono nettamente staccato rispetto a Solinas e Zedda. Desogus parlerà comunque in una conferenza stampa nel primo pomeriggio. Test importante, quello sardo, per il governo gialloverde. Ma da Sharm El-Sheikh, dove partecipa al vertice Ue-Lega Araba, il premier Giuseppe Conte ribadisce: "Non mi pronuncio sulle valutazioni politiche" del voto in Sardegna "ma non dobbiamo enfatizzare il ruolo di elezioni regionali: sono importanti per la Sardegna e offriranno degli spunti agli eletti ma sicuramente non ritengo che dagli esiti possano derivare conseguenze sul governo nazionale". Di certo lo scrutino, che in Sardegna segue delle regole particolare previste dalla legge regionale, si dovrà concludere entro 24 ore dall'inizio dello spoglio, cioè alle 7 di domani mattina. Poi i plichi con le schede saranno invitati all'Ufficio centrale circoscrizionale.

Lo spoglio sarà molto lungo dal momento che la Regione ha deciso che i risultati dei Comuni saranno comunicati solo in forma aggregata: i Comuni con massimo 10 sezioni forniranno il dato solo una volta concluse le operazioni (100%), quelli tra 11 e 30 sezioni quando sarà raggiunto il 50% dello scrutinio, mentre per i centri maggiori quando si arriverà al 25%.

A questo si aggiunge la necessità di scrutinare ogni scheda contestualmente per i voti per il presidente e per i voti di lista, procedura lunga e complicata dal fatto che la legge elettorale sarda prevede il voto disgiunto (si può votare per un candidato presidente e una lista che non lo sostiene) e le preferenze, con controllo di genere: se la seconda preferenza è data a un candidato dello stesso sesso del primo, va annullata la seconda e non la prima.

Ognuno di questi elementi rende più lungo lo spoglio e più lenta la comunicazione dei dati. Che potrebbero arrivare poi tutti in un arco di tempo più breve.
 

 


Tags:




Ti potrebbero interessare

Speciali