Iran. Quarto giorno di attacchi. Trump "Valutiamo di affiancare Israele". Iran: “Colpita la sede del Mossad”. Washington "Teheran non potrà mai avere la bomba atomica"

di redazione 17/06/2025 ESTERI
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Donald Trump riunisce il suo team di sicurezza nella Situation Room della Casa Bianca dopo aver abbandonato anticipatamente il G7 canadese per la crisi mediorientale.

E valuta l'ipotesi di entrare in guerra con Israele contro l'Iran, pur avendo sempre promesso in campagna elettorale di voler evitare nuovi conflitti per gli Usa.
    Su Truth ha già chiesto una "resa incondizionata" della Repubblica Islamica, dopo aver invitato tutti ad evacuare Teheran e avvisato che "ora abbiamo il controllo completo e totale dei cieli sopra l'Iran" grazie alla superiorità tecnologica militare Usa. Minacciato anche Ali Khamenei: "sappiamo esattamente dove si nasconde il cosiddetto 'Leader Supremo'. È un bersaglio facile, ma lì è al sicuro. Non lo elimineremo (non lo uccideremo!), almeno non per ora. Ma non vogliamo che i missili vengano lanciati contro i civili o i soldati americani. La nostra pazienza sta per esaurirsi".
    Sul tavolo l'opzione di lanciare un attacco americano contro le infrastrutture nucleari iraniane, in particolare l'impianto sotterraneo di arricchimento dell'uranio di Fordow, profondamente interrato e raggiungibile solo dal più grande "bunker buster" Usa: è il Massive Ordnance Penetrator, o GBU-57, e pesa così tanto - 13.700 kg - che può essere sollevato solo da un bombardiere B-2. Israele non possiede né l'arma né il bombardiere necessari per portarla in quota e sganciarla sopra l'obiettivo.
    Fino a lunedì, quando era al G7, Trump ha insistito per un accordo con l'Iran, dandolo quasi per scontato. Ora sta mostrando i muscoli, anche rafforzando la presenza militare americana in Medio Oriente, con altri caccia militari e la portaerei Nimitz. Ma se la combinazione di persuasione e coercizione fallisce, dovrà decidere se questa è la guerra di Israele o quella dell'America. Funzionari iraniani hanno già avvertito che la partecipazione degli Stati Uniti a un attacco ai suoi impianti metterebbe a repentaglio ogni residua possibilità di raggiungere l'accordo sul disarmo nucleare che Trump dice di voler ancora perseguire. Tornando dal G7, a bordo dell'Air Force One, il commander in chief ha ventilato la possibilità di mandare l'inviato speciale Steve Witkoff o il vicepresidente J.D. Vance a incontrare i negoziatori iraniani, spiegando di volere "una vera fine" alla questione nucleare iraniana, e non solo un cessate il fuoco tra Iran e Israele. Se uno dei due dovesse incontrare gli iraniani, secondo il New York Times, il probabile interlocutore sarebbe il ministro degli esteri Abbas Araghchi, che ha svolto un ruolo chiave nell'accordo nucleare del 2015 con l'amministrazione Obama e conosce ogni elemento del vasto complesso nucleare iraniano.
    Ma ora sembrano salire le chance dell'opzione militare. Due funzionari israeliani hanno detto ad Axios che Benjamin Netanyahu e il suo apparato della difesa continuano a credere che Trump potrebbe decidere di entrare in guerra nei prossimi giorni per bombardare l'impianto di Fordow. Finora, gli Stati Uniti hanno aiutato Israele a difendersi dai missili in arrivo, ma si sono rifiutati di partecipare a operazioni offensive. Nel giro di pochi giorni, però, si è passati dalla linea "Non è una nostra operazione" a "Noi ora controlliamo i cieli iraniani".
    Trump deve fare i conti con il Congresso, dove un gruppo bipartisan di deputati ha presentato una risoluzione che vieta alle "forze armate americane di intraprendere ostilità non autorizzate contro la Repubblica Islamica dell'Iran", perché "la Costituzione non consente al potere esecutivo di commettere unilateralmente un atto di guerra contro un Paese che non ha attaccato gli Stati Uniti". Il mondo Maga, contrario a ogni interventismo americano, è in rivolta: in prima fila l'ex anchor di Fox News ed ora influente podcaster Tucker Carlson. Al Pentagono le opinioni sono divise per altri motivi. Elbridge A.
    Colby, sottosegretario alla Difesa per la politica, sostiene da tempo che ogni risorsa militare dedicata alle guerre in Medio Oriente viene distolta dal Pacifico e dal contenimento della Cina.
    Dal G7 arrivano appelli per tornare al tavolo negoziale, come ha chiesto Emmanuel Macron, con un monito contro qualsiasi tentativo di cambio di regime che porterebbe al "caos". Ma il cancelliere tedesco Friedrich Merz ha riconosciuto che Israele "sta facendo il lavoro sporco per tutti noi" in Iran, e che "se Teheran non fa marcia indietro, la distruzione completa del programma nucleare iraniano è all'ordine del giorno, cosa che Israele non può ottenere da solo". 

Com'è fatto il centro sotterraneo di arricchimento dell'uranio iraniano

Fordow è un impianto di arricchimento dell’uranio situato in Iran, a circa 30 km a nord-est di Qom, scavato all’interno di una montagna a una profondità di 80-90 metri. Originariamente una base dei Guardiani della Rivoluzione Islamica, è gestito dall’Organizzazione per l’Energia Atomica dell’Iran (AEOI) ed è il secondo sito di arricchimento dell’uranio del paese dopo Natanz. La sua esistenza fu rivelata all’AIEA dall’Iran nel 2009, dopo che i servizi segreti occidentali ne scoprirono la costruzione segreta, iniziata probabilmente tra il 2002 e il 2007. L’Iran sostiene che il sito serva per scopi pacifici, ma la sua configurazione e la segretezza hanno sollevato sospetti su possibili ambizioni nucleari.

Secondo l’accordo JCPOA del 2015, Fordow avrebbe dovuto cessare l’arricchimento dell’uranio per 15 anni, convertendosi in un centro di ricerca. Tuttavia, nel 2023 l’AIEA ha rilevato uranio arricchito all’83,7%, vicino al livello per armi nucleari (90%), e modifiche non dichiarate al sito. Attualmente ospita circa 2.700 centrifughe, incluse IR-6 avanzate, e produce uranio al 60%. La sua posizione sotterranea lo rende quasi impenetrabile agli attacchi aerei, eccetto che con bombe “bunker buster” come la GBU-57 statunitense. Di recente, il 13 giugno 2025, Israele ha colpito il sito senza causare danni significativi alle strutture sotterranee, secondo l’AIEA.

Israele, l'operazione non si concluderà senza aver danneggiato Fordow

L’operazione di Israele contro l’Iran “non si concluderà senza danneggiare l’impianto nucleare di Fordow". Lo ha annunciato il sonsigliere per la Sicurezza Nazionale israeliano Tzachi Hanegbi in un’intervista a Channel 12. Il sito, situato a 90 metri sotto terra, ospita migliaia di centrifughe per l’arricchimento dell’uranio. Le munizioni convenzionali di Israele non riescono a raggiungere quella profondità, e sarebbe necessario l’intervento degli Stati Uniti per colpirlo dall’aria. “Non so se gli Stati Uniti parteciperanno", ha detto Hanegbi, aggiungendo che Israele è in continuo dialogo con gli Stati Uniti, ma non sta cercando di convincerli.

 

 
19:56 17 Giugno

Forti esplosioni sono state udite in diverse aree di Teheran

Forti esplosioni sono state udite in diverse aree di Teheran. Lo riferiscono i cronisti locali. Non e' chiaro se i boati siano dovuti alla caduta di missili israeliani o all'azione della contraerea iraniana.

 

 
19:55 17 Giugno

Khamenei trasferisce poteri a Consiglio Supremo Guardiani Rivoluzione

L'ayatollah Ali Khamenei ha delegato una parte importante dei suoi poteri al Consiglio Supremo del Corpo dei Guardiani della Rivoluzione. Lo riferisce Iran International secondo cui la decisione potrebbe essere una misura preventiva per assicurare che, in caso di morte di Khamenei, la gestione della guerra non venga interrotta.

 

 
19:35 17 Giugno

Trump nella Situation Room per decidere se intervenire o meno in Iran

Trump sta prendendo seriamente in considerazione la possibilita' di entrare in guerra e sferrare un attacco alle installazioni nucleari iraniane, in particolare il centro sotterraneo per l'arricchimento dell'uranio di Fordow, hanno riferito i funzionari.
Due fonti israeliane hanno inoltre fatto sapere ad Axios che il primo ministro, Benjamin Netanyahu, e gli apparati militari israeliani continuano a ritenere che Trump possa entrare in guerra nei prossimi giorni per assestare un colpo decisivo al programma nucleare iraniano.

 

 
19:34 17 Giugno
 
 

Donald Trump è riunito nella Situation Room con il suo team di Sicurezza Nazionale. Lo hanno reso noto fonti della Casa Bianca, riporta la Cnn.

 

 
19:29 17 Giugno

Iran invita gli israeliani a lasciare Tel Aviv e Haifa

"Le operazioni condotte finora sono state un monito a fini di deterrenza. Presto sarà lanciata l'operazione punitiva. Invito gli abitanti dei territori occupati, in particolare di Tel Aviv e Haifa, ad abbandonare quelle aree per mettersi in salvo": è quanto ha dichiarato il nuovo capo di stato maggiore delle Forze iraniane, il generale Sayyud Abdolrahim Mousavi, citato anche dai media locali.

 

 
19:24 17 Giugno

Il capo dell'esercito di Teheran: "Finora solo avvertimenti, presto ci sarà l'inizio di un'operazione punitiva"

L'Iran annuncia imminenti attacchi "punitivi" su Israele. Le forze armate iraniane invitano la popolazione delle principali città israeliane a evacuare. Seyyed Abdolrahim Mousavi, capo di Stato Maggiore delle Forze Armate iraniane, ha affermato che "le operazioni condotte finora sono state un avvertimento a scopo di deterrenza - l'operazione punitiva sarà eseguita presto". Lo riporta la Press Tv iraniana.

 
19:23 17 Giugno

Le Guardie della Rivoluzione iraniane comunicano di aver attaccato le basi aeree in Israele

Le Guardie Rivoluzionarie iraniane hanno dichiarato di aver lanciato un attacco contro le basi aeree israeliane da cui, a loro dire, sono decollati aerei da guerra per bombardare il territorio iraniano. "In questa nuova ondata di attacchi, è stata condotta un'operazione missilistica su larga scala contro le basi aeree dell'esercito del regime sionista, che sono le basi da cui decollano gli aerei da guerra del regime verso il nostro amato Paese", hanno dichiarato le Guardie, l'esercito ideologico della Repubblica Islamica, in una dichiarazione trasmessa dalla televisione di stato.

 

 
19:21 17 Giugno

L'IDF comunica la distruzione di 70 batterie di difesa aere in Iran e comunica che raggiungerà i suoi obiettivi in due settimane al massimo

L'aviazione militare israeliana ha distrutto 70 batterie di difesa aerea iraniane dall'inizio dell'operazione delle Idf (Forze di Difesa israeliane) in Iran. Lo ha annunciato l'esercito dello stato ebraico.
Nelle prime 24 ore dell'operazione, questa mattina presto, sono stati colpiti oltre 40 sistemi di difesa aerea iraniani, secondo le Idf, conferendo all'aviazione israeliana la supremazia aerea sull'Iran occidentale e su Teheran.
Da allora, altri 30 sistemi sono stati presi di mira in ondate di attacchi, aprendo la strada a caccia da combattimento e droni dell'aviazione israeliana per operare più in profondità all'interno dell'Iran, ha sotolineato l'esercito.
L'esercito ha precisato che i droni dell'aviazione israeliana continuano a dare la caccia a lanciatori di missili terra-aria e radar in tutto il Paese.
Israele raggiungerà i suoi obiettivi contro l'Iran entro una settimana o due, ha reso noto l'Idf, come si legge su Times of Israel.

 

 
19:11 17 Giugno

Trump: "Sappiamo dove si nasconde Khamenei, per ora non lo elimineremo"

Il presidente americano Donald Trump ha affermato di sapere dove si nasconde la guida suprema dell'Iran, l'ayatollah Ali Khamenei, ribadendo che "per ora" gli Stati Uniti non vogliono che venga ucciso. In un post pubblicato sul suo social Truth, il tycoon ha sollecitato l'Iran ad una "resa incondizionata", in una fase in cui il conflitto continua ad intensificarsi: "Sappiamo dove si nasconde il cosiddetto leader supremo - ha affermato Trump -. È un bersaglio facile, ma lì è al sicuro, non lo elimineremo, almeno per ora, ma non vogliamo che i missili vengano lanciati contro i civili o i soldati americani. La nostra pazienza si sta esaurendo". Il post è arrivato dopo una precedente esortazione ai 9,5 milioni di residenti a Teheran a fuggire per salvarsi la vita, proprio mentre Trump interrompeva la sua visita al vertice internazionale del G7 per tornare a Washington nella Situation Room per colloqui urgenti con il suo team per la sicurezza nazionale.

 

 
18:53 17 Giugno

Idf, l'allarme è rientrato, popolazione può uscire dai rifugi

L'Idf ha comunicato che l'allarme lanciato in precedenza per l'arrivo di missili dall'Iran è concluso e la popolazione può uscire dalle aree protette. Un missile balistico è stato intercettato e un altro è caduto fuori dal territorio israeliano.

 

 
18:52 17 Giugno

Marina Usa abbatte missili dall'Iran al largo di Israele

Il sistema Aegis della Marina statunitense ha partecipato all'intercettazione degli ultimi missili lanciati dall'Iran su Israele. Lo riferisce Channel 12.
Oltre alle due batterie Thaad (fornite dagli Usa), pienamente coinvolte nell'intercettazione dei missili insieme al sistema Arrow israeliano, la Marina ha portato nella regione una nave dotata del sistema Aegis che si trova ancorata al largo delle coste israeliane. Il sistema è stato sviluppato da Lockheed Martin per la Marina degli Stati Uniti e funge da sistema di difesa avanzato contro le minacce aeree e marittime. È uno dei sistemi più avanzati al mondo e costituisce una componente importante del sistema di difesa strategica degli Stati Uniti e dei suoi alleati.

 

 
18:39 17 Giugno

Israele, nessuna segnalazione impatti o feriti dopo attacco Teheran

Non ci sono segnalazioni di impatti in aree popolate né di feriti nell’ultimo attacco con missili balistici iraniani contro Israele. Lo riferisce Magen David Adom, il servizio medico d'emergenza israeliano. Secondo le prime valutazioni dell'Idf, un numero limitato di missili è stato lanciato dall’Iran durante l’attacco. Le sirene d’allarme sono suonate nel sud di Israele.

 

 
18:17 17 Giugno

Teheran ha lanciato una nuova serie di attacchi contro Israele

L'Iran ha lanciato una nuova serie di attacchi contro Israele. Lo ha riferito la televisione di Stato. "La decima ondata dell'Operazione Vera Promessa 3 contro i territori occupati (Israele) è iniziata", ha detto la televisione. Secondo l'agenzia di stampa Tasnim, la nuova offensiva è condotta dai Guardiani della Rivoluzione con droni e missili "contro obiettivi importanti e strategici".

 
18:15 17 Giugno

Trump: "Abbiamo il controllo controllo dei cieli di Teheran"

"Ora abbiamo il controllo completo e totale dei cieli sopra l'Iran". Lo ha dichiarato il presidente americano Donald Trump in un post su Truth Social. "L'Iran aveva buoni tracciatori e altri equipaggiamenti difensivi, e in abbondanza, ma non sono paragonabili alla 'roba' fatta, concepita e prodotta in America.
Nessuno lo fa meglio dei buoni vecchi Stati Uniti", ha concluso.

 

 

 
18:12 17 Giugno

Mosca annuncia telefonata in settimana tra Putin e Xi su Medio Oriente

I presidenti di Russia e Cina, Vladimir Putin e Xi Jinping, terranno in settimana una conversazione telefonica per discutere della situazione in Medio Oriente. Lo ha dichiarato il consigliere della presidenza russa Yuri Ushakov ai cronisti. "Nei prossimi giorni, questa settimana, il nostro presidente avra' una conversazione telefonica con il presidente Xi Jinping, durante la quale sara' sicuramente discussa l'attuale situazione in Medio Oriente, oltre alle questioni bilaterali", ha detto Ushakov.

 

 
18:10 17 Giugno

Kallas: 'Non è interesse di nessuno un intervento Usa in Iran, trascinerebbero la regione in un conflitto più ampio'

"Se gli Stati Uniti dovessero intervenire in Iran trascinerebbero sicuramente la regione in un conflitto più ampio, e questo non è nell'interesse di nessuno".
Lo ha detto l'alto rappresentante Ue Kaja Kallas, rispondendo ad una domanda sulla possibilità che Washington entri in guerra al fianco di Israele. "Durante la nostra telefonata, il segretario di Stato Marco Rubio ha sottolineato che non è nemmeno nell'interesse degli Stati Uniti essere coinvolti in questo conflitto". 

 

 
18:05 17 Giugno

Blackout di internet in tutto l'Iran

I media iraniani segnalano guasti generalizzati sulla rete internet in tutto il Paese.
"Gli utenti di internet in diverse province segnalano diffuse interruzioni di internet", ha riportato il quotidiano Ham Mihan.
Altri media hanno riportato notizie simili. Non è stato immediatamente chiaro cosa abbia causato l'interruzione. L'Iran ha imposto restrizioni di internet da quando Israele ha lanciato la sua campagna aerea senza precedenti contro le strutture militari e nucleari iraniane venerdì.

 
18:04 17 Giugno

Trump riunisce oggi il team sicurezza nazionale su Israele-Iran: "Non voglio un cessate il fuoco, ma la fine vera della guerra"

Il presidente Donald Trump è atteso oggi nella situation room della Casa Bianca per una riunione con il team per la sicurezza nazionale sulla guerra tra Israele e Iran. Lo riferisce Axios citando fonti informate.
Rientrato in anticipo dal G7, Trump ha dichiarato di non cercare un cessate il fuoco ma "la fine reale del conflitto e del programma nucleare iraniano". La Casa Bianca valuta anche un possibile incontro con rappresentanti iraniani.
Finora gli Stati Uniti hanno sostenuto Israele solo sul fronte difensivo, mentre secondo fonti israeliane cresce la possibilità di un intervento diretto contro le installazioni nucleari sotterranee iraniane.

 

 
18:03 17 Giugno

Teheran denuncia: "35 donne e 10 bambini tra vittime. 1800 i feriti"

Gli attacchi israeliani degli ultimi cinque giorni hanno provocato la morte, tra l'altro di, 10 bambini e 35 donne, e il ferimento di 1.800 persone. A renderlo noto e' stato il ministro della Salute iraniano, Mohammad Reza Zafarghandi, citato dall'Irna. Le autorita' di Teheran non hanno aggiornato il numero complessivo dei morti da domenica, quando avevano diffuso un bilancio di 224 vittime.

 

 
18:02 17 Giugno

Urlo di Panahi, il regista da Teheran si appella all'Onu: "Via il regime, finisca guerra Iran-Israele"

"Con piena enfasi sul preservare l'integrità territoriale dell'Iran e il diritto alla sovranità della nazione, chiedo la fine immediata della devastante guerra tra Repubblica Islamica e regime israeliano; una guerra che distrugge vite e vite dei civili da entrambe le parti e infrastrutture vitali": è l'appello su Instagram del regista dissidente iraniano Jafar Panahi da Teheran reduce dal trionfo a Cannes, dove ha vinto la Palma d'oro con Un Simple Accident. E' fortemente critico sul regime: "L'unico modo è lo scioglimento immediato e avviare un governo popolare, reattivo e democratico". Poi invita l'Onu a fermare gli attacchi.

 

 
18:00 17 Giugno

Starmer: "Nulla fa pensare che Trump interverra' nella guerra in Medio oriente"

Il premier britannico Keir Starmer non crede che Donald Trump voglia intervenire a fianco di Israele nel conflitto con l'Iran. "Non credo che nulla di cio' che il presidente ha detto qui o altrove lo suggerisca", ha spiegato ai giornalisti a Kananaskis, in Canada, dove ha partecipato al G7.
"La formulazione della dichiarazione del G7 è molto chiara sulla de-escalation in tutta la regione, compresa Gaza", ha detto a quanto riferisce il Guardian".

 

 
17:59 17 Giugno

Due missili hanno colpito Herzliya, non lontano da sede Mossad

Secondo le autorità israeliane, durante l'attacco notturno dell'Iran un missile balistico ha colpito un deposito nei pressi di Herzliya, incendiandolo, mentre un altro vettore ha colpito un parcheggio, dove un autobus vuoto è andato a fuoco: la zona non è lontana dalla sede dell'unità speciale di intelligence 8200 e da una delle sedi del Mossad, che si trovano a Glilot.
L'agenzia iraniana Tasnim ha scritto che il quartier generale del Mossad è stato colpito. Al momento non c'è alcuna conferma da parte israeliana che sia effettivamente avvenuto. I video a disposizione mostrano il parcheggio degli autobus e un cratere di quattro metri provocato dal missile, più in là del fumo dove i vigili del fuoco hanno spento un incendio in un magazzino, dopo aver chiesto agli abitanti di chiudere le finestre. La zona al momento è ancora chiusa e il traffico deviato su un'altra strada, come ha constatato l'ANSA sul posto.

 

 
17:57 17 Giugno

Merz: "Israele sta facendo lavoro sporco per tutti noi"

Israele sta facendo "il lavoro sporco per tutti noi" in Iran. Lo ha affermato il cancelliere tedesco Friederich Merz in un'intervista a Zdf. "Se l'Iran non fa marcia indietro, la distruzione completa del programma nucleare è all'ordine del giorno, cosa che Israele non può ottenere da solo", ha sottolineato il Cancelliere a margine dei lavori del G7. "Gli attacchi di Israele hanno indebolito l'Iran, non ci aspettiamo che i governanti di Teheran tornino alla forza di prima", ha spiegato a margine dei lavori del summit.

 

 
16:57 17 Giugno

Forti esplosioni nel nord di Teheran

 Forti esplosioni sono state udite nel nord di Teheran, nel quinto giorno consecutivo di attacchi delle forze israeliane. 

 

 
16:50 17 Giugno

Haaretz: almeno 8 missili lanciati dall'Iran contro Israele

Almeno otto missili sono stati lanciati dall'Iran contro Israele, secondo quanto riportato da Haaretz. Al momento le autorità sanitarie non hanno riferito di vittime, mentre il Comando del fronte interno ha fatto sapere che la popolazione che può lasciare i rifugi. In una nota, le Forze di difesa israeliane (Idf) hanno dichiarato che "la maggior parte dei missili è stata intercettata".

 
16:40 17 Giugno

Cessato allarme in Israele

Il comando del fronte interno dell'Idf ha comunicato alla popolazione israeliana che l'attacco dall'Iran si è concluso e che può lasciare i rifugi. I soccorritori del Maged David Adom fanno sapere che per il momento non risultano feriti. 

 
16:38 17 Giugno

Merz: gli attacchi di Israele hanno “notevolmente indebolito” il potere iraniano

Gli attacchi sferrati da venerdì da Israele hanno “notevolmente indebolito” il potere iraniano, rendendo “incerto” il futuro del Paese, ha affermato martedì il cancelliere Friedrich Merz. “Gli attacchi degli ultimi giorni hanno già portato a un notevole indebolimento del regime dei mullah, ed è improbabile che esso ritrovi la forza di un tempo. Di conseguenza, il futuro del Paese è incerto”, ha affermato il leader tedesco durante un'intervista alla rete televisiva Welt TV a margine del G7 in Canada.



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