Morto Alberto Mieli. Uno degli ultimi sopravvissuti alla Shoah

di redazione Roma 29/05/2018 ROMA
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E' morto a 92 anni Alberto Mieli, uno degli ultimi sopravvissuti romani della Shoah.  Era stato catturato dai fascisti e dalla Gestapo il 4 febbrario 1944, deportato a Auschwitz-Birkenau non ancora ventenne, dopo essere passato per il campo di Fossoli. A dare notizia della sua scomparsa è la Comunità ebraica di Roma.

Nel ghetto per tutti era  "Zi Pucchio", e aveva raccontato la sua storia in un libro "Eravamo ebrei. Questa era la nostra unica colpa" scritto per l'editore Marsilio assieme alla nipote Ester. Nel 2015 era stato insignito dell'Università di Foggia della laurea honoris causa in Filologia, letteratura e storia, e l'anno dopo, il 17 gennaio, era in prima fila in Sinagoga per la visita di papa Francesco.

"Tra gli ultimi sopravvissuti degli orrori dei campi di sterminio è stato un testimone pieno di umanità e dignità con grande forza di riscatto. La Comunità partecipa intensamente al dolore per la perdita unendosi al lutto della famiglia che ha fedelmente sostenuto la trasmissione della storia", dice il rabbino capo Riccardo Di Segni. E la presidente della Comunita' ebraica romana, Ruth Dureghello, aggiunge che viene pianto un grande uomo, "pur soffrendo terribilmente, è stato capace di essere guida e riferimento per i più giovani dedicando la sua vita a tramandare la memoria a testimoniare gli orrori della Shoah senza perdere l'ironia e il sorriso. Ci stringiamo intorno alla sua famiglia in questo momento di grande dolore".

 


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