Slovacchia. Rilasciati gli italiani arrestati per l'omicidio del giornalista Kuciak

di redazione 03/03/2018 ESTERI
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Nel giorno dei funerali, sono stati rilasciati tutti e 7 gli italiani arrestati giovedì nell'ambito dell'indagine sull'omicidio del giornalista slovacco Jan Kuciak e della sua fidanzata. "Entro i termini di legge, sono scaduti i termini di 48 ore per la convalida dei fermi senza aver individuato le prove per passare ad una accusa formale. I fermati sono stati rilasciati", si legge in una nota diffusa dall'emittente. la polizia non ha aggiunto ulteriori dettagli ma si presume tuttavia che i 7 non siano stati accusati per l'omicidio. Sebastiano Vadalà, 45 anni, fratello di altri due fermati, Bruno e Antonio, ha accusato un dolore al petto in commissariato, è stato portato in ospedale ma non è stato ricoverato.

• DDA REGGIO CALABRIA: "CONTINUEREMO A INDAGARE"
Le indagini tuttavia non si fermano, almeno in Italia. "Non entro nel merito dei provvedimenti adottati dall'autorità giudiziaria slovacca. Ciò che posso assicurare é che noi come Dda di Reggio Calabria continueremo a indagare su tutti quei gruppi di 'ndrangheta che operano in Europa tutte le volte che ci sono elementi da approfondire". Lo ha detto il procuratore facente funzioni di Reggio Calabria, Gaetano Paci, dopo avere appreso della rimessione in libertà dei sei italiani.

• POLIZIA SLOVACCA: DA ITALIA MAI RICEVUTE INFORMAZIONI
Il responsabile della polizia slovacca, Tibor Gaspar, ha reso noto che, in connessione con l'omicidio del giornalista Jan Kuciak, la polizia sta lavorando su una nuova pista investigativa. Nel contempo, ha respinto di aver ricevuto nel passato dall'Italia informazioni sull' attività della 'ndrangheta nell'est della Slovacchia come ha sostenuto il procuratore  Paci, che ha dichiarato "già da tempo di aver ufficialmente posto all'attenzione degli organi di polizia internazionale e della polizia nazionale slovacca la necessità di monitorare le attività del gruppo dei calabresi arrestati perché sospettati di essere coinvolti nell'omicidio del giovane giornalista Jan Kuciack e della sua compagna".

• LE INDAGINI CHE HANNO PORTATO AI SETTE ARRESTI
Antonino Vadalà, 42 anni - uno dei sette arrestati - è l'imprenditore al centro del reportage del giovanissimo giornalista che scriveva degli affari della criminalità organizzata italiana con i fondi europei in Slovacchia.  Agli arresti erano finiti anche il fratello di Vadalà, Bruno, 40 anni, e un altro parente, Sebastiano Vadalà, di 45. E poi Diego Rodà, 62 anni, Antonio Rodà, 58 anni, Pietro Catroppa, 54 anni, e Pietro Catroppa, di 26.

Proprio i rapporti di Antonio Vadalà con due esponenti dell'ufficio governativo del premier Robert Fico (rivelati dall'inchiesta giornalistica pubblicata il 28 febbraio) hanno provocato le prime dimissioni nell'entourage del primo ministro.



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