Elezioni Germania, quale prospettiva per il nuovo governo?

di redazione 25/09/2017 ESTERI
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Le elezioni in Germania hanno portato la vittoria di Angela Merkel ma anche una batosta per la cancelliera. Volano i populisti di Afd. Crolla l'Spd. E i liberali tornano in Parlamento. La cancelliera non ha nascosto un po' di delusione: "Non ci gireremo attorno, avremmo voluto naturalmente un risultato migliore", ma poi ha aggiunto: "Siamo la forza maggiore del Paese, e contro di noi non può essere formato alcun governo".

I risultati finali provvisori delle elezioni diffusi dall'Istituto di sondaggi ZDF indicano la Cdu-Csu al 33% (-8,5%); la Spd al 20,5% (-5,2%); la Afd al 12,6%(+7,9%); la Fdp al 10,7% (+5,9%); la Linke al 9,2% (+0,6%), i Verdi all'8,9% (+0,5%). I risultati finali definitivi, come di consueto, verranno pubblicati tra qualche settimana.

"Io sono ottimista, come lo ero prima, sul fatto che troveremo una soluzione", ha detto Angela Merkel, incontrando al stampa il giorno dopo il voto e rispondendo a una domanda sulla futura coalizione. "Ci sono prima i colloqui, e ovviamente non anticipare adesso se avranno successo", ha aggiunto. Merkel è fiduciosa che partiti avranno "senso della responsabilità" e formeranno un esecutivo. Poi la cancelliera ha annunciato colloqui con Fdp, Verdi e Spd. Angela Merkel ha affermato che la Cdu ha "ceduto" oltre un milione di voti ai populisti di Afd, e nella sua analisi del voto, davanti alla stampa, alla Konrad Adenauer Haus. La cancelliera ha detto anche di volerli recuperare. "Credo che tutti negli altri partiti sappiano che il voto degli elettori va preso come è. Chiunque speculi su nuove elezioni dimostra disprezzo per il voto degli elettori", ha poi aggiunto rispondendo in conferenza stampa a una domanda sull'ipotesi di nuove elezioni. "Chi lo fa - ha concluso - dovrebbe pensare quanto questo possa davvero portarlo un passo avanti".

"L'Europa ha bisogno di essere rilanciata: ho visto i risultati delle elezioni tedesche e non mi sfuggono difficoltà e preoccupazioni anche se confido che la cancelliera Merkel continuerà nell'impegno europeista insieme all'Italia e alla Francia. L'impegno europeista è la sfida a trasformare L'Europa per dare risposte ai cittadini. La migliore risposta agli estremismi è l'impegno sul lavoro, sugli investimenti, sull'immigrazione". Così il premier Paolo Gentiloni all'incontro con i volontari del servizio civile.

Dopo la mezzanotte è arrivato il tweet di Emmanuel Macron per congratularsi con Angela Merkel. "Ho telefonato ad Angela Merkel - ha scritto il capo dello stato francese - proseguiamo con determinazione la nostra essenziale cooperazione per l'Europa e per i nostri paesi".

"Il nostro obiettivo è assumere il ruolo di una forte opposizione in questo paese", ha ribadito Martin Schulz.

Due sono quelle possibili, se non si ricorrerà a una soluzione di minoranza: la Grosse Koalition, che Martin Schulz ha però subito escluso annunciando di andare all'opposizione; e quella non proprio facile detta "Giamaica", cioè l'intesa tra l'Unione, i Verdi (andati meglio del previsto) e liberali. La cancelliera non si è lasciata affatto impressionare da uno dei risultati peggiori (il secondo) ottenuti dal 1949 dal suo partito e che le costa anche il fuoco amico della Csu bavarese: "Un risultato molto deludente. Dobbiamo coprire il fianco offerto alla destra con decisioni chiare", ha dichiarato Horst Seehofer. "Avremmo sperato qualcosa di meglio, ma abbiamo il mandato e nessuno costruirà un governo contro di noi", ha replicato Merkel, posizionandosi rapidamente sulla via del quarto mandato di governo.

"Non era affatto scontato che dopo 12 anni la Cdu fosse ancora il primo partito", è il suo ragionamento, mentre si dichiara "anche soddisfatta di questo risultato". Ben diverso l'umore di Schulz: "Un giorno amaro, un giorno difficile per la socialdemocrazia", dice parlando alla Willy Brandt Haus, dove i militanti gli hanno comunque tributato un caloroso applauso. Ma anche lui non si è fatto mettere nell'angolo. A sorpresa, ha iniziato subito a fare opposizione. "Siamo un bastione della democrazia, e combatteremo con ogni forza la destra radicale", ha assicurato. "Oggi finisce il lavoro con la Cdu e la Csu, andremo all'opposizione", ha annunciato escludendo una riedizione della Grosse Koalition. Schulz resta "a disposizione" come leader del partito, ma non aspirerà al posto di capogruppo in Parlamento, che potrebbe andare ad una donna. La clamorosa avanzata dell'Afd semina preoccupazione in tutto il paese: a poche ore dalla chiusura delle urne, centinaia di manifestanti sono scesi in piazza a Berlino contestandoli al grido di 'Nazisti maiali', 'Berlino vi odia'. Il boom dell'ultradestra xenofoba inquieta anche i principali gruppi ebraici tedeschi che esprimono allarme.


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