Social Media. La BBC accusa Facebook di non rimuovere i contenuti pedofili

di redazione 09/03/2017 ESTERI
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Vita dura per Facebook in Gran Bretagna, non solo problemi di natura fiscale, ma critiche durissime piovono sul più famoso tra i social media direttamente dalla BBC che accusa la società di non rimuovere i contenuti pedofili segnalati.

L’emittente britannica, che ha fatto un’inchiesta sui gruppi di pedofili privati, ha chiesto a Fb di rimuovere cento foto pedopornografiche: ne ha eliminate solo 18. Ha inviato allora le immagini come «prove» e il social si è rivolto alla National Crime Agency

 Un botta e risposta che ha finito per coinvolgere anche la politica e le forze dell’ordine. All’origine, un’inchiesta dell’emittente televisiva, che ha evidenziato come il sistema di segnalazione di contenuti non appropriati del social network non funziona come dovrebbe. Alla richiesta di rimozione di cento immagini a sfondo pedopornografico che circolavano su gruppi privati, la piattaforma non è stata efficiente. Solo 18 sono state rimosse. Secondo la risposta che viene inviata in automatico all’utente, le altre non avrebbero violato gli standard. La Bbc è riuscita a concordare un’intervista con Simon Milner, responsabile della policy, dopo un anno di continue richieste. Lui alla fine ha accettato, ma a condizione di poter visionare il materiale oggetto dell’inchiesta e che non era stato rimosso. Così il giornalista ha inviato le «prove» raccolte nel corso delle sue ricerche direttamente a Facebook. Ed ecco la reazione sorprendente: il social network si è rivolto alla polizia. In particolare alla National Crime agency, sostenendo di aver seguito gli standard previsti, che prevedono una segnalazione al Child Exploitation and Online Protection Centre e dichiarando che «è contro la legge per chiunque distribuire foto che sfruttino l’immagine di bambini»

 Il commento da Westminster: «Incredibile»

«Incredibile», ha commentato il presidente della Commissione parlamentare per i Media Damian Collins. La Bbc stava solo cercando di aiutare Facebook a «ripulire la sua Rete», ha continuando, aggiungendo di avere «forti dubbi», a questo punto, sul funzionamento del sistema di controllo dei contenuti. «Mi disturba molto. «Trovo quei contenuti inaccettabili. Questo fa nascere domande su come gli utenti possano effettivamente porre dubbi a Facebook su ciò che circola sulla piattaforma, su ciò che non dovrebbe esserci e se possano essere sicuri che ci saranno azioni conseguenti». I risultati dell’inchiesta portata avanti dalla Bbc risalgono all’inizio del 2016.

Le prove raccolte dall’emittente aveva permesso di condannare un uomo a quattro anni di carcere. Ma non sono riuscite a cancellare il fenomeno della condivisione di immagini pedopornografiche. A dimostrarlo, questo test e le 18 foto rimosse su 100 segnalate. E la reazione del social network, successiva alla richiesta di spiegazioni.


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