Virginia Raggi indagata, il gruppo M5S in Campidoglio: 'Nessuna autosospensione per la sindaca'

di redazione Roma 25/01/2017 ROMA
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La sindaca di Roma Virginia Raggi non si autospspenderà. A chiarirlo è il gruppo M5S in Campidoglio. "L'autosospensione della sindaca? È un'ipotesi che non abbiamo mai preso in considerazione. Siamo compatti al fianco della sindaca. Stiamo lavorando per la città, a partire dal bilancio che stiamo votando in Assemblea capitolina". Così il capogruppo M5S in Campidoglio Paolo Ferrara interpellato in merito agli scenari ipotizzati da alcuni mezzi di informazione all'indomani della notizia che Virginia Raggi è indagata nell'inchiesta relativa alla nomina a capo del Dipartimento turismo del Campidoglio di Renato Marra, fratello di Raffaele, ex capo del personale del Comune poi arrestato per corruzione per un episodio relativo al 2013.

"Il vicesindaco è Luca Bergamo. Per il resto, non commentiamo ricostruzioni giornalistiche", afferma poi Ferrara interpellato in merito a ipotesi di stampa che vedono lui o il presidente dell'Assemblea Capitolina Marcello De Vito come nuovo vicesindaco in caso di sospensione della sindaca Raggi.

La sindaca questa mattina ha visto alcuni assessori e capi staff per fare un punto, come da programma, del lavoro in Campidoglio. All'inizio dell'incontro si è parlato anche dell'indagine che riguarda la sindaca, con la Raggi che ha ribadito la sua tranquillità e la volontà di proseguire nel lavoro. A quanto si apprende, in giornata Virginia Raggi ha anche sentito Beppe Grillo con cui ha contattiquotidiani. Quanto alla maggioranza a Cinque Stelle, impegnata nella discussione sul bilancio, durante la sospensione dei lavori - che dureranno fino a sera - si è riunita in Sala delle Bandiere.

Il sindaco di Roma Virginia Raggi risulta indagata nell'inchiesta relativa alla nomina a capo del Dipartimento turismo del Campidoglio di Renato Marra, fratello di Raffaele, ex capo del personale del Comune poi arrestato. La nomina successivamente è stata revocata. Sull'episodio la Procura di Roma aveva aperto un fascicolo coordinato dall'aggiunto Paolo Ielo.  Raggi - a quanto si apprende - è indagata per abuso d'ufficio e falso in atto pubblico relativamente alla nomina del fratello di Raffaele Marra, Renato, alla direzione del Dipartimento Turismo. La sindaca  verrà sentita il prossimo 30 gennaio. In base a quanto si apprende da fonti giudiziarie l'iscrizione nel registro degli indagati è avvenuta dopo Natale sulla base della relazione dell'Anac sulla nomina di Renato Marra inviata in Procura il 21 dicembre.

Secondo la Procura, Raggi, avrebbe detto il falso alla responsabile anticorruzione del Campidoglio e non avrebbe impedito a Raffaele Marra di partecipare alle procedure di nomina del fratello Renato. La sindaca, secondo l'accusa, dunque è indagata per falso in quanto avrebbe detto al responsabile anticorruzione del Comune, Mariarosa Turchi, che per la nomina avrebbe agito in autonomia.

Anche Raffaele Marra risulta indagato in concorso per abuso d'ufficio nell'inchiesta sulla nomina del fratello. Tra le carte dell'inchiesta anche alcune chat tra i fratelli Marra e la conversazione tratta da Telegram in cui la Raggi si lamenta con Raffaele Marra di non aver saputo dell'aumento di stipendio del fratello Renato. Le chat erano presenti nell'indagine che ha portato il 16 dicembre all'arresto di Marra per corruzione.

"Oggi mi è giunto un invito a comparire dalla Procura di Roma - scrive su Fb la sindaca di Roma Virginia Raggi - nell'ambito della vicenda relativa alla nomina di Renato Marra a direttore del dipartimento Turismo che, come è noto, è già stata revocata. Ho informato Beppe Grillo e adempiuto al dovere di informazione previsto dal Codice di comportamento del MoVimento 5 Stelle".    


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