Al Ministero dell'Istruzione Valeria Fedeli. Il Governo e il Pd provano a ricucire lo strappo della Buona Scuola

di redazione 13/12/2016 POLITICA
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“Lavorerò – ha detto il neo ministro dell’istruzione Valeria Fedeliper una scuola di tutte e di tutti”.

Il Ministro si è detta “onorata di ricoprire un ruolo così importante per il Paese” anticipando la volontà di ascoltare “gli studenti, i genitori, i lavoratori ed i loro rappresentanti.”

Un cambio di rotta deciso quello operato da Gentiloni e dal suo nuovo governo rispetto agli ultimi anni quando con il Ministro Giannini si era arrivato ad una rottura e scollatura totale fra mondo della scuola e governo, e quindi Partito Democratico, che moti voti ha perso in un abituale bacino “amico”. Valeria Fedeli, 67 anni, fino a ieri vicepresidente del Senato, ha un passato da sindacalista della Cgil. Sul suo sito si legge: “Sono una sindacalista pragmatica. Sono femminista riformista e di sinistra”. Dove non è riuscita Stefania Giannini potrebbe arrivare lei, la lady rossa che dagli anni settanta ha la tessera del sindacato in borsa.

I sindacati confederali sembrano accogliere con moderata fiducia la nuova ministra anche se i problemi sul tavolo sono molti mentre gli insegnanti si dicono ancora molto preoccupati e delusi dalla mancata assegnazione del delicato ruolo a Marco Rossi Doria che avrebbe accolto maggiori consensi dal mondo della scuola.

Ora si apre la partita dei sottosegretari: Davide Faraone, renziano doc, non dovrebbe avere alcun problema. Qualche mal di pancia l’ha invece Gabriele Toccafondi del Nuovo Centrodestra.

Secondo il sito Orizzonte scuola queste le principali questioni da affrontare per la Fedeli nei prossimi mesi, bisognerà però vedere quando tempo avrà a disposizione la neo ministra per lavorare.

Mobilità
I sindacati hanno già ottenuto un impegno informale da parte dell’attuale entourage del Ministro uscente che prevede la possibilità di passaggio da scuola a scuola, oltre che negli ambiti territoriali, e la deroga del tetto di tre anni prima di poter ripresentare domanda di mobilità. Mobilità scuola 2017/18: c’è apertura da parte del Ministro

Contratto aumento stipendi
Altra questione riguarda la definizione per il comparto scuola delle modalità per l’assegnazione degli aumenti stipendiali. Ricordiamo, infatti, che è in atto un accordo tra Governo e sindacati nel quale si prevedono 85 euro di aumenti medi, in base a produttività, assenze e reddito. Si dovranno trovare le modalità di applicazione di questi principi a tutto il comparto scuola. Aumenti stipendiali 85 euro, ecco accordo: premi produttività e chi fa meno assenze. Sostegno redditi bassi

Riforma 0-6
Eravamo, almeno secondo le parole del precedente esecutivo, quasi al termine del percorso per il varo della riforma 0-6 che dovrebbe portare nuovi posti di lavoro soprattutto al Sud. L’ex Primo Ministro aveva promesso che parte dei finanziamenti stanziati nella Legge di Bilancio relativamente alle deleghe sarebbero andate proprio a questa riforma.

Riforma esami di Stato I e II grado
Molte le indiscrezioni a riguardo, dall’abolizione dei voti e sostituzione con lettere dalla A alla D, ad una diversa modalità di somministrazione delle prove Invalsi (durante l’anno e non in coincidenza con l’esame). Riformulazione delle prove, con l’eliminazione della terza prova alle superiori e con un documento finale che attesti le effettive competenze degli studenti. Riforma scuole medie, per MIUR addio bocciature e pagelle – Cambia l’Esame di Stato secondaria II grado, via terza prova e modifiche a punteggi, rimane commissione mista. Ecco come e da quando

Reclutamento docenti
Via TFA e introduzione lauree magistrali abilitanti che daranno accesso ad un tirocinio biennale nelle scuole e i titoli per il concorso a cattedra che sarà bandito triennalmente. Questo per sommi capi il progetto per diventare insegnanti sul tavolo del Ministero. Cosa accadrà ai docenti che sono iscritti in graduatoria d’istituto? Questo il nodo da sciogliere dal nuovo Ministro nella fase transitoria dal vecchio a nuovo sistema. Addio tfa, si passa ai tirocini. A breve riforma reclutamento – Addio supplenze, abolite con nuovo sistema di reclutamento. I vincitori di concorsi saranno tirocinanti, verranno pagati ed effettueranno le sostituzioni

Chiamata diretta
Altra questione sulla quale i sindacati avevano portato a casa un impegno informale di regolamentare l’assegnazione degli incarichi ai docenti da parte dei dirigenti.

Aumento organico di diritto
Nella legge di Bilancio è stato approvato un aumento di risorse per trasformare cattedre nell’organico di fatto in organico di diritto. Non viene specificato il numero, spetterà adesso al Ministero contrattare con il MEF per la quantificazione. Secondo il primo, infatti, sarebbero 25 mila (5 mila sul sostegno), secondo il Ministero dell’Economia massimo 10mila.

Licei quadriennali
Altra questione riguarda il decreto per la sperimentazione del Liceo in 4 anni .

Concorso docenti
C’è poi da portare a termine il concorso per docenti (ormai alle battute finali) e da far partire quelli, attesi da tempo, per dirigenti scolastici (pronto il regolamento e la lettera per il Mef) e Direttori dei servizi generali e amministrativi.

 


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