Il Natale. Tranne le Lettere a Babbo Natale

di Settembre and friends 28/12/2015 TRANNE TUTTO
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Caro Bambino Gesù, 

ma tu arrivi e mi porti quello che voglio se Babbo Natale non si è ricordato di portarmi quello che voglio? (Voglio un Aifon e la pace dei mondi) 

Lucia 7 anni

 

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 Caro B.N. 

Questa te la lascio sotto l'albero di nonna, lei che lo fa ancora. Ti ringrazio per la proroga fino a fine gennaio 2016 del mio contratto a tempo determinato. 

L'anno scorso non sei stato così generoso, cinque mesi di agonia prima di ricevere la prima rata di disoccupazione dall'inps. Non so se te ne intendi ma ho pensato che a sto punto potrei fare la dichiarazione dei redditi nel 2019, che ho ben poco da dichiarare, anzi proprio niente, in fin dei conti. 

Comunque l'anno prossimo puoi anche recapitare la delega per il ritiro della pensione di mia nonna a casa mia. Tanto ogni volta manda me e comunque va sempre così, che finisco in casa sua a fregargliela dal cassetto.

 

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Babbo Natale, quanto mi sei caro.

Come ogni anno sono io che compero i regali.

Anonimo

 

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 Ciao Babbo Natale

ho appena messo l'acqua sul fornello per la pasta, ti scrivo nel frattempo. Sono qui a Roma, nella mia stanza in affitto, la porta del terrazzino aperta sul condominio di fronte e una colonna di fritto che sale dal cinese, quello che sta sotto. La sigaretta sa di pollo al curry, appoggio i gomiti sulla patina oleosa della ringhiera in ferro, faccio anelli di fumo che si uniscono alle nuvolette di gamberi, l'acqua non bolle ancora. Ma chi è che va a pranzo al cinese, a Natale? Forse i cinesi stessi. Ma non festeggiano a febbraio? Il capodanno, intendo. 

Non ne so molto io, di queste cose culturali estere. Chi va pu' monne tutte vede, e chi sta n'a casa nenn'u crede, mi diceva nonna Ester e mica è mai uscita dal Molise lei. 

Al massimo a raccogliere patate nei campi, a far su le balle di fieno. 

Invece l'ultima volta fuori Roma per me è stata a Pasqua da mamma e papà a Montecilfone, a Natale quasi mai. Oggi poi è proprio Natale e lavoro anche domani, come ieri e come il 31. Fino alle ventuno, il 31. 

Sono nove anni che vado avanti e indietro da Trionfale a Centocelle. Sai cosa vuol dire, Babbo Natale? 

Vuol dire scendere sette piani di scale, mezzo chilometro fino alla metro A, cambio a Termini, metro B, colazione sul 450 e poi corsetta fino all'incrocio della Togliatti, un'altra rampa di scale fino all'ufficio, che è l'ufficio di tutti. Cuffie alle orecchie e via, via nel senso che si parte di testa, dopo otto ore in call center, io e la mia disponibilità immediata, il dinamismo, le spiccate doti commerciali e lo spirito di sacrificio. Tutte cose indispensabili per fare il centranilista, fin dal primo colloquio. 

Tutti i giorni, tranne la domenica. La domenica è sacra, sacrosanta. Mi riposo il settimo giorno, dopo aver interrogato l'Italia con le ricerche di mercato.

E va bene, nel 2006 te l'ho chiesto io un lavoro sicuro, qualsiasi, anche part time. È che qui mi sono ritrovato con un contratto a chiamata indeterminata, 48 ore settimanali e paga da part time, in voucher

Ora però tengo duro non posso mollare nulla qui, nemmeno un porcone, e l'unica cosa che scarterò oggi è la busta con la bolletta di ottobre, sotto quella di novembre. 

Quindi, senti che ti chiedo, che facciamo? Te lo posso chiedere un capodanno a Shangai, per il prossimo anno? No dai, un capodanno europeo andrà benissimo, lasciamo perdere quello tradizionale cinese, davvero, non ti scomodare, non so nemmeno quand'è. Fai tu.

Un bacione a te Ba', mi bolle l'acqua, mi bolle un po' tutto in realtà, 

Tu pensaci per Shangai, ma va bene anche un week end ad Aversa, che scendo a prendere due mozzarelle.

stammi bene.

Mario di Suburbio Trionfale

 

 Esimio dottor Babbo Natale,

 

La informo che nei prossimi giorni, compatibilmente con le esigenze delle Poste italiane, le giungerà una lettera ufficiale di richiesta di risarcimento per non aver esaudito le giuste spettanze avanzate dal sottoscritto in data 15 dicembre corrente mese e anno.

OGGETTO: richiesta risarcimento danni materiali, morali e biologici

Il sottoscritto   xxxxxxxxxxxxxx    nato  a    xxxxxxxxxxxxxxx

il  xxxxxxxxxxxx    codice fiscale: xxxxxxxxxxxxx,   residente in xxxxxxxxxxx comunica e chiede quanto segue:

Causa sua mancata ottemperanza alle legittime richieste chiedo formale apertura di procedimento di risarcimento danni materiali, morali, e biologici presso il Tribunale di Turku, Finlandia, perché lei è risultato inadempiente a contratto di servizio firmato in data 15 dicembre corrente anno, in cui aveva chiaramente specificato la corretta e totale adesione alle richieste da me avanzate. Tale inadempienza ha provocato immediata sofferenza materiale e morale nel sottoscritto impossibilitato, causa sua mancanza, a godere serenamente del dì di festa.

Inoltre a causa di suddetta colpevole mancanza il sottoscritto si è visto costretto a dover rinunciare a tutti gli impegni familiari e mondani già ampiamente preventivati e organizzati! Motivo per il quale il sottoscritto si è visto costretto a dover contattare medico personale per approfondito consulto, causa perdurante malessere avvertito dalla mezzanotte del 24 dicembre corrente mese, con le evidenti conseguenze di dover scomodare un dottore nel giorno del Santo Natale.

Confidando in una rapida risposta, sua o del suo avvocato, le ricordo che se queste non giungeranno, assieme all’esaudimento del legittimo spettante,  richiesto e sottoscritto, entro e non oltre la mezzanotte del prossimo 31 dicembre 2015, la presente avrà immediato valore di messa in mora dei suoi beni e strumenti di lavoro. Pertanto il 1 Gennaio 2016 non avendo ricevuto risposta affermativa, un ufficiale giudiziario incaricato da sopracitato Tribunale, busserà alla sua porta alle ore 7.30 del mattino per formalizzarle la messa in mora della slitta, delle 12 Renne, del vestito da Babbo Natale, compreso barba, cappuccio e scarponi e delle sue babbucce da notte color rosso porpora.

Confidando in un suo ragionevole accoglimento, le porgo i miei più distinti saluti.

Dottor, Avvocato, Patrocinatore

xxxxxxxxxxxxxxx

 

 Spett.le signor Babbo Natale

Con sincerità le confesso di aver a lungo meditato sulla possibilità di scriverle per poi capire che era nel pieno mio diritto farlo. Lei sa i gravi motivi che mi spingono a disturbarla nel suo quotidiano dovere di dispensatore di desideri. Desideri che però, a quanto pare, nel mio caso non sono stati esauditi. A questo punto non saprei se lei rammenti tali motivazioni, mi permetto perciò di ricordare quali sono le ragioni per le quali una paio di settimane fa le avevo indirizzato una mia supplichevole missiva.

Dalla scorsa estate io e mia moglie abbiamo preso la decisione di separarci per qualche tempo a seguito di alcune settimane di perduranti dissidi e litigi. Quella decisione, presa di comune accordo, era stata la soluzione migliore in vista di un futuro, non troppo distante, ricongiungimento. Un momento di distacco in amore, si sa, può essere positivo per ripartire su basi nuove. Allungandosi tale periodo di separazione e notando un certo fastidio da parte della mia consorte allorquando con maggiore insistenza nelle ultime settimane le chiedevo di riconciliarci e ritornare a vivere assieme proprio in occasione del Santo Natale, ho pensato di inviare a lei una richiesta affinché il mio desiderio fosse esaudito.

Ora, questa è la parte per me più difficile da spiegare, è capitato che proprio all’antivigilia abbia ricevuto un messaggio telefonico dalla mia consorte nel quale mi assicurava che il pomeriggio del Santo Natale sarebbe ritornata a casa. Così rinfrancato nello spirito da tale felice notizia, per ammazzare il tempo che ancora mi separava dal lieto evento, nel pomeriggio della vigilia, ho pensato di andare in centro a fare un giro. L’aria era festosa, il clima mite aiutava le persone nei loro acquisti. I negozi pieni di persone e di musica allietavano la città. E’ stato proprio allora che in un angolo di un shopper center per addobbi casalinghi, ho intravisto una sagoma familiare. Si trattava della mia consorte che, non volevo credere ai miei occhi, e scriverlo mi addolora di nuovo il cuore, si accompagnava con un altro uomo, da me non conosciuto. Ahimè, i due sembravano intimi e si scambiavano effusioni!

Ecco, caro Babbo Natale, come dire, è difficile aprire il proprio animo tormentato ma so che lei è l’unico, sono rimasto di pietra e senza farmi vedere come un ladro sono uscito fuori e rincasato dove ho trascorso la notte di Natale più triste della mia vita. Ecco perché le scrivo, le chiedo di esaudire questo nuovo desiderio, che di ora in ora si è trasformato in un bisogno. La prego faccia tornare mia moglie a casa, non mi interessa sapere chi sia quell’uomo. Voglio ancora credere che a lei sia possibile. So che se vuole, lei può. Mi aiuti!

A dire il vero comincio a perdere fiducia nel suo operato, alla mia età potrebbe essere un duro colpo non credere più all’amore che Babbo Natale distribuisce per il mondo, ma come si dice “la speranza è l’ultima a morire!”.

Colgo l’occasione per augurarle un buon lavoro, buone feste e porgere i miei più distinti saluti a sua moglie la Signora Befana,

Con affetto

 Vostro

G…………D………

 Risposta del Signor Babbo Natale al signor G.D

Gentile signore

Vedrò quello che posso fare, la terrò aggiornata, la ringrazio per i saluti, le comunicò però che io e mia moglie, Signora Befana Befana, lo scorso mese di novembre, di comune accordo, abbiamo deciso di separarci.

Cordialmente suo,

Babbo Natale.

 


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