Dal primo agosto aumento dei pedaggi autostradali. Le opposizioni "Primi effetti delle spese militari del Governo"

di redazione 04/07/2025 ECONOMIA E WELFARE
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Aumenti dei pedaggi autostradali in vista. 

Un emendamento dei relatori al dl Infrastrutture mira ad aumentare il canone annuo corrisposto ad Anas prevedendo "un aumento di 1 millesimo di euro a chilometro per le classi di pedaggio A e B e a 1 millesimo di euro a chilometro per le classi di pedaggio 3, 4 e 5" a partire "dal primo giorno del mese successivo a quello di entrata in vigore della disposizione", ovvero - considerato l'iter parlamentare del decreto - dal primo agosto.

L'aumento di un euro ogni mille chilometri è generalizzato coinvolgendo tutte le classi di pedaggio che suddividono i veicoli in categorie: in A e B rientrano sostanzialmente auto, suv, camper e moto, 3-4 e 5 contano invece gli assi di camion e traini. 

L'incremento dei pedaggi previsto dal primo agosto "consentirà ad Anas di coprire in modo definitivo il fabbisogno di risorse che negli ultimi anni è strutturalmente aumentato a causa di alcuni eventi, in particolare la ridefinizione della rete in gestione Anas e l'incremento dei costi per l'illuminazione pubblica delle strade e di altri costi per le attività di Anas, non coperti dall'attuale Contratto di Programma". Lo si legge nella relazione tecnica all'emendamento presentato dai relatori al dl Infrastrutture, che quantifica le necessità della società in circa 90 milioni di euro annui, "corrispondenti agli introiti aggiuntivi attesi dall'incremento del canone". "Il fabbisogno incrementale - spiega la relazione - è coerente con le stime elaborate in fase di redazione del Contratto di Programma 2021-2025 approvato con delibera CIPESS 6/2024 del 21 marzo 2024 registrata dalla Corte dei conti il 28 giugno 2024 e con decreto MIT-MEF 22 ottobre 2024 registrato dalla Corte dei conti il 9 dicembre 2024. Inoltre, a partire dall'annualità 2025, si renderà necessario coprire i fabbisogni derivanti dall'aumento della rete in gestione Anas a seguito del prossimo conferimento delle 'strade di rientro' della Regione Veneto e della Regione Piemonte".

Sull'aumento dei pedaggi in maggioranza sono emerse voci divergenti. In particolare da Fratelli d'Italia che con un certo disappunto ha dato via libera all'emendamento dei relatori. Lo si apprende da fonti di maggioranza.

Codacons, con aumento pedaggi stangata estiva da 90 milioni

 Il Codacons contro la proposta di aumentare dal prossimo mese di agosto le tariffe dei pedaggi autostradali. "Si tratta di una vera e propria stangata estiva da 90 milioni di euro, studiata per colpire gli automobilisti nel periodo di maggior utilizzo della rete autostradale. - denuncia l'associazione - Ma la cosa più grave è che, stando a quanto si apprende dalle notizie emerse oggi, in base all'emendamento proposto i soldi garantiti dall'aumento dei pedaggi non andrebbero né alla manutenzione delle strade, tantomeno alla sicurezza stradale, ma servirebbero per coprire spese extra quali illuminazione e costi di gestione vari. In questo modo - fa notare il Codacons - gli utenti sarebbero doppiamente danneggiati, pagando pedaggi più elevati senza ricevere in cambio alcun miglioramento dei servizi autostradali.

Pd: 'Ci opporremo con tutte le forze all'aumento'

"Apprendiamo che un emendamento dei relatori al decreto Infrastrutture prevede l'aumento dei pedaggi autostradali. E tutto questo a partire dal primo agosto. Ci opporremo con tutte le nostre forze a questo emendamento ma dopo l'aumento certificato delle tasse, arriva la prova che anche le tariffe aumentano". Lo dice il presidente dei senatori del Pd Francesco Boccia. "Tariffe - aggiunge - che colpiranno da una parte imprese e aziende che nel nostro Paese si appoggiano in gran parte ancora sul trasporto stradale e soprattutto colpiranno quelle famiglie che stanno aspettando agosto per poche settimane di ferie. Questo é il bel regalo per le vacanze che Giorgia Meloni e il suo governo fanno agli italiani che sentitamente ringraziano", conclude.

M5s, aumentano pedaggi autostrade per corsa al riarmo

"Con un emendamento al decreto infrastrutture la maggioranza del governo Meloni vuole aumentare i pedaggi a carico dei cittadini. Ecco quindi svelato un tassello del piano per trovare i soldi che servono per il riarmo e per fare arricchire le lobby delle armi tanto care al ministro Crosetto e alla Premier Meloni. È ovvio che i folli investimenti bellici avranno un costo devastante sul piano sociale. Ed è per questo che in commissione, né Crosetto, né Tajani hanno avuto il coraggio di dire dove avrebbero reperito le risorse. Ma il dove è purtroppo ovvio: dalle tasche degli italiani". Così in una nota Riccardo Ricciardi, capogruppo M5S alla Camera.



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