Papa Francesco inaugura il Giubileo della Misericordia. "Abbandoniamo la paura e apriamo le porte alla misericordia"

di Redazione 08/12/2015 ROMA
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Tra imponenti misure di sicurezza si apre a Roma Il Giubileo della Misericordia. A inaugurarlo papa Francesco che con la celebrazione della messa in Piazza San Pietro alla fine della quale aprirà la porta Santa. Oltre a migliaia di fedeli giounti da ogni parte del mondo, in piazza sono presenti le maggiori autorità nazionali e molti ospiti internazionali.

Le prime parole di Papa Bergoglio sono state “Dobbiamo anteporre la misericordia al giudizio, e in ogni caso il giudizio di Dio sarà sempre nella luce della sua misericordia. Attraversare la Porta Santa, dunque, ci faccia sentire partecipi di questo mistero di amore, di tenerezza”. Gioia e felicità, misericordia invece che odio, diffidenza, giudizio, questa la “ricetta” dell’anno giubilare.

Oggi su Roma è in vigore il divieto di volo e di trasporto di sostanze pericolose. In campo in città ci sono 2.000 uomini delle forze dell'ordine e 900 vigili urbani. Per entrare nella città del vaticano i pellegrini devono passare tre posti di controllo in successione.

La minaccia di possibili attentati è reale come nei giorni scorsi lo stesso prefetto Gabrielli ha tenuto a precisare, dichiarando che da mesi si sta lavorando affinché questo appuntamento e quelli che seguiranno per tutto l’anno santo, si svolgano in sicurezza.

La diretta su Youtube CTV

 

Alle 11.00 di martedì 8 dicembre 2015 subito dopo aver abbracciato il Papa emerito Ratzinger, Francesco vestito semplicemente di bianco, dalla tunica spuntano le abituali scarpe nere,  apre la Porta santa di San Pietro.

 La messa solenne se pur imponente è votata alla sobrietà come lo stile di questo Papa ci ha abituati. 200 celebranti e 8 le lingue nelle quali i riti vengono celebrati e la forza delle parole di Francesco echeggiano nella grande piazza:“  

Dobbiamo anteporre, la misericordia al giudizio, e in ogni caso il giudizio di Dio sarà sempre nella luce della sua misericordia. Attraversare la Porta Santa, dunque, ci faccia sentire partecipi di questo mistero di amore, di tenerezza. Riprendiamo con la stessa forza e entusiasmo, chiede la spinta missionaria del Concilio, che è stato un incontro, un vero incontro tra la Chiesa e gli uomini del nostro tempo. Un incontro segnato dalla forza dello Spirito che spingeva la sua Chiesa ad uscire dalle secche che per molti anni l'avevano rinchiusa in sé stessa, per riprendere con entusiasmo il cammino missionario. Era la ripresa di un percorso per andare incontro ad ogni uomo là dove vive: nella sua città, nella sua casa, nel luogo di lavoro, dovunque c'è una persona, là la Chiesa è chiamata a raggiungerla per portare la gioia del Vangelo e portare la misericordia e il perdono di Dio. Una spinta missionaria, dunque, che dopo questi decenni riprendiamo con la stessa forza e lo stesso entusiasmo”.

 Nella misericordia, spiega Papa Bergoglio, scopriamo la figura limpida della Madonna “testimone privilegiata della promessa di Dio e del suo compimento, nella quale Dio non solo ha perdonato il peccato, ma è giunto fino a prevenire la colpa originaria, che ogni uomo porta con sé entrando in questo mondo”.

 Oltre alle cariche istituzionali, in San Pietro sono presenti i rappresentanti delle altre fedi religiose e confessioni cristiane. Le Comunità del Mondo arabo in Italia hanno lanciato e diffuso anche in Vaticano durante la messa l’hastag #TuttiUnitiperilGiubielo, con gli "auguri a Papa Francesco e ai cristiani", la "condanna con fermezza terrorismo e violenza" e l'invito "tutti i musulmani, cristiani, ebrei e tutte le religioni a unirsi contro il terrorismo e gli assassini delle religioni".

 Nel pomeriggio tradizionale pellegrinaggio del papa  nel giorno dell’Immacolata a Piazza di Spagna e nella Basilica di Santa Maria Maggiore per rendere omaggio alla immagine della Salus Populi Romani, icona a lui molto cara.

 

 

 


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