Gaza. Per l'ONU è totale crisi umanitaria

di redazione 23/05/2025 ESTERI
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Da giugno il disarmo dei campi palestinesi

Il disarmo dei campi palestinesi in Libano inizierà il mese prossimo, in base a un accordo con il presidente palestinese Abu Mazen in visita oggi nel paese. Lo ha reso noto un funzionario del governo libanese. Le parti libanese e palestinese hanno concordato di "avviare un piano di attuazione per la rimozione delle armi dai siti, a partire da metà giugno nei campi di Beirut e negli altri campi a seguire, ha dichiarato una fonte anonima a Afp.

Il processo di disarmo delle fazioni palestinesi in Libano dopo quasi 60 anni dalla definizione degli Accordi del Cairo, che stabilirono il paese come area di libero movimento dei gruppi della resistenza palestinese anti-israeliana. Lo riferisce il quotidiano libanese l' Orient-le Jour citando proprie fonti del palazzo del governo.

L'Orient-Le Jour riferisce anche che il primo ministro libanese, Nawaf Salam, si recherà lunedì negli Emirati Arabi Uniti per partecipare all'Arab Media Summit, in programma a Dubai dal 26 al 28 maggio. Nel corso della visita il capo del governo incontrerà il presidente degli Emirati, Mohammad bin Zayed Al-Nahyan, e il vicepresidente e primo ministro degli Emirati e sovrano di Dubai, lo sceicco Mohammad bin Rashid. L'Arab Media Summit riunirà alti funzionari governativi, dirigenti dei media, intellettuali influenti e creatori di contenuti arabi e internazionali. La visita si inserisce in un contesto di ripresa dell'impegno diplomatico del Libano con le monarchie del Golfo, con l'obiettivo di riallacciare i legami minati dalle tensioni regionali e dall'influenza del partito filo-iraniano Hezbollah. 

 
14:00 23 Maggio

Raid israeliano a Jabalia, quattro morti e oltre 50 dispersi

''Quattro martiri sono stati recuperati, sei persone sono state tratte in salvo, e oltre 50 cittadini risultano ancora dispersi sotto le macerie di una casa di quattro piani appartenente alla famiglia Dardouna, nel campo di Jabalia, all'incrocio di Al-Jurn". Sono queste le parole diffuse da Mahmoud Basal, portavoce della difesa civile della Striscia di Gaza, attraverso un post su Telegram. Le dichiarazioni seguono un raid aereo israeliano che ha colpito un edificio residenziale nel nord dell'enclave palestinese, provocando almeno quattro morti, in quello che le squadre di soccorso della zona hanno descritto come un ''massacro orrendo''. 

 
13:06 23 Maggio

A Gaza sei addetti consegna aiuti uccisi in raid Idf

Sei membri delle squadre incaricate della protezione degli aiuti umanitari a Gaza sono stati uccisi in una serie di attacchi israeliani a Deir al-Balah, al centro dell'enclave palestinese. "Condanniamo con la massima fermezza l'orrendo crimine commesso dall'esercito di occupazione israeliano contro il personale di sicurezza e di soccorso e i comitati popolari volontari nell'area di Deir al-Balah, che ha portato al martirio di sei membri delle squadre di sicurezza e di protezione degli aiuti", ha denunciato il governo di Gaza in un comunicato.

Fonti locali hanno riferito che la squadra, composta sia da agenti di polizia di Hamas che da volontari, stava proteggendo i camion da un tentativo di assalto da parte di un gruppo di individui non identificati quando le Idf hanno lanciato una serie di attacchi contro di loro. Secondo la stampa palestinese, l'incidente è avvenuto mentre i camion percorrevano l'autostrada Salah al-Din, una delle due strade principali che attraversano Gaza da nord a sud, la più vicina alla linea di demarcazione con Israele e all'area occupata dalle truppe.

"Diversi morti rimangono sul luogo del massacro, difficile da raggiungere a causa dei bombardamenti e del continuo fuoco aereo nella zona", si legge nella dichiarazione a firma di Hamas, che governa a Gaza, accusando Israele di voler interrompere il flusso di aiuti umanitari "e di creare uno stato di caos e anarchia". Circa 200 camion sono entrati a Gaza negli ultimi giorni, dopo tre mesi di blocco totale da parte di Israele. Ieri, 90 di questi venivano distribuiti nell'enclave, per lo più carichi di forniture mediche o farina per i panifici della Striscia. Gli aiuti umanitari autorizzati da Israele a Gaza negli ultimi giorni "non si avvicinano nemmeno lontanamente a coprire la portata e il volume (dei bisogni) dei 2,1 milioni di abitanti di Gaza", ha affermato Stephane Dujarric, portavoce del segretario generale delle Nazioni Unite. Prima della guerra, una media di circa 500 camion carichi di beni di prima necessità per la popolazione entrava nell'enclave palestinese ogni giorno, sebbene le organizzazioni umanitarie lo considerassero già insufficiente. 

 
11:23 23 Maggio

Idf, ieri 107 camion di aiuti sono entrati a Gaza dal valico di Kerem Shalom

Sono 107 i camion carichi di aiuti umanitari - generi alimentari, farina, equipaggiamento medico e medicinali - che sono entrati ieri a Gaza attraverso il valico di Kerem Shalom "dopo un accurato controllo per la sicurezza". A darne notizia sono state le forze di difesa israeliane (Idf) citate da Ha'aretz.

 
10:40 23 Maggio

Netanyahu, il capo dello Shin Bet va nominato al più presto

Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha detto che il nuovo capo dell'intelligence interna (lo Shin Bet) deve essere nominato "prima possibile", aggiungendo che la persona che lui ha scelto per la carica, il maggiore generale David Zini, non sarà coinvolto nelle indagini sulle presunte influenze del Qatar sui collaboratori del premier.

"È imperativo nominare un capo permanente dello Shin Bet prima possibile", si legge in una dichiarazione dell'ufficio del primo ministro, che aggiunge che "il capo nominato dello Shin Bet non sarà coinvolto in tutte queste indagini" sulle presunte influenze del Qatar sui collaboratori di Netanyahu.

 
09:44 23 Maggio

Actionaid: inorriditi dal nuovo attacco all'ospedale Al-Awda

ActionAid si dichiara inorridita nell'apprendere che l'ospedale Al-Awda, nel nord di Gaza, gestito da un'organizzazione partner di ActionAid, è stato nuovamente oggetto di un violento attacco da parte dell'esercito israeliano. Così l'organizzazione in una nota. 

Nelle ultime 24 ore, il personale ha riferito che colpi di carro armato hanno colpito il reparto di chirurgia dell'ospedale, i serbatoi d'acqua, i serbatoi di carburante e gli edifici destinati all'assistenza ambulatoriale. Anche un magazzino contenente forniture mediche è stato colpito, provocando un enorme incendio che è stato difficile domare, poiché, secondo quanto riportato, ai vigili del fuoco è stato impedito di raggiungere il sito. 

La situazione è estremamente pericolosa: nessuno può entrare o uscire dalla struttura, e circa 160 tra operatori sanitari e pazienti sono intrappolati all'interno, cercando di continuare a salvare vite umane sotto il costante rumore di droni armati che sorvolano l'area. Tutto ciò avviene mentre, dopo oltre undici settimane di blocco totale, cibo, carburante e forniture mediche nella struttura stanno finendo in modo allarmante.

 
09:40 23 Maggio

Cisgiordania, operazione Idf contro le case dei killer di Tzeela Gez

Nella Cisgiordania occupata, la tensione è alta nel villaggio di Burquin dopo un attacco notturno dei coloni e dove l'esercito israeliano sta intervenendo per distruggere le case di due presunti terroristi palestinesi accusati di aver ucciso Tzeela Gez, lo scorso 14 maggio. Lo riferiscono fonti di stampa palestinesi e israeliane. 

"I genieri e i combattenti della Brigata Ephraim hanno operato nel villaggio di Burqin per mappare le case dei terroristi Maher Samara e Jamil Samara, che hanno aiutato il terrorista Nael Samara a compiere l'attacco a colpi d'arma da fuoco, in cui la defunta Tzeela Gez è stata assassinata e un altro cittadino israeliano è rimasto ferito", si legge in un post su X delle forze armate israeliane.

Tzeela Gez, una colona 30enne incinta, è rimasta ferita a morte il 14 maggio quando sono stati sparati colpi d'arma da fuoco contro il suo veicolo mentre si recava in ospedale per partorire il quarto figlio, sopravvissuto e chiamato Ravid Haim, come voleva la madre defunta.

 
08:46 23 Maggio

Netanyahu, "Impegnati in guerra feroce su sette fronti"

In un video messaggio su X, il premier israeliano Benjamin Netanyahu ha dichiarato che Israele è impegnato in una "feroce guerra su sette fronti" e che è stata una guerra iniziata dalla Repubblica islamica e dai suoi delegati. 

Avvertendo che la Gran Bretagna, il Canada e la Francia sono dalla "parte sbagliata dell'umanità" nel sostenere la creazione di uno Stato palestinese indipendente, Netanyahu ha affermato che "stanno dando ad Hamas la speranza che creerà un altro Stato palestinese da cui cercherà di nuovo di distruggere lo Stato ebraico". 

Il primo ministro israeliano ha poi avvertito che "quando si forma uno Stato palestinese, abbiamo visto gli estremisti prendere il controllo. L'Iran li manda e loro prendono il governo. Uno Stato palestinese non sarà pacifico". "Ora questi leader possono pensare che stanno facendo avanzare la pace. Ma non è così. Stanno incoraggiando Hamas a continuare la guerra per sempre. Danno ad Hamas la speranza di creare un altro Stato palestinese da cui cercherà di nuovo di distruggere lo Stato ebraico", ha ancora detto Netanyahu.

08:07 23 Maggio

Protezione civile di Gaza, "16 morti in attacchi israeliani"

La protezione civile di Gaza ha riferito che 16 persone sono rimaste uccise nella notte in attacchi israeliani in varie zone della Striscia. Il bilancio "degli attacchi israeliani in diverse zone della striscia di Gaza dopo la mezzanotte arriva a 16 morti", ha dichiarato alla France Presse Mohamed al-Moughayir, un responsabile dei soccorsi. 

 
07:59 23 Maggio

Aerei israeliani bombardano diversi insediamenti sud Libano

Aerei da guerra israeliani hanno effettuato un massiccio bombardamento di diversi insediamenti nel Libano meridionale. Lo ha riportato l'agenzia di stampa libanese NNA.

L'esercito israeliano, a sua volta, ha dichiarato di aver colpito le infrastrutture militari del movimento Hezbollah, inclusi depositi di munizioni e lanciarazzi.

 
07:48 23 Maggio

Ministro della Salute palestinese: negli ultimi giorni a Gaza 29 decessi legati alla fame

Il ministro della Salute palestinese ha riferito che nella Striscia di Gaza almeno 29 bambini e anziani sono morti per "decessi legati alla fame" negli ultimi giorni. Majed Abu Ramadan ha avvertito che altre migliaia di persone sono a rischio per la consegna tardiva e a rilento degli aiuti umanitari, mentre sono in corso bombardamenti dell'esercito israeliano. 

Secondo il ministro, le precedenti dichiarazioni del responsabile degli aiuti umanitari delle Nazioni Unite alla Bbc, secondo cui 14.000 bambini potrebbero morire senza gli aiuti alimentari disperatamente necessari, erano "molto realistiche", ma potrebbero essere una sottostima.

 
06:34 23 Maggio

Israele intercetta missile lanciato dallo Yemen

L'Idf ha fatto sapere nella notte di aver intercettato un missile dallo Yemen. Non sono stati segnalate vittime e l'esercito israeliano ha spiegato sui social che si è trattato di un missile balistico lanciato dallo Yemen e abbattuto dalle difese aeree.

 
04:06 23 Maggio

La fame e la sete, il racconto del coordinatore del Conservatorio di Gaza

 

Bombe israeliane, ieri almeno 65 morti

Almeno 61 palestinesi sono stati uccisi dagli attacchi aerei israeliani nella Striscia di Gaza nella giornata di ieri, hanno riferito fonti mediche ad Al Jazeera. La stessa emittente ha successivamente aggiunto che un attacco israeliano a Deir el-Balah, nella parte centrale della Striscia di Gaza, ha ucciso quattro palestinesi e ne ha feriti diversi altri. 

 
04:00 23 Maggio

Catastrofe Gaza, il direttore dell'OMS chiede "clemenza" a Israele

Visibilmente commosso, il direttore generale dell'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) ha esortato Israele a mostrare "clemenza" nella guerra di Gaza e ha insistito sul fatto che la pace gioverebbe allo stesso Stato ebraico. 

In un discorso emozionante all'assemblea annuale dell'OMS, Tedros Adhanom Ghebreyesus ha affermato che il conflitto nel territorio palestinese devastato danneggia Israele stesso e non porterà a una soluzione duratura. "Posso immaginare come si senta la gente di Gaza in questo momento. Posso sentirne l'odore. Posso visualizzarlo. Riesco persino a sentire i suoni. Ed è a causa del PTSD (disturbo post-traumatico da stress)", ha detto Tedros, 60 anni, che da bambino ha vissuto la guerra in Etiopia. Ha aggiunto che "è davvero sbagliato" trasformare la mancanza di cibo e di forniture mediche in armi. 

Tedros ha affermato che solo una soluzione politica potrebbe portare a una pace che trascenda le generazioni. "Vi chiedo clemenza, è un bene per voi e per i palestinesi, è un bene per l'umanità", ha esclamato. 

Michael Ryan, direttore delle emergenze dell'OMS, ha riferito che 2,1 milioni di persone a Gaza sono "a rischio imminente di morte". L'OMS ha avvertito che i gazesi stanno affrontando gravi carenze di cibo, acqua, forniture mediche, carburante e ripari, e solo 19 dei 36 ospedali della Striscia di Gaza sono ancora operativi. "Almeno il 94% degli ospedali della Striscia di Gaza è danneggiato o distrutto", ha aggiunto l'organizzazione, mentre il nord di Gaza "è rimasto senza quasi nessuna assistenza medica". L'organizzazione ha avvertito che ci sono solo 2.000 letti ospedalieri disponibili in tutto il territorio palestinese, una cifra "totalmente insufficiente a soddisfare le esigenze attuali".

 
21:45 22 Maggio

Operatori umanitari: "A Gaza siamo di fronte ad una catastrofe umanitaria" (Video)

 

Operatori umanitari: "A Gaza siamo di fronte ad una catastrofe umanitaria

 



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