Ucraina. In Turchia le trattative. Putin "Tregua e pace senza condizioni". Zelensky "Aspetto Putin in Turchia". Il Papa "Disarmiamo le parole"

di redazione 12/05/2025 ESTERI
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Erdogan: “Spero che la finestra di opportunità che si è aperta non sia persa”

Il presidente turco Recep Tayyip Erdogan - che si è offerto di accogliere trattative di pace tra Ucraina e Russia - auspica che "la finestra di opportunità" che si è aperta "non sia persa". "Voglio riaffermare che siamo pronti a contribuire a queste riunioni e che saremo felici di accoglierle. Una nuova finestra di opportunità si è aperta con i recenti contatti. Speriamo che questa opportunità non venga sprecata", ha dichiarato il presidente turco, annunciando di aver sentito il presidente ucraino Volodymyr Zelensky.

 

Erdogan: “Saremo lieti di ospitare i colloqui tra Mosca e Kiev”

Il presidente turco, Recep Tayyip Erdogan, ha affermato che sarebbe lieto di ospitare colloqui di pace tra Russia e Ucraina. "Saremo felici di ospitare i colloqui. Speriamo che questa volta l'opportunità non verrà sprecata", ha detto Erdogan, mentre sono previsti giovedì in Turchia negoziati tra Mosca e Kiev. "Attualmente, Russia, Ucraina, Stati Uniti e Europa sono d'accordo rispetto ai colloqui", ha aggiunto il leader turco, durante un discorso dopo una riunione di gabinetto trasmesso dalla tv di Stato Trt. "Il mio amico (Donald) Trump vuole finire la guerra tramite la diplomazia e lo sosteniamo", ha detto Erdogan. 

 

 
18:12 12 Maggio

Tajani: a breve l'Italia invierà l'undicesimo pacchetto di aiuti militari all'Ucraina

"L'Italia invierà a breve l'undicesimo pacchetto di aiuti militari, abbiamo firmato pochi giorni fa la lettera col ministro Crosetto e il ministro Giorgetti". Lo ha ribadito a Verona il ministro degli Esteri Antonio Tajani. "Andiamo avanti - ha spiegato Tajani - perché finché non si arriva alla pace bisogna sostenere l'Ucraina, che non può cedere di fronte a un paese più grande e più armato, solo perché questo paese ha il capriccio di invadere parti dell'Ucraina. E' una violazione del diritto internazionale, quindi noi difendiamo un principio di libertà, che un Paese più grande solo perché è più forte non può arrogarsi il diritto di voler invadere un Paese più piccolo, che è meno forte militarmente", ha concluso.

 

 
18:09 12 Maggio

Tajani: “A Londra convergenza totale sul sostegno all'Ucraina”

"A Londra è andata molto bene. C'è una convergenza totale di cinque grandi Paesi sul sostegno all'Ucraina. Lavoriamo tutti per la pace, una pace giusta, come ha detto papa Leone XIV". Lo ha detto a Verona il ministro degli Esteri, Antonio Tajani. "Noi - ha proseguito - siamo impegnati per fare ciò. Se l'obiettivo è quello della pace, bisogna innanzitutto arrivare a un cessate il fuoco, credo che sia una condizione importante se si vuole avviare un dialogo serio e costruttivo. Poi naturalmente dipende dall'Ucraina decidere, perché quando devi fare una trattativa con la Federazione Russa saranno gli ucraini a decidere il formato, in che modo fare la trattativa", ha concluso Tajani. 

 

 
18:02 12 Maggio

Zelensky: "Giovedì sarò in Turchia, bene se venissero anche i russi e Trump"

Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha confermato che sarà ai colloqui in Turchia giovedì e ha aggiunto di sperare che ci saranno "anche i russi" e Donald Trump. Lo scrive lo stesso Zelensky sul suo canale Telegram. "Ho sostenuto il presidente Trump nell'idea di colloqui diretti con Putin. Ho espresso apertamente la mia disponibilità a incontrarlo. Io sarò in Turchia. Spero che i russi non si sottraggano all'incontro. E naturalmente, tutti noi in Ucraina apprezzeremmo se il presidente Trump potesse essere presente a questo incontro in Turchia. È l'idea giusta", ha scritto.

 

 
17:58 12 Maggio

Tajani: pronte dall'Europa altre sanzioni se la Russia non vuole la pace

"L'Europa dovrà essere comunque coinvolta nelle trattative" per la pace in Ucraina "perché avendo inflitto sanzioni alla Federazione Russa dovrà partecipare al round finale, per levare le sanzioni qualora si arrivi alla pace". Lo ha sottolineato a Verona il ministro degli Esteri, Antonio Tajani.
"Se la Russia - ha aggiunto - non vuole procedere verso la pace saremmo costretti a infliggere altre sanzioni. Io non voglio mai adottare una linea dura, però quando di fronte c'è un interlocutore che ha violato il diritto internazionale e non sembra voler accettare molte buone proposte, quelle americane ma anche le proposte che fanno gli europei, mi sembra che non voglia seguire un percorso che porti alla pace", ha concluso Tajani. 

 

 
17:54 12 Maggio

Zelensky ha firmato la legge sull'accordo sui minerali con gli Usa

Il presidente Volodymyr Zelensky ha firmato la legge che ratifica l'accordo tra i governi dell'Ucraina e degli Stati Uniti sui metalli delle terre rare. Lo riporta RBC-Ucraina citando il sito web della Verkhovna Rada, il parlamento ucraino. Il documento e' stato approvato dalla Verkhovna Rada nella seduta di giovedi' 8 maggio. Hanno votato a favore 338 deputati. 

 

Condannate nel Regno Unito le 6 spie bulgare al servizio di Mosca, della banda dei "Minions"

'Erano al soldo di Mosca. Pedinarono anche reporter anti-Putin'no stati condannati a pene comprese fra 10 anni e 8 mesi e 5 anni di reclusione i sei cittadini bulgari, 4 uomini e 2 donne, residenti nel Regno Unito e attivi anche in altri Paesi europei, dichiarati colpevoli nei mesi scorsi dalla giustizia d'oltre Manica di spionaggio al servizio della Russia per tutta una serie di azioni risalenti a un periodo compreso tra il 2020 e il 2023. Le pene sono state comminate dal giudice Nicholas Hilliard, della corte londinese di Old Bailey, dopo un'articolata vicenda processuale seguita come una spy story carica d'intrecci e rivelazioni a puntate dai media dell'isola.
Orlin Roussev, di 47 anni, Biser Dzhambazov, di 43, Ivan Stoyanov, di 34, Katrin Ivanova, di 33, Vanya Gaberova, di 30, e Tihomir Ivanchev, di 39, erano stati additati come protagonisti di elaborate operazioni di sorveglianza su persone e bersagli 'sgraditi' a Mosca o a Paesi alleati del Cremlino quale il Kazakhstan: inclusi giornalisti investigativi, dissidenti e una base Usa in Germania dove si addestrano militari ucraini. Da alcuni scambi di messaggi resi noti nelle udienze è emerso che i sei s'erano dati l'appellativo di "minions", come gli ometti gialli che nel film d'animazione 'Cattivissimo me' sono servitori del male. 

 

 
17:47 12 Maggio

Tajani: Russia prima ha aggredito ucraina, ora perde tempo

"Plauso all'impegno di Kiev per la pace: ora dipende da Mosca" che "non è soltanto il Paese che ha aggredito l'Ucraina, adesso perde tempo. Questo non va bene". Lo ha detto il vicepresidente del Consiglio dei ministri e  ministro degli Esteri Antonio Tajani a Verona, all'Evento preparatorio Conferenza sulla Ricostruzione dell'Ucraina - dimensione locale e regionale. "La Federazione Russa ha violato la possibilità di un Paese di essere libero", ha aggiunto precisando di non concordare con chi parla di "allargamento" dell'Unione Europea, perché di questo non si tratta. Piuttosto la volontà di Paesi, limitata e impedita in passato dall'Unione sovietica, secondo Tajani. "Certamente per Putin ora è difficile convertire l'economia" russa dalla guerra alla pace, ma ha detto Tajani, "Putin ha delle responsabilità" anche per la morte dei soldati russi.

 

 

 
17:02 12 Maggio

Trump: Credo che Russia accetterà la tregua di 30 giorni"

Il presidente degli Stati Uniti Donald Trump, rispondendo alle domande dei giornalisti, crede che la Russia accetterà il cessate il fuoco di 30 giorni. Lo ha detto su una domanda chiedevano se fosse pessimista o ottimista a riguardo

 
16:55 12 Maggio

Trump: "Potrei cambiare programmi, non sottovalutate incontro in Turchia"

Il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha dichiarato che potrebbe volare in Turchia giovedì, in occasione dell'incontro tra rappresentanti di Russia e Ucraina. "Non sottovalutate giovedì in Turchia", ha detto ai giornalisti, spiegando che la sua partecipazione dipenderà dall'andamento dei colloqui. "Stiamo valutando di cambiare il programma", ha aggiunto. Il tycoon ha detto che si aspetta la presenza sia di Vladimir Putin sia di Volodymyr Zelensky.

 
 
16:32 12 Maggio

Kiev: "Mosca ignora offerta di tregua e attacca al fronte"

"I russi stanno ignorando completamente l'offerta di un cessate il fuoco completo e duraturo a partire dal 12 maggio. Continuano ad attaccare le posizioni ucraine lungo tutta la linea del fronte. Mosca spreca un'altra opportunità per porre fine alle uccisioni. Ciò dimostra ancora una volta che l'unico obiettivo della Russia è prolungare la guerra". Così su X il ministro degli Esteri ucraino Andrii Sybiha. "Al contrario, l'Ucraina sta compiendo ogni sforzo per porre fine alla guerra e dare una possibilità alla diplomazia. Zelensky ha persino proposto un incontro personale con Putin giovedì, ma non c'è stata ancora alcuna risposta".

 
16:10 12 Maggio

Trump, cose buone dall'incontro in Turchia sull'Ucraina

Il presidente degli Stati Uniti Donald Trump è ottimista sui risultati che possono emergere dall'incontro di giovedì tra Russia e Ucraina. "È molto importante - ha detto - io avevo insistito molto perché ci fosse. Penso che possano uscire delle cose da quell'incontro e mettere fine al bagno di sangue".

 
15:04 12 Maggio

Cremlino: "Proposta di negoziati sostenuta dai Paesi Brics"

La proposta di Vladimir Putin per negoziati diretti russo-ucraini ha "il sostegno dei leader dimolti Paesi" compresi quelli del Brics, di cui fa parte la Cina. Lo ha detto il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov. Il portavoce, citato dall'agenzia Ria Novosti, ha sottolineato che anche il presidente americano Donald Trump ha chiesto all'Ucraina di partecipare a colloqui diretti senza condizioni come proposto da Mosca.

 
14:46 12 Maggio

Portavoce del Cremlino: "Ultimatum alla Russia è inaccettabile"

l Cremlino ha definito "inaccettabile" l'"ultimatum" lanciato oggi a Mosca perchè accetti un cessate il fuoco di 30 giorni nel conflitto in Ucraina. Il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov, ha definito "inaccettabili" le richieste dei leader europei, riuniti a Londra nel formato Weimar Plus, che hanno chiesto a Mosca di accettare entro stasera una tregua di 30 giorni o aspettarsi l'imposizione di nuove sanzioni. "Il linguaggio degli ultimatum è inaccettabile per la Russia, non è adatto. Non si può parlare alla Russia con un linguaggio simile". È quanto ha affermato il portavoce commentando le notizie. Lo riporta l'agenzia Tass. Oggi la Germania ha avvertito che "il tempo stringe" affinché la Russia accetti entro la giornata di oggi un cessate il fuoco incondizionato di 30 giorni, altrimenti dovrà affrontare potenziali nuove sanzioni

 
14:24 12 Maggio

Turchia: "Mosca e Kiev si incontrino prima possibile"

Il ministro degli Esteri turco, Hakan Fidan, incontrando i giornalisti, ha invitato la Russia e l'Ucraina, i cui leader dovrebbero vedersi a Istanbul giovedì, a incontrarsi "il prima possibile" e "dichiarare un cessate il fuoco".

 
14:23 12 Maggio

Cina: "Tutte le parti interessate partecipino a negoziati"

La Cina sostiene tutti gli sforzi per conseguire la pace nella crisi ucraina e ritiene che tutte le parti interessate debbano partecipare al processo di negoziazione di pace. Lo ha affermato il Consiglio di Stato cinese - cioè l'esecutivo - nel nuovo libro bianco sulla sicurezza nazionale pubblicato oggi. "La Cina sostiene tutti gli sforzi volti a conseguire la pace e ritiene che tutte le parti e i soggetti interessati debbano partecipare in modo tempestivo al processo di negoziazione di pace", si legge nel documento pubblicato dall'agenzia di stampa ufficiale Xinhua. La Cina ha sempre mantenuto "obiettività e imparzialità, promuovendo attivamente la pace e agevolando i negoziati" sulla questione ucraina, prosegue il testo.

 
13:11 12 Maggio

Tajani: "Tutta la responsabilità ora è nelle mani di Putin"

"Mi auguro che Mosca riconosca la disponibilità di Zelensky e l'impegno di tutti noi per arrivare alla fine della guerra" in Ucraina, ma "tutta la responsabilità oggi è nelle mani di Putin". Lo ha affermato il ministro degli Esteri Antonio Tajani a margine della riunione ministeriale in formato 'Weimar+' a Londra. "Se si arriverà alla pace o no dipende soltanto dalla volontà della Federazione Russa", ha aggiunto Tajani, sottolineando però che "i segnali che inviano non sono rassicuranti".

 
13:07 12 Maggio

Ue: "Da Zelensky passi verso la pace, vediamo il Cremlino"

"Vediamo ancora una volta che il presidente Volodymyr Zelensky compie passi verso la pace, ma al momento non ci sono azioni reciproche da parte della Russia, resta da vedere cosa farà il Cremlino". Lo ha detto la portavoce della Commissione Europea commentando l'apertura di Zelensky a incontrare Vladimir Putin giovedì in Turchia. "La nostra posizione, ribadita dall'alto rappresentante Ue Kaja Kallas a Londra, è che non ci possono essere negoziati se l'Ucraina viene bombardata ogni giorno e serve una tregua ma è il presidente Zelensky a scegliere la linea", ha aggiunto un'altra portavoce.

Prima telefonata Zelensky con il Papa, lo invita a Kiev

Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, come, ha avuto la sua prima conversazione con papa Leone XIV e lo ha ringraziato per il suo sostegno all'Ucraina. "Ho parlato con Papa Leone XIV. È stata la nostra prima conversazione, ma è stata molto calorosa e davvero significativa", ha scritto il leader ucraino in un post sui social. "Apprezziamo profondamente le parole di Sua Santità sulla necessità di raggiungere una pace giusta e duratura per il nostro Paese e il rilascio dei prigionieri", ha aggiunto Zelensky. Inoltre, secondo il Presidente, è stata trattata con il Pontefice anche "la questione di migliaia di bambini ucraini deportati dalla Russia. L'Ucraina conta sull'assistenza del Vaticano per il loro rientro a casa, presso le loro famiglie". Il presidente ucraino ha inoltre riferito al Papa dell'accordo tra l'Ucraina e i suoi partner, secondo cui oggi dovrebbe iniziare un cessate il fuoco completo e incondizionato per almeno 30 giorni, e ha anche confermato la disponibilità dell'Ucraina a ulteriori negoziati in qualsiasi formato, compresi quelli diretti, cosa che, a suo dire, "abbiamo ripetutamente sottolineato". Come ha affermato il capo dello Stato, "l'Ucraina vuole porre fine a questa guerra e sta facendo tutto il possibile per questo. Ci aspettiamo misure adeguate dalla Russia". Zelensky ha anche invitato Sua Santità a compiere una visita apostolica in Ucraina. "Una visita del genere porterebbe vera speranza a tutti i credenti, a tutto il nostro popolo", ritiene il Presidente. Inoltre, le parti hanno concordato di mantenere i contatti e di programmare un incontro personale nel prossimo futuro.

 

 
11:03 12 Maggio

Ue: fonti, verso ok 17esimo pacchetto sanzioni Mosca mercoledi'

E' atteso per mercoledi' il via libera da parte degli ambasciatori Ue al 17esimo pacchetto di sanzioni contro la Russia per l'invasione dell'Ucraina. Lo riferiscono fonti diplomatiche.   

 

 
 

Nasce task force Ue-Ucraina per integrare industria difesa

"Oggi annunciamo la creazione della task force interistituzionale Ue-Ucraina. E oggi gli esperti ucraini ed europei si riuniranno per la prima volta. Per assistere l'integrazione delle nostre industrie della difesa, per facilitare lo sviluppo di progetti comuni o processi di appalto congiunti. Mi auguro che questa task force congiunta dia nuovo slancio alla nostra cooperazione e ci aiuti ad attuare importanti disposizioni del Libro bianco". Lo ha annunciato il commissario alla Difesa Andrius Kubilius, allo Eu-Ukraine Defence Industry Forum.  

Ucraina, Stato maggiore: Non cala intensità combattimenti prima linea

In Ucraina i combattimenti in prima linea non diminuiscono di intensità. Lo ha riferito lo stato maggiore di Kiev. In totale, domenica sono avvenuti 155 scontri, con l'esercito russo che ha attaccato nell'Ucraina orientale e meridionale, ha riferito questa mattina lo stato maggiore ucraino. Nel dettaglio, lo stato maggiore ha segnalato 65 attacchi aerei con 125 bombe guidate, 3.500 colpi di artiglieria e l'impiego di 3.443 droni kamikaze negli oblast di Kharkiv, Donetsk, Zaporizhzhia e Kherson. Secondo lo stato maggiore, le forze russe hanno effettuato 70 assalti in direzione di Pokrovsk.

 

 

 Il Papa Leone XIV

A poche ore dall’annuncio del cardinale Robert Prevost a Papa Leone XIV la Sala Stampa Vaticana aveva diramato un comunicato in cui rendeva nota la volontà del Pontefice di incontrare la stampa internazionale. Nell’Aula Paolo VI ha ricevuto per la prima volta in udienza i giornalisti che hanno seguito in Vaticano il recente Conclave durante il quale è stato eletto 267° pontefice della Chiesa cattolica.

Al suo ingresso nell'aula Paolo VI “Padre Bob” è stato accolto da lunghi applausi e cori da “Viva il Papa”. Durante l'udienza con più di 5000mila comunicatori presenti, Leone XIV ha ringraziato i giornalisti per il loro lavoro e per il servizio svolto alla verità. “Voi siete stati a Roma in queste settimane per raccontare la Chiesa, la sua varietà e, insieme, la sua unità. Avete accompagnato i riti della Settimana Santa; avete poi raccontato il dolore per la morte di Papa Francesco, avvenuta però nella luce della Pasqua”. 

Chiede a ciascuno dei presenti, nei nostri diversi ruoli e servizi, di non arrenderci mai alla mediocrità, all’impegno di portare avanti una comunicazione diversa, che non ricerchi il consenso a tutti i costi: “Non deve rivestirsi di parole aggressive, non sposa il modello della competizione ‒ sottolinea il Pontefice ‒, non separa mai la ricerca della verità dall’amore, e umilmente dobbiamo cercarla”. 

Leone XIV ripete l’invito fatto da Papa Francesco nel suo ultimo messaggio per la prossima Giornata Mondiale delle Comunicazioni Sociali: “Disarmiamo la comunicazione da ogni pregiudizio, rancore, fanatismo e odio; purifichiamola dall’aggressività. Non serve una comunicazione fragorosa, muscolare, ma piuttosto una comunicazione capace di ascolto, di raccogliere la voce dei deboli che non hanno voce. Disarmiamo le parole ‒ aggiunge ‒ e contribuiremo a disarmare la Terra. Una comunicazione disarmata e disarmante ci permette di condividere uno sguardo diverso sul mondo ed agire in modo coerente con la nostra dignità umana”. 

Inoltre, Leone XIV ha chiesto la liberazione di quei giornalisti che si sono spesi, pur perdendo la loro libertà, in vari paesi del mondo "per aver cercato e detto la verità". La sofferenza di questi giornalisti, ha detto il Papa, che stanno patendo gli arresti e il carcere, “interpella tutti e dimostra la necessità di custodire il bene prezioso della libertà di espressione e di stampa”. Il pontefice ha detto che la Chiesa riconosce in questi testimoni – penso a coloro che raccontano la guerra anche a costo della vita – il coraggio di chi difende la dignità, la giustizia e il diritto dei popoli a essere informati, perché solo i popoli informati possono fare scelte libere. 

Si ferma a riflettere, inoltre, sul Discorso della montagna: «Beati gli operatori di pace», per esortare gli organi di comunicazione a una “comunicazione disarmata e disarmante. “La pace comincia da ognuno di noi: dal modo in cui guardiamo gli altri, ascoltiamo gli altri, parliamo degli altri. In questo senso, il modo in cui comunichiamo è di fondamentale importanza: dobbiamo dire “no” alla guerra delle parole e delle immagini, dobbiamo respingere il paradigma della guerra”.

Viviamo tempi difficili da percorrere e da raccontare, che rappresentano una sfida per tutti noi e da cui non dobbiamo fuggire. Al contrario, questo momento richiede a ciascuno, nei nostri diversi ruoli e servizi, di non cedere mai alla mediocrità. La Chiesa deve accettare la sfida del tempo e, allo stesso modo, fuggire dalla tentazione di una comunicazione e di un giornalismo fuori dal tempo e dalla storia. Come ci ricorda Sant’Agostino ‒ aggiunge Leone XIV ‒ «Viviamo bene, e i tempi saranno buoni. Noi siamo i tempi». 

Si rivolge a chi opera in territori dilaniati dalle guerre: “Voi siete in prima linea nel narrare i conflitti e le speranze di pace, le situazioni di ingiustizia e di povertà, e il lavoro silenzioso di tanti per un mondo migliore. Per questo vi chiedo di scegliere con consapevolezza e coraggio la strada di una comunicazione di pace”.

Ai giornalisti, che hanno applaudito in più momenti durante l’udienza, ha spiegato che oggi “una delle sfide più importanti è quella di promuovere una comunicazione capace di farci uscire dalla torre di Babele in cui talvolta ci troviamo, dalla confusione di linguaggi senza amore, spesso ideologici o faziosi”, sottolineando l’importanza della scelta delle parole e dello stile. La comunicazione, infatti, “non è solo trasmissione di informazioni, ma è creazione di una cultura, di ambienti umani e digitali che diventino spazi di dialogo e di confronto”.

L'immenso potenziale degli sviluppi tecnologici e dell'intelligenza artificiale esige ‒ ha sottolineato ‒ “responsabilità e discernimento, per orientare questi strumenti al bene di tutti, affinché possano produrre benefici per l'umanità. E questa responsabilità riguarda tutti, in proporzione all’età e ai ruoli sociali”. 

 



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