Favorire il credito per famiglie e imprese

Le proposte di Adiconsum all'ABI

di Euroroma 06/12/2013 ECONOMIA E WELFARE
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Uno dei nodi principali di questa crisi è la possibilità per le famiglie, le imprese, le giovani coppie di accedere a forme di credito garantito e dalle condizioni più favorevoli. Purtroppo le banche negli ultimi anni hanno reso più difficile l’accesso al credito per i clienti con limitati margini, mentre non hanno disdegnato di accrescere forme di finanziarizzazione dell’economia i sui risvolti non sono stati di certo positivi per una più equa distribuzione dei consumi. In particolare a causa della crisi nel nostro Paese negli ultimi due anni la concessione del credito ha fatto segnare un calo di quasi un terzo rispetto al decennio precedente.

 In questo finale di 2013 qualcosa comincia a cambiare e si avverte un se pur minimo cambiamento di rotta, ma c’è ancora molto da fare.

Lo fanno notare le Associazioni dei consumatori, come Adiconsum che chiedono un Piano Famiglia per il credito, magari attuando senza eccessive restrizioni la sospensione delle rate del mutuo per quei nuclei famigliari in difficoltà, come già sperimentato con successo in migliaia di casi. Inoltre la fiscalità elevata del Paese è un ulteriore elemento che spinge alla contrazione del credito, ecco perché secondo Adiconsum occorre inventarsi qualcosa di “nuovo”-

In questa prospettiva l’Associazione lancia all’ABI, l’Associazione bancaria italiana, una serie di proposte per agevolare e riaprire i rubinetti del credito. Si tratta di una sorta di decalogo che mira a “sfidare” le banche sul terreno del credito, in vista di una nuova collaborazione tra consumatori e banche.

 Le principali proposte sono quella di garantire innanzitutto una maggiore chiarezza e trasparenza dei comportamenti degli istituti bancari; la revisione dei contratti di credito che contemplino la possibilità di ricorrere alla sospensione delle rate per un periodo prefissato e senza ulteriori costi; una  maggiore “bancarizzazione” di alcune classi di consumatori attraverso prodotti ad hoc; più chiarezza sui costi, indicando la motivazione per cui sono richiesti: assicurazione obbligatoria o no, contratti obbligatori o no, finanziamento (istruttorie, notaio, perizie), velocizzazione del cambio di conto.

Ma soprattutto per Adiconsum appare indispensabile sia la creazione di un Fondo di solidarietà rotativo con contributi da parte delle imprese e dei consumatori, per fronteggiare quelle situazioni di difficoltà non superabili individualmente; sia una reale applicazione dell’agevolazione fiscale prevista per i mutui fondiari, per il credito al consumo, includendo i beni di prima necessità, ma escludendo i consumi voluttuari.

La questione del credito appare dunque decisiva affinché l’economia del paese torni a crescere, ricominciando a diffondere fiducia tra i consumatori, le famiglie e le piccole imprese, soggetti più penalizzati in questo particolare momento storico.

 


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