Festival dell'Economia di Trento, "Ambiente e crescita". Il Premier Conte "NO a nuovi lockdown, si a interventi mirati. I flussi migratori sono complessi vanno gestiti con razionalità. Quota 100 era un progetto triennale che non verrà ripetuto"

In corso il Festival dell'Economia di Trento, incentrato su "Ambiente e crescita".
Una questione fondamentale del nostro tempo - sottolineano gli organizzatori - non solo per la necessità di intervenire prima che i cambiamenti climatici diventino irreversibili, ma anche per capire come rilanciare l'economia colpita dagli effetti del coronavirus.
Ospite il premier Giuseppe Conte sul tema "L'Italia e l'Europa" con Tito Boeri, entrambi sollecitati dalle domande di Tonia Mastrobuoni.
"Io escludo pubblicamente un nuovo lockdown" nazionale "perché siamo in una situazione diversa rispetto a quella di inizio anno": "Se si svilupperanno dei cluster potremo intervenire in modo circoscritto, perché abbiamo un sistema sofisticatissimo per incrociare i dati. Ai cittadini dico: riprendiamo la vita sociale con cautela ma con fiducia. Se dovessero smettere il rispetto di minime regole è chiaro che i numeri potrebbero salire ma se continueremo come adesso sono molto fiducioso". Lo dice il premier Giuseppe Conte al festival dell'Economia di Trento.
"Nessuno può pensare che la gestione dei flussi migratori, un fenomeno così complesso e da gestire con approccio multilivello, possa essere risolto da un mese all'altro. E' un percorso che stiamo facendo e che già ha segnato una prima tappa nell'estate 2018 quando maturò la consapevolezza che Dublino dovesse essere superato. La proposta della Commissione europea è un passaggio non trascurabile ma sicuramente non è l'approdo di una politica europea efficace di gestione dei flussi migratori" che deve basarsi sul "principio di solidarietà". Lo dice il premier Giuseppe Conte al festival dell'Economia di Trento. "Per chi si sottrae agli adempimenti dovrà esserci un meccanismo penalizzante", risponde a una domanda su eventuali multe a chi non accoglie.
Sulle modifiche dei decreti sicurezza di Salvini "prima dell'estate è già stato fatto un lavoro intenso. Vogliamo allargare il meccanismo di sicurezza e protezione per i cittadini e per i migranti stessi, che arrivano spesso in condizioni di fortuna. E' un progetto molto più ampio che cercheremo di integrare nelle modifiche che al primo Consiglio dei ministri utile cercheremo di portare. Ci stiamo lavorando adesso sul piano tecnico" ha anche affermato il presidente del Consiglio.
"Quota 100 è un progetto triennale di riforma che veniva a supplire a un disagio sociale. Non è all'ordine del giorno il rinnovo di quota 100" ha sottolineato Conte
"Tra le riforme che ci aspettano possiamo anche lavorare su quella delle pensioni. Dobbiamo metterci attorno a un tavolo: ad esempio fare una lista dei lavori usuranti mi sembra la prospettiva migliore. Un professore universitario vorrebbe lavorare a settant'anni, mentre in tanti lavori usuranti non possiamo prospettare una vita lavorativa così lunga. Dobbiamo avere il coraggio di differenziare" ha annunciato il premier.
"Standard & poor ha fatto le stime di calo del Pil più ottimistiche di quelle che abbiamo noi attualmente: danno 8,9%. L'Istat ci dà un indice di fiducia che sta salendo. Abbiamo dati molto positivi ma l'Italia non potrà mai avere un rimbalzo molto significativo se gli altri Paesi europei si troveranno nei guai. Non si cresce da soli" ha evidenziato Conte parlando al festival dell'Economia di Trento.
Nel pomeriggio 'Thinking about next generation EU', con il ministro per gli affari europei Vincenzo Amendola e con Roberto Perotti. Con il Recovery Fund, Bruxelles ha messo a disposizione del governo 209 miliardi di euro per finanziare un piano di ripresa per l'Italia, in parte sotto forma di sovvenzioni a fondo perduto e in parte sotto forma di prestito. Qual è la strategia più vantaggiosa per far ripartire il paese? Quali ostacoli potrebbero impedirgli di essere pienamente efficace?
Ospite venerdì Stefano Mancuso, con l'introduzione di Giuseppe Laterza parlerà sul tema 'La nazione delle piante e l'arte della convivenza'. Guardando alle piante - si spiega a proposito dell'incontro - possiamo imparare l’arte della convivenza: una organizzazione decentrata e cooperativa, in cui tutti i viventi trovano spazio perché ognuno è consapevole di dipendere dagli altri.
La kermesse, giunta alla 15/a edizione, quest'anno - dopo essere stata spostata da fine maggio a settembre - sarà in una versione completamente online, senza la presenza del pubblico, a causa dell'emergenza Covid. Tutti gli incontri saranno trasmessi via streaming sul sito del Festival, in italiano e in inglese. Una selezione di eventi sarà trasmessa in diretta in italiano anche sulla pagina Facebook.
Fino al 27 settembre sono previsti 40 incontri con gli esperti, tra cui 6 premi Nobel, come Lars Peter Hansen, uno dei principali esperti di dinamiche economiche a livello mondiale, e Michael Spence, che discuterà di "pandemia e innovazione". Tra i relatori anche il governatore di Bankitalia, Ignazio Visco, e il divulgatore e giornalista Piero Angela, che discuterà di tecnologia e sostenibilità. Sono previsti anche gli interventi del ministro per gli Affari Europei, Enzo Amendola, della vicepresidente della Regione Emilia-Romagna, Elly Schlein, di Paolo Guerrieri e Pier Carlo Padoan. Si dicuterà anche di Carbon tax con la presidente di Terna, Valentina Bosetti, e di organizzazione decentrata e cooperativa ispirata dalle piante con Stefano Mancuso, scienziato di fama internazionale che dirige il Laboratorio internazionale di neurobiologia vegetale dell'Università di Firenze. Laurence Boone, chief economist presso l'Ocse, discuterà invece delle sfide che la politica economica, globale e nazionale, dovrà affrontare nei prossimi anni dopo la pandemia.
Il Festival dell'Economia è promosso dalla Provincia autonoma di Trento, dal Comune e dall'Università di Trento e ieato e progettato dagli editori Laterza con la direzione scientifica di Tito Boeri. https://2020.festivaleconomia.eu/
