Militari feriti in Iraq. L'Isis rivendica

di redazione 11/11/2019 ESTERI
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L'Isis ha rivendicato su Site l'attacco ai militari italiani in Iraq. Nell'attentato esplosivo cinque i feriti, di cui tre in gravi condizioni.  

"Abbiamo seguito con grande preoccupazione l'attacco ai militari italiani in Iraq e seguiamo da vicino gli sviluppi". Così l'Alto rappresentante dell'Ue Federica Mogherini esprimendo vicinanza alle autorità italiane, al suo arrivo alla riunione dei ministri degli Esteri dell'Ue.

L'attentato, riferisce lo Stato maggiore della Difesa, è avvenuto la mattina di domenica 10 novembre quando un Ied, un ordigno esplosivo rudimentale, è detonato al passaggio di un team misto di Forze speciali italiane in Iraq. Il team stava svolgendo attività di addestramento ("mentoring and training") in favore delle forze di sicurezza irachene impegnate nella lotta all'Isis.  L'attentato è avvenuto intorno alle 11 locali, nella zona di Suleymania, nel Kurdistan iracheno. Ad essere coinvolti sono stati i commandos della task force presente in quell'area, che stava svolgendo un'attività di supporto ad una unità di forze speciali dei Peshmerga. I cinque feriti, sempre secondo quanto è stato possibile apprendere, sono tre incursori della Marina (appartenenti al Goi, il Gruppo operativo incursori) e due dell'Esercito (9/o Col Moschin). I cinque militari coinvolti dall'esplosione sono stati subito soccorsi, evacuati con elicotteri USA facenti parte della coalizione e trasportati in un ospedale "Role 3" dove stanno ricevendo le cure del caso.

Tre dei cinque militari sono in condizioni gravi, ma non sarebbero in pericolo di vita. I tre militari sono tutti in prognosi riservata ed attualmente ricoverati in un ospedale militare a Baghdad. Dei tre il più grave ha riportato un'emorragia interna; un altro ha perso alcune dita di un piede e il terzo ha gravissime lesioni a entrambe le gambe, che sono state parzialmente amputate. Gli altri due militari coinvolti nell'esplosione, invece, hanno riportato solo micro fratture e lesioni minori.

Attentato con finalità di terrorismo e lesioni gravissime, reati per i quali procede la Procura di Roma che ha aperto un fascicolo di indagine. Le indagini sono state affidate dal pm Sergio Colaiocco ai carabinieri del Ros.

L'attentato in Iraq ai militari italiani è "il rischio" che corre chi "opera sul campo": perché l'addestramento "non si fa in una caserma ma sul terreno". Lo dice il generale Marco Bartolini, ex comandante della Folgore e del contingente italiano in Afghanistan ma soprattutto ex capo delle forze speciali italiane. "I militari che operano sul campo sono persone preparate, che sanno quello che fanno e lo fanno con passione - dice il generale - Ma in quelle situazioni, e soprattutto contro gli Ied, non esiste una contromisura che garantisca la sicurezza assoluta".

SONO 1.100 I MILITARI IMPEGNATI NELLA MISSIONE

Il ministro della Difesa Lorenzo Guerini sta seguendo "con attenzione e apprensione" gli sviluppi dell'attentato avvenuto in Iraq. Il ministro, subito messo al corrente della situazione dal capo di Stato maggiore della Difesa, ha immediatamente informato il Presidente della Repubblica Mattarella e il Presidente del Consiglio Conte. Anche il premier sta seguendo la vicenda.

"Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, appresa la notizia del gravissimo attentato contro il contingente militare italiano in Iraq, ha fatto pervenire al Ministro della Difesa, on. Lorenzo Guerini, e al capo di Stato Maggiore della Difesa, Gen. Enzo Vecciarelli, un messaggio di solidarietà per i militari rimasti feriti".

"Sto seguendo con dolore e apprensione quel che è accaduto in Iraq ai nostri militari, coinvolti in un attentato - ha scritto su Facebook il ministro degli Esteri Luigi Di Maio -. I nostri ragazzi erano impiegati in attività di formazione delle forze di sicurezza irachene impegnate nella lotta all'Isis. In questi casi il primo pensiero va ai soldati colpiti, alle loro famiglie e a tutti i nostri uomini e donne in uniforme che ogni giorno rischiano la vita per garantire la nostra sicurezza. Seguiamo con attenzione ogni sviluppo". 


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