Governo. Lega e M5S consultano la base. A breve il nome del premier. Di Maio "LA Torino Lione non serve più"

di redazione 20/05/2018 POLITICA
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Lega

Entro domani vedo Di Maio. L'obiettivo è quello di andare lunedì al Quirinale con il nome del premier". Queste le parole di Matteo Salvini, leader della Lega, mentre metteva la crocetta sul 'sì' in uno dei gazebo di Milano, aperti nelle piazze di tutta Italia per far votare non solo ai militanti del partito, ma a tutti i cittadini, il contratto di governo, scritto insieme ai rappresentanti del Movimento 5 stelle. "Le idee le abbiamo, ma per rispetto diremo il nome del candidato prima al presidente Mattarella", ha poi detto il leader del centrodestra. 

"Né io né Di Maio saremo premier. Questo mi sembra chiaro fin dall'inizio", ha ribadito il segretario del Carroccio, sottolineando che il presidente del Consiglio deve essere "una figura che vada bene a entrambi, con un'esperienza professionale incontestabile e che abbia contribuito alla stesura del programma". Il leghista ha dato anche un suggerimento sul nome: "Deve aver contribuito alla stesura del programma".

A proposito delle critiche rivoltegli da Silvio Berlusconi, il segretario della Lega ha commentato: "Conto di dare risposte non solo agli elettori della Lega ma anche di centrodestra". E ha aggiunto: "Berlusconi premier? In democrazia decidono gli italiani". 

Movimento 5 stelle

"La Torino-Lione non serve più, poteva servire trent'anni fa, ora è inutile. Andremo a parlare con la Francia" dice  Di Maio nella via centrale di Ivrea, la città di Casaleggio dove si vota il 10 giugno, che elenca i punti del contratto: acqua pubblica, innovazione, riduzione delle auto blu, davanti al gazebo dei cinque stelle.

Stiamo facendo la riforma dei diritti sociali. E li dentro ci sono le nostre battaglie, come quella contro la Tav in valle di Susa. Noi abbiamo riportato sotto i riflettori i temi che dovevamo essere discussi in campagna elettorale e il 94 per cento degli elettori cinque stelle hanno votato a favore", aggiunge. "Ci sono stati momenti in cui pensavo di non farcela, adesso sono ottimista".

Di Maio continua: "Gli indicatori, spread e pil, non sono indicatori della vostra felicità. Gli indicatori sono il sorriso dei vostri familiari.  L’anno scorso anno eravamo tutti rassicurati da Gentiloni eppure lo spread  era più alto. Questo governo spaventa l'establishment  e se qualcuno si spaventa, per noi è la conferma che siamo dalla parte di tutti” .

"Alle europee, alle amministrative noi e la Lega continuiamo ad essere alternativi, non è un alleanza. Nelle prossime ore lavoreremo per una squadra di governo, non so se sarò io ma è indifferente, il programma è il vero protagonista. E in queste ore stiamo lavorando alla abolizione dei vitalizi: stanno facendo i conti e passa il principio che quello che hai versato è quello a cui hai diritto. Stiamo facendo la guerra ai privilegi per far guadagnare fiducia nell istituzioni".

Per il premier si va verso una figura terza amica del popolo, dice Luigi Di Maio. Il leader dei 5 stelle ripete che quella con Salvini non è un'alleanza ma soltanto un contratto destinato a durare cinque anni, “e per quello che mi riguarda non è una questione personale”. Maggiore contrattazione con l‘Europa a difesa degli interessi degli italiani.

Il secondo punto fondamentale del contratto che Di Maio presenta oggi per la prima volta a Ivrea ai cittadini davanti al gazebo dei 5 stelle riguarda gli investimenti: "Tutti i soldi investiti portano altri soldi". Di Maio è accompagnato dal candidato sindaco grillino per l'amministrazione di Ivrea Massimo Fresc, che gestisce un Airbnb. In piazza alcuni avvicinano di Maio con il cartello “Io sto con la maestra”, una insegnante denuncia i contratti precari e il leader M5s risponde che il contratto prevede il superamento della buona scuola. 

A Ivrea c’è anche Davide Casaleggio che sponsorizza il candidato alle amministrative: “Sono molto soddisfatto del contratto che ha sottoscritto il 94 per cento degli elettori e non credo affatto sia generico come dicono". “Spero che il premier sia Di Maio e lo spero per il Movimento, ma non mi sto occupando di questo".  Penso che berlusconi sia il passato e "francamente non mi interessa che Salvini e Berlusconi abbiano litigato”. Quanto a Macron, “credo che conosca poco l'Italia”, dice ancora Casaleggio. "Con di Maio abbiamo parlato di Ivrea, un esempio di come questa città sia stata abbandonata”.

La 'consultazione' della cittadinanza nelle piazze proseguirà anche domani. Contemporaneamente anche il Movimento 5 stelle è sceso in piazza, non per una votazione lampo, già effettuata ieri online sulla piattaforma Rousseau, ma per illustrare i punti salienti del contratto. 

L'affluenza nei presidi leghisti già nella prima giornata di 'referendum' è stata molto alta, con picchi a Trieste e Torino. Non è mancato anche qualche inconveniente. Come a Vicenza, dove il primo votante si è presentato in scooter alle 8 del mattino, quando ancora il gazebo non era stato montato. 


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