Incendi. 2017 anno record per le emergenze.

di redazione 12/07/2017 AMBIENTE
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Nell’Italia dei fuochi, delle città assediate dagli incendi, centinaia di vigili del fuoco, elicotteri, aerei si muovono verso sud per arginare le fiamme. Questo è l’anno record di richieste di aiuto rispetto all’ultimo decennio.

Dal 15 giugno sono state 432 le richieste d’intervento finora ricevute, contro le 308 del  2007 e le 261 del 2012.

A raccontare quali siano ancora una volte le regioni più colpite dai roghi sono i dati raccolti dalla protezione civile e dai vigili del fuoco che dall’inizio dell’anno registrano: 717 richieste di concorso aereo , di cui 196 dalla Sicilia, 117 dal Lazio, 83 dalla Campania, 78 dalla Calabria. Contro le 447 del 2007.

 L'estate del 2007 viene ricordata, infatti, come una delle più disastrose degli ultimi decenni. In Italia si verificarono oltre 10mila incendi boschivi con una superficie bruciata di oltre 225mila ettari di cui ben 115mila boscati. Le regioni maggiormente coinvolte furono il Lazio, la Campania, la Calabria, la Puglia e la Sicilia. La Protezione civile sottolinea che il 30% della superficie territoriale del nostro Paese è costituito da boschi, caratterizzati da un'ampia varietà di specie che nel corso dei millenni si sono adattate alla straordinaria variabilità dei climi. "Il patrimonio forestale italiano, tra i più importanti d'Europa per ampiezza e varietà di specie - ricorda ancora la Protezione civile - costituisce un'immensa ricchezza per l'ambiente e l'economia, per l'equilibrio del territorio, per la conservazione della biodiversità e del paesaggio". "Tuttavia ogni anno decine di migliaia di ettari di bosco bruciano a causa di incendi di natura dolosa o colposa, legate alla speculazione edilizia, o all'incuria e alla disattenzione dell'uomo. Negli ultimi trent'anni è andato distrutto il 12% del patrimonio forestale nazionale". Infine, rileva il Dipartimento:"le conseguenze per l'equilibrio naturale sono gravissime e i tempi per il riassetto dell'ecosistema forestale e ambientale molto lunghi. Le alterazioni delle condizioni naturali del suolo causate dagli incendi favoriscono inoltre i fenomeni di dissesto dei versanti provocando, in caso di piogge intense, lo scivolamento e l'asportazione dello strato di terreno superficiale".

E se nelle ultime ore 700 uomini si sono mossi i verso Campania, Sicilia e Calabria per spegnere le fiamme con 350 mezzi di terra, non conosce sosta l’attività degli arei, Canadair  o elicotteri che raccolgono acqua in mare o nei laghi per gettarla sugli incendi.

Quest’anno la flotta aerea di soccorso è aumentata per un totale di 28 unità, oltre ai 16 Candair, dislocati in tutt’Italia e che hanno una portata di 6100 litri, e agli otto elicotteri da 1000 litri dei Vigili del fuoco , si sono aggiunti 4 elicotteri Erickson da ben 10mila litri.
 

 In queste settimane estive di massima allerta la flotta aerea è dislocata su 14 basi che coprono tutto il territorio nazionale: Cagliari, Catania, Ciampino (Rm), Napoli - Capodichino, Comiso (Rg), Genova, Grottaglie (Ta), Lamezia Terme (Cz), Olbia, Pescara,Trapani, Rieti, Cecina e Viterbo.

 Due incendi si sono sviluppati a Catania e minacciano alcune abitazioni. Il primo è divampato nelle sterpaglie tra via Sabato Martelli Castaldi e via Nazario Sauro, il secondo nel Villaggio Rainbow di San Giuseppe La Rena, nel paradiso degli Aranci, nella periferia Sud della città. Su entrambi i fronti stanno operando i Vigili del foco, che fanno il possibile per far convergere diverse autobotti.

 Gli incendi per il quarto giorno hanno ricominciato a non dare tregua a Messina, un nuovo vasto rogo si è sviluppato nel rione di Sperone e le fiamme stanno lambendo le case. Un altro incendio si sta sviluppando nel villaggio di Salice dove sono attivi i canadair. Intanto la Procura di Messina ha aperto un 'inchiesta contro gli atti incendiari ancora contro ignoti. Il presidente del Parco dei Nebrodi Giuseppe Antoci che ieri aveva chiesto l'arrivo dei 'cacciatori' dei carabinieri oggi conferma dopo un colloquio con i vertici dell'Arma che gli è stato garantito che oggi arriverà il reparto speciale dei militari dell'Arma. "I cacciatori dei carabinieri - spiega Antoci - sferreranno un duro colpo a coloro che pensano di offendere il territorio e mettono in serio pericolo la vita dei cittadini. Chi pensa di offendere la Sicilia e i suoi cittadini incendiando e creando danni alla biodiversità per tanti anni avrà una vita difficile e come sempre la legalità trionferà".

. In caso di incendio le prime a intervenire sono le squadre di terra coordinate dalle Regioni. Se il fuoco è troppo esteso e il lavoro delle squadre a terra non è sufficiente, chi dirige le operazioni di spegnimento può chiedere l’intervento dei mezzi aerei in dotazione alla Regione (soprattutto elicotteri).  Calabri e Campania ad esempio hanno quattro mezzi ciascuna.

Se questi non sono a loro volta sufficienti la Regione – attraverso le Soup e i Cor, Centri operativi regionali, richiede al Centro operativo aereo unificato l’intervento della flotta dello Stato.

Intanto La  Procura di Torre Annunziata  ha aperto un fascicolo di inchiesta sui roghi che in queste ore stanno interessando le aree del Vesuvio e diversi comuni della provincia di Napoli. L'accusa è di incendio doloso, per ora a carico di ignoti. Con ogni probabilità le indagini si potrebbero avvalere anche di immagini dall'alto per documentare la situazione legate alle fiamme e al loro evolversi. Intanto da questa mattina sono tornati a volare i mezzi aerei. Sulle aree ancora colpite dai roghi operano in particolare tre Canadair, che stanno supportando il lavoro svolto dalle squadre di terra composte da personale Sma, Forestale, vigili del fuoco e protezione civile, supportati da associazioni e volontari. Il Vesuvio continua a essere il fronte di fuoco più preoccupante in Campania.  Questa mattina sono tre gli incendi in atto: a Ottaviano, Torre del Greco ed Ercolano. Questo ultimo incendio, si apprende, starebbe interessando anche il territorio di Massa di Somma. Diversi i focolai visibili anche dalle abitazioni in prossimità del mare nei comuni vesuviani, comuni dove l'area è pesante e a volte irrespirabile a causa del fumo e della cenere. Secondo Sergio Costa, comandante regionale dei carabinieri forestali: "Sicuramente abbiamo superato abbondantemente i 100 ettari di parco nazionale del Vesuvio colpiti e una quota parte della riserva naturale integrale di tirone alto Vesuvio".


De Magistris, Paese dichiari stato emergenza  - "Credo che il Paese debba dichiarare lo stato di emergenza nazionale sia per quanto riguarda la siccità che per l'emergenza incendi" dice il sindaco di Napoli, Luigi de Magistris, parlando del dramma incendi che sta toccando il Vesuvio e altre zone del Paese come la Sicilia. "La natura - ha aggiunto - quando viene violentata reagisce e l'uomo la sta violentato da decenni, dagli inizi degli anni Ottanta del Novecento quando le politiche liberiste hanno iniziato a radicarsi. Chi fa politica deve dare messaggi diversi e i cittadini devono difendere i territori". Da de Magistris l'invito al Governo "a investire per acquistare canadair, elicotteri e non a utilizzare risorse per salvare banche e fare spese militari". Secondo l'ex pm, infine, decidere di "smantellare" il Corpo forestale e farlo confluire nell'Arma dei carabinieri è stata una scelta "scellerata, un errore strategico, istituzionale e politico gravissimo".


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