Rischio terremoto "La diga di Campotosto è sotto osservazione. Intanto il sindaco di Leonessa emette un'ordinanza per chiudere le scuole "sine die"

di redazione 23/01/2017 AMBIENTE
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Campotosto è un impianto importante. La diga già dopo il sisma del 2009 è stato oggetto di valutazioni. Esiste una procedura che dopo ogni sisma richiede controlli, ed è avvenuto ogni volta. L'allarme generato da alcune dichiarazioni del presidente della Commissione Grandi Rischi ci ricorda che il problema esiste e che si deve continuare a tenere sotto osservazione questa criticità". È quanto ha detto il direttore dell'Ufficio emergenze del Dipartimento della Protezione civile, Titti Postiglione, parlando dalla Dicomac di Rieti. "In linea teorica se si dovesse svuotare velocemente comporta effetti importanti. Ma questo è uno scenario di riferimento e , come ha detto la Commissione, non si tratta di un allarme immediato.

Enel ha inteso procedere con un ulteriore svuotamento dell'invaso nell'ambito di questo contesto emergenziale", ha aggiunto.

Geologo:, meglio svuotare bacino gradualmente - Tecnici e scienziati dovranno "approfondire gli studi sulla faglia e sulla diga. E poi disegnare scenari precisi sui rischi per le località vicine, arrivando quasi fino a Teramo. Infine bisognerà pensare a svuotare la diga". Lo sottolinea, intervistato da Repubblica, Alberto Pizzi, professore di geologia all'Università di Chieti e Pescara, che non svuoterebbe però adesso il lago di Campotosto, "perché avrei paura di rompere l'equilibrio della faglia in tensione e di scatenare io un terremoto. Però andrà fatto il prima possibile, appena ci saranno le condizioni. Di certo opterei per uno svuotamento cauto: lento e graduale". Parlando dei timori dopo le parole del presidente della Commissione Grandi Rischi, il professore osserva che "la prima cosa a cui ho pensato è che ci sia stato un 'effetto l'Aquila': cioè che dopo il processo si tenda a evitare qualsiasi dichiarazione apparentemente 'rassicurante' e a seguire un profilo di maggior cautela". 

E proprio dopo l'allarme rilanciato dalla Commissione grandi rischi il sindaco di Leonessa, comune in provincia di Rieti alle pendici del MOnte Terminillo ha deciso di chiudere le scuole finoa  quando non vi saranno le condizioni di sicurezza appropriate.

"Ho deciso con un'ordinanza di tenere chiuse le scuole sine die leggendo quanto dice la Commissione Grandi Rischi". E' quanto affermato all'ANSA il sindaco di Leonessa, uno dei comuni del Reatino maggiormente colpiti dai terremoti di agosto e ottobre, Paolo Trancassini. Il sindaco si riferisce alla nota diramata al termine dell'ultima riunione della Commissione grandi rischi sul potenziale rischio di forti scosse nel centro Italia.

"Ho scritto a tutti, a Gentiloni, a Errani e a Curcio e farò anche esposto alla Procura. Trovo tutta questa cosa paradossale, non posso apprendere da Facebook se ci sono dei rischi" ha detto il sindaco Trancassini. "Ci sono due possibilità - prosegue il sindaco del comune reatino -: o c'è un chiaro rischio, e comunque non posso apprenderlo da Facebook, o invece questo è un gravissimo tentativo della Commissione Grandi rischi di pararsi". "La Commissione Grandi rischi - prosegue Trancassini - afferma che non bisogna abbassare la guardia, soprattutto per scuole, ospedali e dighe, io qui ho le scuole e per questo ho deciso di chiuderle".

Il Comune di Leonessa con la scossa del 30 ottobre ha subito molti danni, è stato inserito dal governo nel cosiddetto cratere sismico e si trova in una zona montana e ad alto rischio sismico.

   


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