Terrorismo. Perquisizioni a Roma e nel Lazio, arrestato un tunisino

di redazione 10/01/2017 ROMA
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Sono in corso dalle prime ore di questa mattina perquisizioni in tutto il Lazio e a Roma nei confronti di sospettati di appartenere a organizzazioni terroristiche. Eseguita dalla polizia una misura di custodia cautelare in carcere nei confronti di un presunto affiliato a Ansar Al-Sharia, organizzazione libica considerata legata ad al Qaida.

Le indagini sono state condotte dalla Digos di Roma ed è stata denominata "Black Flag"

 Saber Hmidi il tunisino di 34 anni arrestato nell'ambito dell'indagine antiterrorismo condotta dalla Digos di Roma e dalla polizia penitenziaria perche' considerato appartenente all'organizzazione terroristica Ansar al-Sharia, acrebbe reclutato in carcere adpeti per azioni terroristiche.

Dalle indagini sarebbe stata riscontrata la sua "particolare capacita' di indottrinamento dei compagni di detenzione". L'uomo si trovava attualmente nel carcere romano di Rebibbia per altra causa dove gli e' stata notificata l'ordinanza di custodia.

L'operazione antiterrorismo Black Flag ha portato a perquisizioni in tutto il Lazio nei confronti di sospettati di appartenere a organizzazioni terroristiche.

 "Una volta libero andrò in Siria a combattere con i fratelli musulmani", avrebbe detto ai compagni di cella il tunisino. Descritto come una persona "violenta" nei periodi di reclusione in carcere avrebbe urlato anche agli agenti "Vi taglio la testa se non mi accontentate".

L'ordinanza cautelare in carcere nei suoi confronti è stata eseguita alle prime ore dell'alba dagli uomini del Nic della Polizia penitenziaria in collaborazione con la Digos. Lo rende noto il sindacato Sappe.

In base alle indagini condotte dal Nic, il Nucleo investigativo centrale della polizia penitenziaria, in coordinamento con la Digos, "Hmidi Saber ha manifestato atteggiamenti coerenti con l'ideologismo dell'Isis mediante aggressioni intramurarie nonché con il proposito di essere pronto a recarsi in zona di combattimento per assolvere il Jihad", dice il Sappe.

L'indagine del Nic ha avuto inizio subito dopo l'arresto del tunisino perché durante la perquisizione domiciliare la Digos di Roma rinvenne una bandiera riconducibile all'organizzazione terroristica Ansar Al Shari'a.

L'attività investigativa del Nic è riuscita a dimostrare l'inserimento di Hmidi Saber nell'organizzazione terroristica Ansar Al Shari'a e, sempre secondo i primi dettagli, le lunghe e complesse attività di indagini del Nic, prima in Italia e poi in Europa, hanno consentito, con l'odierna operazione, di sventare l'opera di proselitismo e il reclutamento in carcere di adepti che, una volta in libertà, si sarebbero potuti rendere protagonisti di atti terroristici".

 


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