Polemica politica a Marsiglia per una giornata di bagni in "burkini"

L’Associazione SMILE 13 che agisce a Marsiglia con un ricco programma di iniziative di passatempo e di aiuto reciproco fra donne si è augurata di poter portare a buon fine la programmata “giornata burkini” prevista per il 10 settembre prossimo al termine delle vacanze estive. Il progetto ideato dall’Associazione vuole permettere alle donne musulmane di trarre profitto e divertimento dai giochi e delle attività previste indossando abiti che coprono il corpo dal petto ai ginocchi La fondatrice e tesoriera dell’Associazione Melissa Thivet, trentatreenne spera di poter realizzare l’iniziativa nonostante i messaggi di odio ricevuti la cui portata di semplici parole o di autentiche minacce è al vaglio delle Autorità.
L’Associazione ha preso in affitto un parco acquatico privato esteso per quattro ettari al prezzo di 15.000 euro da ammortizzare con la partecipazione a basso costo di un pubblico femminile di più di mille partecipanti. Il paco è dotato di una piscina e le donne quindi avrebbero anche potuto bagnarsi in “burkini” o indossando un particolare costume da bagno, due accessori che assicurano la copertura di quasi tutto il corpo.
In Parlamento soprattutto negli interventi dei deputati del Fronte Nazionale e dei repubblicani ha preso fuoco una serrata polemica politica che hanno portato alla cancellazione del progetto in quanto suscettibile di tensioni e di disordini nell’ordine pubblico nel contesto attuale di una Francia colpita a morte dagli ultimi fatti. Lo si è visto come una provocazione assolutamente inutile.
La gestione del parco ha ricordato la propria natura di società commerciale libera di usare i propri spazi nel modo che ritiene migliore.
L’Associazione SMILE continua a difendere l’iniziativa proposta di una buona giornata da trascorrere tranquillamente tra donne ribadendo con forza il proprio profilo di associazione culturale e non “cultuale”.
