Parigi rialza la testa dopo gli attentati terroristici

di Rosanna Pilolli 24/11/2015 ESTERI
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La maggioranza assoluta dei francesi di ogni fede politica, dai socialisti ai seguaci del Fronte Nazionale, ha approvato le misure decise dal governo di Hollande contro il terrorismo. Equanto afferma un autorevole sondaggio diffuso nei giorni scorsi e riferito dal quotidiano Le Monde. Il prolungamento di tre mesi dello stato demergenza ha trovato co ncorde il 91% dei cittadini mentre il 94% è favorevole al ripristino dei controlli alle frontiere. E il frutto dei massicci interventi politici e amministrativi disposti nel territorio della città: 800 perquisizioni, 90 persone guardate a vista, 164 in carcere e 174 armi sequestrate. E per la prima volta è stato decretato per lo scorso week-end di novembre il coprifuoco in un intero quartiere. Dopo aver resistito con dolore e dignità nei giorni del sangue, ora Parigi alza nuovamente la testa e riprende a vivere. Anche se non cè stata la festa generale che attori, intellettuali e personalità di ogni settore avevano caldeggiato. Appena una settimana dopo gli attentati i parigini erano stati invitati a uscire dalle proprie case, ad occupare le strade, le piazze, i viali, i caffè. Si richiedeva di fare musica, unarte particolarmente odiata dagli estremisti del terrore. Era tuttavia troppo presto. I Parigini avevano già fatto il grande sforzo di continuare ad uscire nei loro quartieri sfregiati dai colpi degli attentatori. Non si erano rinchiusi nelle abitazioni, avevano tentato la ripresa della vita quotidiana. Troppo presto, però per ridere, troppo presto per ballare tutti insieme come in un nuovo quattordici luglio. Troppo presto dopo appena una settimana per indirizzare ai nuovi barbari un messaggio di immediata resurrezione. Poi, appena qualche giorno dopo qualcosa ha cominciato a muoversi. Sullaltro lato della strada nella quale si trova il Bataclan recintato da reti metalliche alcuni giovani di un collettivo sociale hanno cominciato a esprimere la loro volontà di resistenza. Si è avvertita sempre di più la determinazione di cancellare la paura, di creare una catena di solidarietà con la quale sfidare i terroristi. Moltissimi parigini continuano a radunarsi davanti ai luoghi degli attentati lasciando mazzi di fiori sul selciato, e cominciano a risuonare le note di una musica che scaccia il terrore delle minacce dalla coscienza di ogni cittadino libero.


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