Prosegue la caccia ai terroristi. Smentita la notizia dell'arresto di Salah Abdeslam.

di Redazione 16/11/2015 ESTERI
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La pista belga si è rivelata alla fine quella giusta (erano stato trovati documenti e ricevute in un auto vicino al Bataclan che portavano indirizzi e diciture di parcheggi e negozi di  Bruxelles). Così l’intelligence francese in collaborazione con quella belga è sulle tracce di Salah Abdeslam, 28 anni, ritenuto uno degli ideatori ed artificiere del commando che venerdì 13 novembre ha seminato morte e terrore a Parigi. Si era anche diffusa la notizia dle suo arresto in un quartiere di Bruxelles poi smentita, ma è evidente che la pista è quella giusta.

Intanto in Francia sono oltre le 160 perquisizioni con 23 arresti e 104 persone ai domiciliari. Retate a Tolosa, nel nord vicino al confine con il Belgio, a Grenoble, Echirolles, Fontaine e Saint-Martin-d’Heres.

Cinque le persone arrestate a Lione, dove è stato rinvenuto “un vero e proprio arsenale” che includeva un lancia-razzi, un kalashnikov, varie pistole automatiche e giubbotti anti-proiettile. Blitz della polizia anche a Parigi, nella zona Seine-Saint-Denis.

Finora i terroristi identificati sono cinque: Brahim Abdeslam, Bilal Hadfi, Omar Ismail Mostefai, Samy Amimour e Ahamd Al Mohammad.

Bilal Hadfi, 20 anni, di origine belga, è fra i tre attentatori entrati in azione allo Stade de France. Ismail Mostefai, 29 anni, uno dei tre attentatori del teatro Bataclan, il primo ad essere identificato: era stato riconosciuto grazie a un’impronta digitale del dito indice.

L'artificiere si tratterebbe di Mohamed Amri, 27 anni, uno dei fermati a Molenbeek

La figura chiave appare però Salah Abdeslam, l'ottavo uomo del Venerdì 13, primo di tre fratelli tutti coinvolti negli attacchi: lui, il fuggitivo, Ibrahim, morto in boulevard Voltaire e Mohammed, arrestato sabato a Bruxelles e successivamente rilasciato). I tre sono cresciuti con "gli insegnamenti" dell'odio di Abdelhamid Abaaoud, guida di origini marocchine e cittadinanza belga che, in gennaio, aveva messo insieme la cellula di Verviers collegata alla strage di Charlie Hebdo. Figura ritenuta dall'intelligence di spicccata matrice "psicopatica".

Purtroppo però alla luce degli arresti e delle perquisizioni la domanda che nasce spontanea è che tutti questi jihadisti erano ben noti e da tempo ai servizi di intelligence francesi, perché non sono stati bloccati in tempo?

 


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