Guerra in Ucraina. 9 mila vittime civile e 500 bambini uccisi in 500 giorni di conflitto.

Da quando la Russia ha invaso l’Ucraina il 24 febbraio 2022 hanno perso la vita oltre 9mila civili, tra i quali 500 bambini. A confermarlo è un rapporto dell’Onu, secondo cui però “il reale numero potrebbe essere molto più elevato”. Si tratta di stime prudenti ma, come dichiarano le Nazioni Unite, il numero di vittime in 500 giorni di guerra è tuttavia tre volte superiore a tutte quelle dei precedenti otto anni di ostilità nell’Ucraina orientale, che dal 2014 hanno preceduto l’invasione.
"Oggi purtroppo abbiamo passato una nuova triste pietra miliare in una guerra che continua a causare terribili perdite fra i civili in Ucraina", ha dichiarato Noel Calhoun, vicepresidente del Gruppo di monitoraggio dei Diritti umani in Ucraina delle Nazioni Unite.
Nel 2022, marzo è stato il mese più letale per le bambine e i bambini negli ultimi 500 giorni di guerra, con oltre 240 bambini uccisi e 260 feriti. Sebbene il numero di vittime infantili sia diminuito dallo scoppio della guerra, oltre il 90% delle vittime civili è dovuto ad armi esplosive, particolarmente letali per i bambini in Ucraina, che continuano a essere uccisi e mutilati.
Con la minaccia di attacchi missilistici sempre presente, vi è un costante stato di angoscia per i bambini. Il rischio per la loro salute mentale e i potenziali danni a lungo termine non possono essere sottovalutati. La testimonianza di Zoriana, purtroppo, ne è la prova lampante:
Tra i troppo casi di bambini vittime della guerra Save the chidren riporta quello di Zoriana, 12 anni. Ad aprile lei e sua madre stavano per salire su un treno per lasciare l'Ucraina occidentale da Kramatorsk, quando un missile ha colpito una piattaforma affollata a pochi metri di distanza, intrappolandole all'interno della stazione. Nell'attacco sono rimaste uccise circa 60 persone e oltre 120 sono rimaste ferite. "C'è stata un'esplosione, abbiamo sentito molte persone urlare. Mia madre aveva paura di alzarsi perché pensavamo che potesse esserci un altro missile", ha raccontato Zoriana. "La mamma era molto preoccupata perché non potevamo scappare dall'uscita dove c'erano molti morti. C'erano molti bambini e adulti senza vita. Qualcuno ha forzato un’altra porta e siamo usciti. Poi ho visto il missile a terra. Anche la mamma l'ha visto ed è svenuta".
Dopo aver assistito a questo devastante attacco, Zoriana ha accusato problemi cardiaci e una condizione di forte stress psicologico. Continua ad avere paura delle sirene e dei rumori forti, ma ora lei e sua madre, che si trovano nella parte occidentale del Paese, si stanno riprendendo. Zoriana frequenta corsi di danza e si è unita al nostro programma "Scuole come zone di pace" per imparare a difendere il diritto dei bambini a un'istruzione sicura. Per sostenere le bambine e i bambini come Zoriana che hanno subito atti di violenza, gestiamo attività di supporto psicosociale presso i Centri di apprendimento digitale e gli Spazi amici dei bambini in tutta l'Ucraina, dove personale qualificato aiuta le bambine e i bambini a socializzare e a riprendersi mentalmente dopo eventi stressanti.
