Guerra Israele Iran. Gli Usa attaccano i siti nucleari in Iran. B-2 Usa sganciano 12 bombe "Bunker-Buster". Netanyahu: “Grazie agli Usa”. Missili iraniani su Tel Aviv, Gerusalemme e Haifa

di redazione 22/06/2025 ESTERI
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Teheran: i raid hanno provocato feriti ma senza segni di contaminazione nucleare

I raid americani della scorsa notte  contro tre siti nucleari iraniani hanno provocato dei feriti, ma  nessuno ha segni di "contaminazione radioattiva". Lo ha fatto sapere  su X il portavoce del ministero della Sanità di Teheran, Hossein  Kermanpour, secondo cui "nessuno dei feriti trasferiti negli ospedali  dopo gli attacchi americani presenta segni di contaminazione  radioattiva". Non viene precisato il numero delle persone rimaste  ferite negli attacchi.

 
17:29 22 Giugno

Kiev: gli attacchi americani e israeliani sono giustificati e inviano un “segnale chiaro”

Kiev appoggia gli attacchi degli Stati Uniti e di Israele contro siti nucleari in Iran, ritenendoli una conseguenza delle “azioni aggressive” delle autorità iraniane.
“Le misure adottate dagli Stati Uniti insieme a Israele contro gli impianti nucleari iraniani inviano un segnale chiaro al regime iraniano: è inaccettabile continuare la sua politica di destabilizzazione della situazione di sicurezza in Medio Oriente”, ha scritto la diplomazia ucraina in un comunicato.
Ha inoltre affermato che l'Iran era “complice” dell'invasione russa dell'Ucraina e forniva “assistenza militare” a Mosca, in particolare droni utilizzati per bombardare il territorio ucraino.

 
17:24 22 Giugno

USA, Rubio: "Non escludo intervento Usa se Stretto Hormuz venisse chiuso"

Gli Stati Uniti non escludono la possibilità di una reazione militare in casi di chiusura dello Stretto di Hormuz da parte dell'Iran: lo ha dichiarato il Segretario di Stato americano, Marco Rubio, intervistato dalla Cbs. "Non escluderei alcuna azione da parte del Presidente (degli Stati Uniti Donald Trump). Non siamo disposti a discuterne come uno scenario inevitabile, ma se l'Iran decidesse di chiudere lo stretto, i primi a indignarsi sarebbero i cinesi, che dipendono dal petrolio che lo attraversa", ha concluso.
In precedenza Rubio aveva definito l'ipotesi della chiusura come un "suicidio economico" da parte di Teheran e possibile causa di una "massiccia escalation"·.
 

 

 

 
17:21 22 Giugno

USA-Iran, Rubio: "Pronti a parlare con loro già domani, ma basta giochetti"

All'indomani degli attacchi statunitensi contro siti nucleari in Iran, il segretario di Stato Marco Rubio ha invitato Teheran ad aprire un dialogo diretto con Washington. Intervistato da Fox News, il capo della diplomazia americana ha dichiarato: "Siamo pronti a parlare con loro anche domani". Rubio ha ribadito la disponibilità degli Stati Uniti a permettere all'Iran un programma nucleare civile, ma senza arricchimento dell'uranio: "Il regime iraniano dovrebbe svegliarsi e dire: 'Va bene, se vogliamo davvero l'energia nucleare nel nostro Paese, c'è un modo per farlo'. L'offerta è ancora valida".
Rubio ha spiegato che l'Iran ha rifiutato i tentativi di dialogo, incluso l'impegno dell'inviato speciale Steve Witkoff: "Steve Witkoff ha viaggiato in tutto il mondo cercando di raggiungere un accordo con loro, ma continuano a fare giochetti. Troppi giochetti. E ora se ne sono accorti". Ha aggiunto che l'Iran "non ha risposto" alle proposte americane ed "è scomparso per dieci giorni" prima dell'operazione militare. "Il presidente ha dovuto agire in risposta", ha affermato.
 

 

 
17:19 22 Giugno

Parigi: manifestazione pro Israele alla Tour Eiffel

I sostenitori di Israele si sono riuniti oggi domenica all'ombra della Torre Eiffel di Parigi, la mattina dopo che gli Stati Uniti sono intervenuti al fianco di Israele contro l'Iran. La manifestazione, organizzata prima che Trump ordinasse gli attacchi alle strutture nucleari iraniane, ha visto una folla di persone riunirsi sul belvedere Trocadero della Torre Eiffel per mostrare il proprio sostegno a Israele. Dobbiamo vivere in pace con gli iraniani, dobbiamo tendere la mano, ma non a Khamenei e alla sua cricca“, ha detto l'organizzatore dell'evento Richard Seban. Trump ha dichiarato di aver ”distrutto" i principali siti nucleari iraniani con attacchi aerei che hanno utilizzato bombe bunker buster, unendosi all'assalto israeliano in una significativa nuova escalation del conflitto in Medio Oriente.

 
17:16 22 Giugno

Iran: media, 3 pasdaran uccisi in attacco aereo Israele

Un attacco aereo israeliano ha ucciso tre membri della Guardia Rivoluzionaria paramilitare iraniana, secondo quanto riportato dalle agenzie di stampa semiufficiali della Repubblica Islamica. Le agenzie di stampa Mehr e Tasnim hanno riferito che l'attacco è avvenuto nella provincia di Zanjan.

 

 
17:14 22 Giugno

OIC: istituito gruppo di contatto per conflitto tra Israele e Iran

 L'Organizzazione della Cooperazione Islamica ha dichiarato domenica che istituirà un gruppo di contatto ministeriale per stabilire contatti regolari con le parti internazionali e regionali al fine di sostenere gli sforzi di distensione e “fermare l'aggressione contro l'Iran”.
In una dichiarazione congiunta a seguito di una riunione dei ministri degli Esteri dell'OIC a Istanbul, il gruppo di 57 membri ha condannato “l'aggressione di Israele” contro l'Iran, sottolineando “l'urgente necessità di fermare gli attacchi israeliani e la loro grande preoccupazione per questa pericolosa escalation”.
Non ha fatto alcun riferimento agli attacchi notturni degli Stati Uniti contro l'Iran.
Ha inoltre esortato la comunità internazionale ad adottare “misure deterrenti per fermare questa aggressione e rendere Israele responsabile dei crimini commessi”.

 
17:12 22 Giugno

Italia, CGIL Landini: "Attacchi Usa violano diritto internazionale"

 "Ciò a cui stiamo assistendo in queste ore è un'escalation di guerra pericolosissima che va fermata immediatamente". Così il segretario generale della Cgil, Maurizio Landini, a nome di tutta la segreteria, condanna - si legge in una nota - gli attacchi degli Stati Uniti di stanotte a tre siti nucleari iraniani.
"Chiediamo al Governo italiano - aggiunge il leader della Cgil - di fare tutto il possibile per perseguire la strada del dialogo e della democrazia. È necessario escludere immediatamente qualsiasi supporto logistico a queste operazioni, anche negando il permesso ai bombardieri statunitensi B-2 stealth o B-52 che attaccano l'Iran di transitare sullo spazio aereo italiano o rifornirsi nelle nostre basi".
"Gli attacchi di questa notte - sottolinea Landini - violano il diritto internazionale e rischiano di avere conseguenze gravi per le persone e per l’ambiente, dentro e fuori i confini dell’Iran, a causa della possibile emissione di radiazioni nucleari".
"Mai come oggi - conclude il segretario generale della Cgil - la minaccia di un conflitto globale e nucleare è stata raggiunta. Per queste ragioni tutte le nostre strutture, a partire dalle Camere del lavoro, esporranno in queste ore le bandiere della pace e faranno sentire con forza la loro voce. E in continuità con la mobilitazione di ieri parteciperemo come Cgil alle manifestazioni che saranno messe in campo a difesa della pace".

 

 
17:11 22 Giugno

USA, Rubio: " chiusura Hormuz massiccia escalation"

 La possibile chiusura dello Stretto di Hormuz da parte dell'Iran provocherebbe una "massiccia escalation" e una reazione sia degli Stati Uniti che degli altri Paesi che dipendono da questa via marittima: lo ha dichiarato il Segretario di Stato americano, Marco Rubio, intervistato da Fox News. "Incoraggio il governo cinese a Pechino a contattarli per questo, perché dipendono fortemente dallo Stretto di Hormuz per il loro petrolio. Se lo facessero, sarebbe un altro terribile errore. Sarebbe un suicidio economico per loro, e noi abbiamo ancora delle opzioni per affrontare la situazione, ma anche altri Paesi dovrebbero valutare la questione. Danneggerebbe le economie di altri Paesi molto più della nostra. Sarebbe, credo, una massiccia escalation che meriterebbe una risposta, non solo da parte nostra, ma anche da parte di altri", ha concluso.

 

 
17:09 22 Giugno

USA, Rubio: "Ora il mondo è più sicuro"

 Marco Rubio non ha dubbi: con il bombardamento degli Stati Uniti sugli impianti nucleari iraniani, il mondo e' un posto piu' sicuro. "Penso che il mondo oggi sia piu' sicuro e piu' stabile di quanto non fosse 24 ore fa", ha detto il segretario di Stato americano a Fox News.
Ora, se l'Iran mantenesse un programma nucleare segreto ne pagherebbe il prezzo.
Rubio ha accusato l'Iran di essersi impegnato in "falsi negoziati" prima degli attacchi per "giocare" con il presidente degli Stati Uniti Donald Trump.

 

 
17:06 22 Giugno

Libano: gli USA evacuano personale non indispensabile

Il Dipartimento di Stato americano ha ordinato l'evacuazione dei familiari e del personale non essenziale del governo americano dal Libano, citando la situazione di instabilità nella regione, secondo quanto riportato domenica in una nota inviata via e-mail dal Dipartimento di Stato ai cittadini americani presenti in Libano. Gli Stati Uniti avevano già ordinato lo scorso anno l'allontanamento dei familiari e del personale non essenziale durante la guerra di Israele in Libano, che aveva inferto duri colpi al gruppo militante libanese Hezbollah, ma tale ordine era stato successivamente revocato.

 
17:04 22 Giugno

Iran: il presidente Pezeshkian presente a una manifestazione contro gli attacchi americani

Il presidente iraniano Massoud Pezeshkian ha partecipato domenica a una manifestazione a Teheran per denunciare gli attacchi americani condotti la notte scorsa contro diversi siti nucleari in Iran, secondo le immagini diffuse dalla televisione di Stato. “Vendetta, vendetta!”, hanno gridato i manifestanti con il pugno alzato, mentre il presidente iraniano cercava di farsi strada tra la folla riunita in piazza Enghelab, piazza Rivoluzione,  nel centro di Teheran.

 
17:02 22 Giugno

Israele, Idf: colpiti "decine di obiettivi militari" oggi in Iran

 L'esercito israeliano ha annunciato di aver colpito "decine di obiettivi militari" in Iran nella giornata di oggi. "Stamattina, circa trenta caccia israeliani hanno colpito decine di obiettivi militari in tutto l'Iran con oltre 60 munizioni", ha riportato l'esercito israeliano su Telegram.
L'esercito ha affermato in particolare di aver colpito un centro di comando missilistico strategico nella provincia di Yazd, nel centro del Paese dove "erano immagazzinati missili balistici a lungo raggio Khorramshahr", circa 60 dei quali sono stati lanciati verso Israele.
"I lanciamissili sono stati colpiti anche a Isfahan, Bushehr e Ahvaz", ha dichiarato l'esercito, aggiungendo di aver preso di mira anche siti militari coinvolti nella produzione di batterie per la difesa aerea e un deposito di droni.
 

 

 
16:59 22 Giugno

New York: Riunione d'emergenza Consiglio Sicurezza Onu su Iran

Il Consiglio di sicurezza dell'ONU si riunirà d'urgenza oggi alle 19 GMT a seguito degli attacchi americani in Iran, ha annunciato la missione della Guyana che presiede il Consiglio nel mese di giugno. Si tratta della terza riunione del Consiglio dall'inizio della guerra tra Iran e Israele. 
 

 

 
16:54 22 Giugno

Von der Leyen: mercoledì riunione commissari su escalation e ripercussioni in Europa

 "Mercoledì terremo un collegio dei commissari incentrato sull'escalation della situazione in Medio Oriente e sui suoi effetti sull'Europa". Lo annuncia su X la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen.
 

 

 
16:52 22 Giugno

USa, Vance: "Non siamo interessati a conflitto prolungato"

Gli Stati Uniti non sono interessati a farsi trascinare in un'altra guerra in Medio Oriente. Lo ha chiarito il vicepresidente JD Vance in un'intervista a Abc News. "Credo che il presidente sia stato molto chiaro sul fatto che non siamo interessati a conflitti prolungati in Medio Oriente", ha detto Vance. "Ma c'è una domanda su come si raggiunge la pace. E noi crediamo che il modo per raggiungere la pace sia attraverso la forza", ha aggiunto il vicepresidente.

 
16:51 22 Giugno

Italia, AVS Fratoianni: "Da Meloni non una parola di condanna dell'attacco illegale di Trump"

"Dal governo Meloni, non una parola di condanna di fronte all'attacco unilaterale e illegale di Trump all'Iran". Lo afferma Nicola Fratoianni di Avs concludendo i lavori dell'assemblea nazionale di Sinistra Italiana, svoltasi oggi online e dedicata alle emergenze della situazione internazionale.
"Ora non pensino - conclude il leader di SI - di trascinare il nostro Paese in guerra, concedendo l'uso di basi o del nostro spazio aereo".

IRAN-USA: Meloni sente partner internazionali: verso una "soluzione politica"

A seguito della riunione di governo convocata d'urgenza questa mattina alla luce dell'aggravarsi della crisi in Medio Oriente, il Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, ha tenuto nel corso della giornata numerosi contatti con alcuni partner internazionali e con i principali attori della regione.
In particolare- si legge in una nota diffusa da Palazzo Chigi - il Presidente Meloni ha avuto uno scambio di vedute con il Presidente di turno del G7, il Primo Ministro canadese Mark Carney, con il Cancelliere tedesco Friedrich Merz, con il Presidente francese Emmanuel Macron e con il Primo Ministro del Regno Unito Keir Starmer. In ambito regionale, il Presidente del Consiglio si è sentita con il Principe Ereditario e Primo Ministro saudita Mohammad bin Salman Al Saud, il Presidente degli Emirati Arabi Uniti, Mohamed bin Zayed Al Nahyan e l'Emiro del Qatar, Tamim bin Hamad al-Thani.
Con tutti gli interlocutori è stata condivisa e data massima rilevanza alla necessità di lavorare per una rapida ripresa dei negoziati tra le parti, al fine di evitare un ulteriore allargamento del conflitto e di giungere a una soluzione politica della crisi. 

 

 
16:43 22 Giugno

Mosca, telefonata Lavrov con ministro ungherese su Iran

La situazione dopo gli attacchi americani sull'Iran è stata discussa oggi durante una telefonata tra il ministro degli Esteri russo Serghei Lavrov e il suo omologo ungherese Peter Szijjarto, secondo quanto reso noto dalla diplomazia di Mosca. La conversazione, sottolinea il ministero russo in una nota sul suo canale Telegram, ha avuto luogo "su iniziativa della parte ungherese".
"La parte russa - si afferma nella nota - ha sottolineato che l'attacco missilistico e con bombe degli Stati Uniti sul territorio di uno Stato sovrano ha segnato una nuova, pericolosa svolta nell'escalation del conflitto, che potrebbe avere le conseguenze più imprevedibili e ha già causato danni al regime di non proliferazione nucleare e alla sicurezza regionale e globale".
"I ministri hanno discusso anche alcuni aspetti delle relazioni bilaterali russo-ungheresi", aggiunge il ministero degli Esteri russo. 

 

Germania: caute reazioni dei politici dopo bombardamento USA su siti nucleari iraniani

I politici dei partiti della coalizione di governo CDU e SPD in Germania hanno reagito con cautela all'attacco statunitense alle strutture nucleari iraniane. Secondo il suo portavoce, il cancelliere tedesco Friedrich Merz (CDU) ha invitato l'Iran ad avviare immediatamente negoziati con gli Stati Uniti e Israele nella controversia sul programma nucleare, al fine di raggiungere una soluzione diplomatica. Il Gabinetto di sicurezza, di cui fa parte anche il vicecancelliere e leader dell'SPD Lars Klingbeil, si era riunito in precedenza. All'interno dell'SPD, Merz era stato criticato per aver affermato che gli attacchi di Israele all'Iran erano il “lavoro sporco” degli europei. Adis Ahmetovic, portavoce per la politica estera dell'SPD, ha messo in guardia da un diffuso inasprimento della situazione nella regione, ma ha evitato di criticare apertamente gli Stati Uniti. Al contrario, il partito di opposizione Die Linke ha criticato apertamente le azioni degli Stati Uniti: “L'attacco statunitense all'Iran è una guerra di aggressione che viola il diritto internazionale”, ha affermato il copresidente Jan van Aken. Gli attacchi militari statunitensi avvenuti durante la notte, in cui il presidente Donald Trump ha affermato che i principali siti nucleari iraniani sono stati “distrutti”, metteranno alla prova l'opinione diffusa secondo cui tali attacchi possono ritardare un programma nucleare, ma non fermare una spinta determinata verso la realizzazione di bombe atomiche.

 
16:04 22 Giugno

Iran: foto satellitari mostrano 6 crateri in sito nucleare

Sei crateri, in corrispondenza dei punti di impatto delle bombe americane: sono visibili nelle fotografie satellitari scattate dalla società statunitense Maxar Technologies presso il sito nucleare di Fordow, in Iran.  Nelle immagini, ad alta risoluzione, si vedono anche polvere grigia e detriti sparsi lungo il fianco di una montagna. Stando a informazioni confermate dal segretario americano alla Difesa Pete Hegseth, nei raid di questa notte gli Stati Uniti hanno impiegato munizioni "spaccabunker" necessarie per colpire un impianto sotterraneo in profondità. In una conferenza stampa al Pentagono, le bombe utilizzate sono state chiamate "Massive Ordnance Penetrator" (Mop).    Secondo esperti citati da media internazionali, nei punti di ingresso a Fordow non ci sono segni di devastazione particolarmente estesa. Le bombe sarebbero infatti state progettate per detonare solo in profondità, dopo la penetrazione.    

Secondo fonti rilanciate da emittenti internazionali, nei giorni precedenti ai raid americani l'Iran potrebbe aver adottato misure a tutela della proprie strutture e del proprio programma nucleare, anche operando alcuni trasferimenti. L'entità della distruzione e dei danni arrecati, sia a Fordow che nei siti di Natanz e Isfahan, pure nel mirino degli americani, resta comunque da capire. Al momento non ci sono infatti prove decisive e indipendenti circa l'esito dei bombardamenti.

 
15:58 22 Giugno

Iran, media: Parlamento approva chiusura Stretto Hormuz, ultima parola al Consiglio Supremo

Il Parlamento iraniano avrebbe approvato la chiusura dello Stretto di Hormuz. Lo riportano i media iraniani secondo cui ora il Consiglio supremo per la sicurezza nazionale dovra' prendere la decisione finale. La decisione di chiudere lo stretto, attraverso il quale transita circa il 20% della domanda globale di petrolio e gas, non e' ancora definitiva. 

 

 
15:54 22 Giugno

Italia, Capo di Stato Maggiore Portolano: "Al momento nessun coinvolgimento basi italiane"

"Al momento non si registrano coinvolgimenti diretti delle basi americane in Italia. Tuttavia come ha sottolineato anche il ministro Crosetto, la situazione internazionale impone una soglia di attenzione molto elevata. La Difesa in questo senso ha rafforzato le misure di sicurezza in particolare alla luce delle recenti operazioni statunitensi contro le infrastrutture iraniane". Lo ha detto il generale Luciano Portolano, capo di Stato Maggiore della Difesa, in collegamento con "Speciale In mezz'ora", su Raitre, in merito all'attacco degli Stati Uniti in Iran.
"Stiamo intensificando tutte le attività e le predisposizioni per garantire la sicurezza presso le nostre basi, ma al momento non ci sono state richieste formali di intervento o coinvolgimento diretto - ha proseguito Portolano -. Tuttavia manteniamo costanti contatti e uno stretto coordinamento con i nostri alleati per anticipare ogni possibile sviluppo e predisporre tutte le opportune misure di protezione per il personale italiano e straniero nell'ambito delle basi".
"I militari italiani al momento non risultano coinvolti né tantomeno costituiscono un obiettivo diretto di eventuali azioni iraniane - ha detto ancora il capo di Stato Maggiore della Difesa -. Tuttavia sulla base delle indicazioni e direttive del ministro della Difesa, è stato avviato un processo di rischieramento di assetti operanti in aree particolarmente sensibili oppure in prossimità di obiettivi statunitensi, per evitare eventuali danni collaterali alle nostre stesse forze. Ricordo che per la Difesa italiana la sicurezza del personale costituisce l'assoluta priorità".
"Dal mio punto di vista l'elemento più critico al momento è rappresentato dalla possibilità che l'Iran sotto pressione scelga misure ritorsive ad ampio spettro, incluso il blocco della navigazione nello Stretto di Hormuz oppure attacchi a Paesi del Golfo - ha concluso Portolano -. Ci attendiamo quindi una fase particolarmente delicata soprattutto nelle prossime 48-72 ore, ma siamo pronti a fronteggiarla in cooperazione e stretto coordinamento con tutti i partner internazionali".
 

 

 

 
15:50 22 Giugno

Israele: "Il sito iraniano di Natanz è stato distrutto, l'uranio non era stato trasferito"

 L'establishment della Difesa israeliana si ritiene soddisfatto dell'esito dell'attacco Usa all'Iran e stima che l'impianto di Natanz sia stato completamente distrutto. Lo riferisce il notiziario di Channel 12. Israele è ancora in attesa di ulteriori dettagli invece per i siti nucleari di Fordow e Isfahan. Secondo l'intelligence militare, l'uranio arricchito era immagazzinato a Natanz e Isfahan e la stragrande maggioranza non è stata portata fuori dai siti, quindi si trovava lì al momento dell'attacco.
L'attuale mancanza di notizie precise sul reale risultato dell'attacco americano agli impianti di Fordow e Isfahan deriva dal fatto che entrambi i siti si trovano in profondità nel sottosuolo e non dal timore che qualcosa sia andato storto durante l'attacco. La valutazione finale dirà se il programma nucleare sia regredito o sia stato completamente annientato.
 

 

 
15:46 22 Giugno

Iran: massima allerta negli Stati del Golfo

Gli Stati del Golfo, sede di numerose basi militari statunitensi, sono in stato di massima allerta. Gli attacchi statunitensi contro l'Iran hanno aumentato la possibilità di un allargamento del conflitto nella regione. 

 L'Arabia Saudita, il più grande esportatore mondiale di petrolio, è in stato di massima allerta dopo gli attacchi statunitensi, secondo quanto riferito domenica a Reuters da due fonti informate sulla questione, mentre il Bahrein ha esortato gli automobilisti a evitare le strade principali. Il Kuwait, altro importante esportatore di petrolio della regione, ha dichiarato che il suo consiglio di difesa rimarrà in sessione permanente, secondo quanto riferito domenica dall'agenzia di stampa statale, e ha allestito rifugi in un complesso ministeriale. Teheran aveva già avvertito che, se fosse stata attaccata dagli Stati Uniti, avrebbe potuto prendere di mira le risorse americane nella regione, comprese le basi militari statunitensi. Il Bahrein ospita il quartier generale della Quinta Flotta della Marina degli Stati Uniti e ci sono basi statunitensi in Arabia Saudita e Kuwait, così come nel vicino Qatar e negli Emirati Arabi Uniti. Le autorità nucleari dell'Arabia Saudita e degli Emirati Arabi Uniti hanno dichiarato di non aver rilevato segni di contaminazione nucleare a seguito degli attacchi in Iran. Sebbene la guerra sia stata finora limitata alle ostilità dirette tra Israele e Iran, il coinvolgimento diretto degli Stati Uniti rappresenta una soglia critica che rischia di trascinare gli Stati del Golfo, in particolare il Bahrein, il Kuwait e il Qatar, che ospitano grandi basi statunitensi.

 
15:42 22 Giugno

USA, Hegseth: "Usa stanno inviando messaggi pubblici e privati all'Iran"

 Gli Stati Uniti stanno compiendo molteplici sforzi per comunicare con i funzionari iraniani in seguito agli attacchi statunitensi contro i siti nucleari iraniani. Lo ha detto il segretario alla Difesa Pete Hegseth durante una conferenza stampa al Pentagono.
"Posso solo confermare che ci sono messaggi pubblici e privati che vengono recapitati direttamente agli iraniani attraverso diversi canali, dando loro ogni opportunità di sedersi al tavolo delle trattative", ha dichiarato Hegseth.
"Capiscono esattamente qual è la posizione americana, esattamente quali passi possono intraprendere per consentire la pace, e speriamo che lo facciano", ha aggiunto il capo del Pentagono.
 

 

 
15:40 22 Giugno
 
 
mappa dello stretto di Hormuz
mappa dello stretto di Hormuz (google heart)
22/06/2025
 

USA, Vance: "Chiusura Stretto di Hormuz sarebbe suicida per Teheran"

La chiusura dello Stretto di Hormuz  sarebbe una mossa "suicida" per l'Iran. Lo ha dichiarato il  vicepresidente statunitense Jd Vance ai microfoni di Nbc News,  all'indomani dei raid americani contro i siti nucleari di Teheran. "La loro intera economia passa attraverso lo Stretto di Hormuz. Se  vogliono distruggere la loro economia e causare disordini nel mondo,  credo che la decisione spetti a loro - ma perché dovrebbero farlo? Non credo che abbia alcun senso", ha detto Vance.

 
15:37 22 Giugno

USA, Vance: "Non siamo in guerra con Iran ma con il nucleare iraniano"

"Gli Stati Uniti non sono in guerra con l'Iran". A dichiararlo è stato il vicepresidente J.D. Vance in una breve intervista a Nbc News. "Siamo in guerra con le sue ambizioni nucleari", ha affermato, aggiungendo che gli Stati Uniti ritengono di aver "distrutto" il programma nucleare iraniano.
 

 

 
15:36 22 Giugno

Iran: Consiglio supremo sicurezza deciderà su chiusura stretto di Hormuz

Il Consiglio supremo per la sicurezza nazionale iraniano dovrà prendere la decisione finale sulla chiusura dello stretto di Hormuz, ha dichiarato l'emittente iraniana Press Tv, dopo che il Parlamento avrebbe approvato la misura. La decisione di chiudere lo stretto, attraverso il quale transita circa il 20% della domanda globale di petrolio e gas, non è ancora definitiva. Tuttavia il parlamentare e comandante delle Guardie rivoluzionarie Esmail Kosari ha dichiarato al Young journalist club che la chiusura è all'ordine del giorno e "verrà effettuata ogni qualvolta necessario".

 
15:34 22 Giugno

L'Iran giustizia un uomo per appartenenza al Mossad israeliano

Le autorità iraniane hanno giustiziato domenica un uomo condannato come agente del Mossad, il servizio di intelligence estero israeliano, ha annunciato la magistratura, al decimo giorno di guerra tra i due paesi nemici.

“Majid Mosayebi è stato impiccato questa mattina dopo aver esaurito tutto il procedimento penale e dopo che la sua condanna è stata confermata dalla Corte Suprema”, ha indicato il sito giudiziario iraniano Mizan, precisando che l'uomo si era impegnato a fornire “informazioni sensibili al Mossad”.

Le autorità iraniane hanno proceduto a numerosi arresti di persone sospettate di spionaggio per conto di Israele dopo l'attacco senza precedenti sferrato da quest'ultimo il 13 giugno.

Più tardi, domenica, il portavoce del potere giudiziario, Asghar Jahangir, ha affermato che tre persone sono state arrestate nella provincia di Kermanshah (ovest) per spionaggio grazie alla “rapida presenza della popolazione e alla sua assistenza ai servizi di intelligence, alle forze dell'ordine e agli agenti giudiziari”.

“Una di loro sarebbe cittadina di un paese europeo”, ha aggiunto, citato da Mizan.

Secondo le ONG, l'Iran è il paese con il maggior numero di esecuzioni dopo la Cina.

 

 
15:27 22 Giugno

Italia, ACLI: "Scioccati da decisione di Trump di bombardare Iran"

“L' espandersi della guerra nel Medio Oriente non può che generare angoscia e preoccupazione, perché segna un' escalation dagli esiti imprevedibili". Lo ha dichiarato il Presidente nazionale delle ACLI, Emiliano Manfredonia".
"La decisione unilaterale e probabilmente illegale del Presidente Trump di colpire alcuni siti nucleari iraniani non rimarrà priva di conseguenze, e si può già prevedere che molte altre vite umane verranno spezzate, alimentando la spirale dell'odio e della vendetta - ha affermato - Non si tratta qui di difendere un regime indifendibile, ma di affermare quei principi di diritto internazionale , autentico presidio contro l'affermarsi della legge del più forte, che ha prodotto le più grandi tragedie dell'umanità: non hanno dunque insegnato nulla le vicende dell'Iraq, dell'Afghanistan e della Somalia?".

"Le vere condizioni di sicurezza si costruiscono “disarmati “ con la diplomazia, con la valorizzazione assoluta degli organismi internazionali a presidio della coesistenza dei popoli - ha proseguito - Chiediamo al nostro Governo e all'Unione europea di dissociarsi formalmente da questa azione sconsiderata, che non porterà alla pace e che aumenterà l'insicurezza a livello globale". "Chiediamo anche di voler riconsiderare su base europea la strategia delle alleanze militari, e comunque di voler riaffermare il primato della costruzione della pace, che l'opinione pubblica del nostro Paese e del nostro Continente ha più volte dimostrato di avere a cuore, da ultimo con la grande manifestazione di ieri a Roma - ha detto ancora - E certo occorre riflettere sulla crisi dei sistemi democratici, nel momento in cui essi cadono in mano a persone senza scrupoli che violano i principi costituzionali e le procedure legali in nome di un potere autocratico che sempre meno si differenzia dalle dittature". "Nulla è perduto con la pace, tutto può esserlo con la guerra: il grave ammonimento di Pio XII che risuonò nell' estate del 1939 è stato richiamato pochi giorni fa da Leone XIV , con un appello al dialogo e alla forza della diplomazia.Lo facciamo nostro nella preghiera e nell' impegno perseverante per la pace - ha concluso Manfredonia - che è la giustizia e la vera democrazia".
 

 

 
15:25 22 Giugno

Pakistan: premier sente Pezeshkian, sollecita ritorno al dialogo 'Preoccupati per le strutture colpite'

Il premier pachistano, Muhammad Shehbaz Sharif, ha condannato i recenti attacchi aerei statunitensi in Iran, definendoli una violazione del diritto internazionale e sollecitando un ritorno alla diplomazia per impedire un' ulteriore escalation nella regione.
In una telefonata con il presidente iraniano Masoud Pezeshkian, Sharif ha espresso la "incrollabile solidarietà" del Pakistan all'Iran, manifestando particolare preoccupazione per le notizie secondo cui gli attacchi statunitensi avrebbero colpito strutture sotto la tutela dell'Agenzia Internazionale per l'Energia Atomica - AIEA, descrivendo gli attacchi come una "grave violazione" sia del diritto internazionale che dello Statuto dell'Agenzia.
Ha quindi ribadito il diritto dell'Iran all'autodifesa ai sensi dell'Articolo 51 della Carta delle Nazioni Unite, ma ha sottolineato l'urgente necessità di sforzi collettivi per allentare le tensioni, ribadendo la volontà del Pakistan di svolgere un "ruolo costruttivo" nel promuovere il dialogo e la diplomazia. Pezeshkian ha ringraziato il governo e il popolo pakistano per il loro sostegno, inclusa la leadership militare del Paese. I due leader hanno inoltre sottolineato l'importanza dell'unità tra le nazioni musulmane e hanno concordato di rimanere in stretto contatto durante la crisi in corso.

 

 
15:21 22 Giugno

AVS aggiorna risoluzione su comunicazioni Meloni: Italia condanna attacco Usa

In vista delle comunicazioni di domani alla Camera della Presidente Meloni, abbiamo aggiornato la nostra risoluzione in vista del Consiglio europeo alla luce dei gravi fatti di questa notte. Chiediamo pertanto al Governo di dissociarsi fermamente e di contestare in ogni sede internazionale l'attacco degli USA all'Iran come atto irresponsabile, gravemente lesivo del diritto internazionale e con conseguenze potenzialmente catastrofiche per i civili, la regione e il mondo; di esercitare ogni sforzo diplomatico volto a determinare il cessate il fuoco, la fine delle ostilità e ripristinare la legalità internazionale a partire dal rispetto degli obblighi della Carta delle Nazioni Unite e di altre norme del diritto internazionale". Lo ha riferito la capogruppo AVS alla Camera Luana Zanella.
 

 

 
15:19 22 Giugno

Roma, Stop ReArm Europe: mobilitazione davanti Montecitorio il 24 giugno alle 18

"Martedì prossimo, 24 giugno, alle ore 18 saremo davanti al Parlamento, in Piazza di Montecitorio, per un 'die in' per fermare la guerra globale, per bloccare l'escalation del conflitto dopo l'ingresso di Trump a fianco di Israele nella guerra all'Iran, per chiedere al Governo Italiano di non partecipare alla guerra e scongiurare la crisi bellica mondiale".
Lo annuncia il Comitato organizzatore "Stop Rearm Europe" (https://stoprearm.org/), che ha organizzato la manifestazione nazionale "No guerra, riarmo, genocidio, autoritarismo", di oltre 100mila persone, svoltasi a Roma sabato scorso, 21 giugno.
"Invitiamo tutte e tutti a partecipare e a fare i 'die in' contro la guerra ovunque, nei quartieri, nei paesi, nelle città, per i quali mettiamo a disposizione l'audio delle bombe su Gaza che abbiamo usato nel corteo a Roma, reperibile on line su spotify (link: https://open.spotify.com/episode/4NKWkXbaYZTJssGH46Mcmh).
Chi ci vive vicino, provi a pensare ad azioni semplici e comunicative nei pressi di basi, depositi, istallazioni militari USA e NATO, o nei centri abitati limitrofi. Domani sarà on line la petizione 'Il popolo italiano non vuole la guerra, il Governo Italiano non partecipi alla guerra" a sostegno della campagna lanciata da Rete Italiana Pace e Disarmo per 'chiedere al Governo Italiano di negare supporto logistico alle operazioni di guerra, anche negando il permesso ai bombardieri statunitensi B-2 stealth o B-52 che attaccano l'Iran di transitare sullo spazio aereo italiano o rifornirsi nelle nostre basi. L'Italia non deve facilitare, assistere o consentire questi attacchi - direttamente o indirettamente".
 

15:06 22 Giugno

USA, capo Stati maggiori su Iran: "schierati B-2 su Pacifico come esca"

 L'operazione militare statunitense contro l'Iran, nome in codice "Midnight Hammer", ha coinvolto oltre 125 aerei e un'operazione di inganno che ha visto bombardieri schierati sul Pacifico come "esca". Lo ha dichiarato oggi ai giornalisti il capo degli Stati maggiori riuniti, generale Dan Caine.
"Tra la mezzanotte di venerdì e sabato mattina, un ampio gruppo di bombardieri B-2 è partito dagli Stati Uniti continentali", ha detto Caine. "Nell'ambito di un piano per mantenere la sorpresa tattica, parte del gruppo si è spostato verso ovest e nel Pacifico come escamotage - un tentativo di inganno noto solo a un numero estremamente limitato di pianificatori e leader chiave qui a Washington e a Tampa", ha spiegato.
L'operazione senza precedenti ha coinvolto sette bombardieri stealth B2. I bombardieri hanno sganciato più di una decina di bombe Massive Ordnance Penetrator (Mop) da più di 13 tonnellate su due impianti nucleari iraniani, Fordow e Natanz, ha affermato Caine. Missili Tomahawk sono stati lanciati su Isfahan. "Come lo ha dichiarato il presidente ieri sera, 14 GBU-57 Mop di 13 tonnellate sono state utilizzate per la prima volta". In totale, sono stati coinvolti più di 125 aerei, tra cui i B2, le cisterne di rifornimento, gli aerei da ricognizione e i caccia. I bombardieri hanno colpito Fordow, Natanz ed Esfahan a partire dalle 18,40 americane e sono usciti dallo spazio aereo iraniano alle 19, ha aggiunto Caine.Partendo da una base nel Missouri, la missione è stata la più lunga del programma B2 dai tempi degli attacchi dell'11 settembre, ha affermato Caine.Decine di missili Tomahawk sono stati lanciati anche contro obiettivi all'interno dell'Iran nell'ambito dell'operazione, ha aggiunto ancora Caine

 

 
15:04 22 Giugno

USA, Hegseth:" attacco avrà impatto psicologico su Teheran"

Il segretario alla Difesa americana Pete Hegseth ritiene che il raid ai siti nucleari produrra' un "impatto psicologico" sulle certezze iraniane. "Penso - ha detto, rispondendo alle domande dei giornalisti - che Teheran stia certamente considerando il fatto che aerei partiti nella notte dal centro dell'America e dal Missouri, sono arrivati senza essere intercettati in tre dei loro siti nucleari più importanti e che siamo stati capaci di distruggere le loro capacita' nucleari, e che i nostri ragazzi a bordo dei bombardieri stanno tornando a casa in questo momento". "Noi - ha aggiunto - riteniamo che avrà un chiaro impatto psicologico sul modo in cui vedranno il futuro, e speriamo certamente che scelgano quella strada". 

 



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