Meteo. Ci si avvia verso il Giugno più caldo di sempre. Protezione civile "Non si può escludere il razionamento dell'acqua"

di redazione 27/06/2022 AMBIENTE
img

Non accenna a diminuire l’ondata di caldo anomalo che da settimane sta mettendo a dura prova l’intera penisola. Anzi: stando alle previsioni la situazione peggiorerà.

Mentre questa mattina Fabrizio Curcio, a capo della Protezione Civile, in una intervista parlava di uno stato di emergenza per la siccità da diramare nelle prossime settimane, secondo l’allerta del ministero della Salute oggi, su 27 città, 23 hanno il bollino arancione, Palermo e Perugia sono rosse e solo Genova e Torino gialle. 

Afa e temperature aumenteranno progressivamente domani e dopodomani. Per il 28 giugno le città ad elevato rischio (rosse) saliranno a 12 e 9 saranno arancioni. Solo 5 (Brescia, Bolzano, Genova, Milano e Torino, in giallo) saranno appena più sopportabili.

Ancora peggio il 29 giugno, giornata in cui ben19 città saranno da bollino rosso e 9 gialle. 

Domani saranno in allarme rosso Cagliari, Campobasso, Civitavecchia, Firenze, Frosinone, Latina, Napoli, Palermo, Perugia, Reggio Calabria, Rieti e Roma. A queste si aggiungeranno mercoledì Ancona, Bari, Bologna, Catania, Messina, Pescara e Viterbo.     

Tra le grandi città, a soffrire di più saranno Roma e Napoli, entrambe da bollino arancione oggi e rosso domani e dopodomani. Nella Capitale è prevista una massima di 39 gradi domani e 34 dopodomani (con percepiti rispettivamente 38 e 37 gradi), mentre Napoli avrà domani 38 gradi (39 percepiti) e mercoledì 34 gradi (38 percepiti). 

LA SITUAZIONE

"Non si può escludere il razionamento diurno dell’acqua”.

Fabrizio Curcio, capo della Protezione Civile, ha chiaramente espresso la preoccupazione per le settimane di siccità che ci attendono: “I criteri li stiamo definendo con le regioni e soprattutto le misure. Penso nelle prossime giornate, al massimo prossime settimane avremo chiare le misure e potremo fare la dichiarazione dello stato di emergenza”. 

"In alcune zone non è escluso il fatto che il razionamento dell'acqua porti a una chiusura temporanea" dei rubinetti "anche nelle ore diurne. Bisognerà capire anche quali sono i segnali delle prossime settimane. Noi vediamo ancora grande carenza di acqua. Poi avremo anche dei momenti in cui l'acqua arriverà tutta insieme", ha aggiunto Curcio dando a intendere che, di contro, ci si deve aspettare temporali con furia monsonica che, negli anni sempre più spesso, si abbattono sul nostro Paese a causa di una tropicalizzazione del clima. 

Altro gravoso problema è quello degli incendi che quest'anno sono più del doppio dello scorso e oltre 6 volte di più del 2020: “Dal 15 di giugno a ieri ci sono state quasi 199 schede di intervento contro le 80 del 2021 e le 30 del 2020. Siamo molto preoccupati perché questa è un'altra di quelle gestioni che, al di là delle flotte - che sono state potenziate - , quando parte un incendio con le condizioni avverse in giornate così secche è veramente difficile gestire".

"La fotografia in Italia è un 40-50% di acqua piovuta in meno quest'anno rispetto alle medie degli ultimi anni. Abbiamo avuto fino al 70% di neve in meno. Abbiamo fiumi come il Po che ha portate fino all'80% in meno. La situazione generale è di carenza di risorsa idrica, di pioggia. In alcune aree diventa impattante in maniera assolutamente importante sulla produzione agricola, ittica e dell'energia elettrica". 

"La situazione - ha spiegato Curcio - è generalmente complessa su tutto il Paese; poi abbiamo delle aree particolarmente colpite come il bacino del Po, le Alpi orientali, e alcune zone del centro. Il problema è diffuso in ambito nazionale".


Tags:




Ti potrebbero interessare

Speciali