Quirinale. Prima votazione. Le trattative tra i partiti per trovare un accordo

di redazione 24/01/2022 POLITICA
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A Montecitorio la prima votazione per eleggere il presidente della Repubblica.

Il centrosinistra ha confermato la scelta di votare scheda bianca al primo voto per il Quirinale. La decisione è stata presa durante la riunione alla quale hanno partecipato i leader di Pd, Enrico Letta, Leu, Roberto Speranza e Movimento cinque stelle, Giuseppe Conte, assieme ai rispettivi capigruppo. "Sapere che è una convocazione permanente, ci saranno tante riunioni e ovviamente proseguiamo i contatti anche con le altre forze per trovare una soluzione per il Paese" ha detto il leader dei 5Stelle.

Sarà dunque probabile che anche lo schieramento di centrodestra opti per questa scelta (Fratelli d'Italia e Forza Italia si sono già espressi in tal senso. Si attende la decisione della Lega). E dovrebbe essere così anche per le due successive votazioni.

Quella di domani si dovrebbe tenere nuovamente alle ore 15, anche per consentire ai grandi elettori di partecipare ai funerali di Vincenzo Fasano, il deputato di Forza Italia scomparso ieri. Il terzo scrutinio, invece, dovrebbe iniziare alle ore 11.

Letta: "Sono ottimista che in massimo 72 ore troveremo soluzione"

"Sono ottimista perché mi sembra ci sia questo sforzo delle forze politiche di trovare una soluzione per il Paese. Sono ottimista sul fatto che in 48, massimo 72 ore si troverà la soluzione" sottolinea il segretario del Pd, Enrico Letta. Questo, naturalmente, se lo 'schema Letta' - accordo contestuale su governo e Quirinale, così da portare la legislatura a scadenza naturale - dovesse funzionare: "La situazione sembra al punto di partenza perché nelle settimane scorse si è fatto un racconto che non era quello giusto", dice il segretario dem. "E cioè che questo parlamento avesse una maggioranza in grado di esprimere una candidatura di parte. Noi non abbiamo messo in campo candidature di parte perché con questi numeri c'è bisogno di trovare un nome condiviso, la migliore figure super partes, istituzionale. Diciamo al centrodestra 'non candidate uno di voi. Noi non candidiamo uno di noi".

Il segretario del Pd poi spiega: "Votiamo scheda bianca per dare un segnale di disponibilità verso il centrodestra. Noi non abbiamo voluto fare candidature di parte e non aveva senso che le facesse il centrodestra". Se poi l'incontro con Salvini (previsto nel tardo pomeriggio) e il dialogo con il centrodestra non dovessero portare ai risultati sperati, Letta è pronto a giocare la 'carta' Riccardi: "Andrea Riccardi è un nome super partes, potrebbe essere una buona soluzione e ci stiamo lavorando".

Conte: "Draghi elemento di equilibrio al governo, con cambio rischio stop"

"Non si può fingere di non sapere che se in questo momento l'obiettivo è di preservare l'azione di governo l'elemento di massimo equilibrio è il premier". Il presidente del M5s Giuseppe Conte, nel corso dell'assemblea congiunta del M5s, ricorda quanto sia rischioso rinunciare a Draghi a palazzo Chigi. "Così infatti - ricorda - è stato costruito questo esecutivo. Un eventuale cambio del premier non è detto che ci garantisce stabilità e continuità. Ci sarebbe sicuramente uno stop, alcune forze politiche potrebbero voler modificare il peso delle delegazioni al governo, in una cornice di maggioranza ampia e variegata. Tutto questo, dobbiamo dircelo: nella nostra comunità tutto questo potrebbe avere un impatto significativo".

Conte poi aggiunge: "Con la stessa chiarezza dobbiamo invitare il cdx a non cedere a deliri di onnipotenza, sarebbe un ragionamento allo stesso tempo accettabile. Non c’è un diritto di prelazione del centrodestra". 

Calderoli: " Tutto può cambiare da qui alle 15"

In attesa del primo voto e dell'atteso faccia a faccia tra Letta e Salvini, il senatore della Lega e vice presidente dell'Aula di Palazzo Madama, Roberto Calderoli, a chi gli chiede se la Lega è orientata a votare scheda bianca ha risposto:"Stiamo decidendo. Tutto può cambiare da qui alle 15".

Tajani: "Non poniamo veti ma non vogliamo veti"

"Non poniamo veti ma non vogliamo veti". Questa - secondo quanto riferiscono fonti parlamentari - la posizione di FI sull'elezione del presidente della Repubblica. Il coordinatore azzurro Tajani, all'assemblea dei grandi elettori di FI, ha annunciato ufficialmente che alla prima votazione l'indicazione è di optare per la scheda bianca.

"Berlusconi ha tutte le intenzioni di giocare con gli alleati la partita. E quella che pensa, che pensiamo tutti in Forza Italia, è che sia un nostro diritto proporre nomi di area di centrodestra" aveva ricordato proprio Tajani al Corriere della sera.

"Noi proporremo i nostri nomi e ci confronteremo" e su Draghi "non mettiamo veti, ma diciamo che Draghi sta bene dove sta", "serve un premier in carica fino a fine legislatura, e lui è l'unico che può farlo" conclude Tajani.

Italia Viva verso scheda bianca alla prima votazione

Difficile che i nomi escano oggi e anche Italia Viva conferma la scelta della scheda bianca per la prima votazione sull'elezione del prossimo presidente della Repubblica, prevista per le ore 15.

E' quanto emerge dalla riunione del partito con Matteo Renzi che in una diretta su Radio Leopolda ha ribadito che nessuno vuole fare "le analisi del sangue" al centrodestra, ma certo si tratta di "un esame di maturità" e anche "Giorgia Meloni si gioca un pezzetto di credibilità" sulla scelta di un nome che "cresca" e che trovi il consenso più ampio.

L'impressione, nel partito di Renzi, è che al momento il centrodestra, dopo il travagliato passo indietro di Silvio Berlusconi, sia più concentrato sulla necessità di restare unito che su quella di trovare un nome valido e spendibile per il Colle. Il centrosinistra, invece, secondo diversi parlamentari di Iv, rischia di rincorrere il Movimento Cinquestelle che neppure sette anni fa trovò un nome condivisibile.

Meloni riunisce grandi elettri Fdi, scheda bianca al primo voto

A palazzo Montecitorio la riunione dei grandi elettori Fdi del Presidente della Repubblica con la presidente del partito Giorgia Meloni. E' stato deciso che si voterà scheda bianca nella prima votazione. "Il centrodestra da solo non ha i numeri per eleggere da solo il Capo dello Stato, ma se rimane compatto può sicuramente condurre la partita. Per questo l'obiettivo di Fratelli d'Italia è sempre stato quello di lavorare per la compattezza della coalizione e siamo consapevoli di poter incidere in questa elezione, ma non decidere perché il peso del numero dei grandi elettori di Fratelli d'Italia e' molto diverso dal consenso che oggi abbiamo a livello nazionale" ha detto la leader di Fratelli d'Italia, Giorgia Meloni. E aggiunge: "Comunque vada, noi sosterremo il ritorno alle urne, anche perché il mandato di Draghi, a nostro avviso, è legato a quello di Sergio Mattarella. Noi puntiamo a un governo che abbia un programma coeso e un chiaro mandato popolare". Infine Meloni sottolinea che tra i nomi fatti c'è quello di Carlo Nordio.

Scheda bianca anche per Noi con l'Italia, mentre “l’Udc aderirà convintamente alle indicazioni che emergeranno nelle prossime ore dal vertice della coalizione del centrodestra” che si terrà nelle prossime ore.


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