Roma. Istituito il Registro delle Unioni Civili

La Giunta Marino approva una delibera a lungo attesa per la diffusione e il rispetto dei diritti civili

di Euroroma 30/01/2015 ROMA
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Dopo settimane di discussioni, polemiche, fronti contrapposti nel più classico e nostrano schema di acceso tifo schierato su opposte tribune, a Roma diventa realtà il Registro delle Unioni Civili, fortemente voluto dal Sindaco Marino, presente al momento del voto e dal vice sindaco Luigi Nieri. La maggioranza capitolina porta a casa il voto sulla delibera che istituisce l’albo delle coppie coabitanti nella capitale, indipendentemente dal sesso dei due componenti e si dichiara pienamente soddisfatta per il traguardo raggiunto.

La delibera oltre che dai consiglieri di maggioranza ha ricevuto il consenso anche dei consiglieri 5 Stelle che l’hanno co-firmata e dal consigliere di minoranza Sveva Belviso. I consiglieri penta stellati però non si sono trovati in accordo con un emendamento della maggioranza che ha stabilito come requisito la coabitazione da almeno un anno per la coppia che ha diritto di accedere al Registro.

 All’approvazione del provvedimento hanno partecipato il leader di Sel, Nicki Vendola e Vladimir Luxuria oltre che numerosi esponenti del movimento LGBT romano.

Subito dopo l’approvazione si è scatenata una piccola festa in Aula consiliare con urla, applausi, baci e abbracci tra il pubblico. In tanti hanno esposto i cartelli raffigurante un cuore con al centro il simbolo dell’uguale.

Vendola ha dichiarato “Dopo la stagione cavernicola di Alemanno, torniamo alla Roma Caput Mundi dell’accoglienza e dei diritti umani per tutti e per tutti. Roma respira e torna cosmopolita. Ieri nell’incontro che ho avuto con il presidente del Consiglio Matteo Renzi mi è stato confermato che per l’Italia si apre la stagione dei diritti interi ed eguali per tutti, aspettiamo di vedere come tutto ciò si concretizzerà”.

 Nel merito la delibera definisce come unione civile “il rapporto di reciproca assistenza morale e materiale tra due persone maggiorenni, dello stesso sesso o di diverso sesso, che non siano legate tra loro da vincoli giuridici e che abbiano chiesto la registrazione anagrafica”, individuando il fine di “superare situazioni di discriminazione e/o disagio e favorire l’integrazione”.

La delibera in pratica consente a chi è si è registrato di beneficiare delle agevolazioni essenso soggetto alle medesime disposizioni previste dagli atti e dalle disposizioni di Roma Capitale, degli assessorati e degli uffici competenti per i soggetti coniugati.

 Con questo provvedimento Roma entra a far parte finalmente nel novero delle capitali europee e mondiali dove vengono legalmente garantiti i diritti civili al di là di qualsiasi appartenenza o preferenza sessuale; un deciso passo in avanti verso la strada della piena cittadinanza.

 



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