Giornata mondiale dell'acqua. Bene primario degli esseri umani. Sprechi, guerre, speculazioni, innovazione. Il futuro dell'oro blu

di redazione 22/03/2021 AMBIENTE
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Si celebra lunedì 22 marzo, in tutto il mondo, la Giornata dell'Acqua, per ridurre il più possibile il consumo di acqua e raggiungere i traguardi di sostenibilità ambientale. Ci sono Paesi dove l'accesso all'acqua potabile è un problema per larga parte della popolazione. Save the Children lancia l'allarme per la Somalia: a causa dell'intensificarsi della siccità, le fonti d'acqua si stanno prosciugando rapidamente lasciando il 70% delle famiglie senza acqua potabile. Secondo i dati forniti dall'Organizzazione che da oltre 100 anni lotta per i più piccoli, migliaia di bambini sopravvivono grazie alla distribuzione di acqua con cisterne mobili e a pozzi non protetti e molti di loro sono costretti a lasciare le proprie case in cerca di nuove fonti. Senza un immediato intervento umanitario, è probabile che la crisi raggiunga il suo picco a giugno quando il numero di bambini e adulti che necessitano sostegno toccherà i 5,9 milioni, cioè un terzo della popolazione (700mila persone in più rispetto al 2020).

"Perché gli esseri umani sono tanto eccitati all'idea di scoprire tracce d'acqua su Marte, eppure non trattano la riserva di "Oro Blu" della Terra con lo stesso rispetto né cercano di condividerla più equamente?"

È quanto si chiede il World Water Development Report 2021, in cui si sostiene che molte persone sprecano o usano male l'acqua perché tendono a pensare a quanto costa solo in termini economici. Un atteggiamento che ne sottovaluta il valore reale, in cui andrebbero conteggiati anche benefici culturali e di salute più difficili da misurare - per esempio, la relazione, in certe aree del pianeta, tra la presenza di una fonte di acqua pulita vicino a casa e la possibilità per le giovani donne di andare a scuola. "Molti dei nostri problemi nascono perché non diamo abbastanza valore all'acqua; troppo spesso il valore dell'acqua non è tenuto affatto in considerazione" spiega Gilbert F. Houngbo, presidente di UN-Water, nel celebrare la Giornata mondiale dell'acqua con la pubblicazione dell'ultimo rapporto. 

L’acqua possiede significati diversi per persone diverse  […] Registrando – e celebrando – tutte le differenti modalità con cui beneficiamo di questa risorsa, possiamo valorizzarla adeguatamente e salvaguardarla in modo efficace per tutti”. Questo il leitmotiv della World Water Day, la Giornata mondiale dell’acqua 2021. Ogni 22 marzo, dal 1993 a oggi, le Nazioni Unite dedicano uno spazio privilegiato all’oro blu del Pianeta; un evento internazionale per catalizzare l’attenzione pubblica sulle risorse idriche, mettendone in evidenza problemi, sfide ma anche storie di successo, buone pratiche e progetti. 

Il tema della Giornata mondiale dell’acqua 2021 è “valuing water”, letteralmente “valorizzare l’acqua”. Un valore, ben inteso, che va ben oltre il suo prezzo e che si lega in maniera interseca alle famiglie, al cibo, alla cultura, alla salute, all’istruzione, all’economia e all’integrità dell’ambiente naturale. “Se trascuriamo uno di questi aspetti, rischiamo di gestire male una risorsa finita e insostituibile”, si legge sul sito dedicato al World Water Day. 

Nel corso degli ultimi cento anni i consumi idrici a livello globale sono cresciuti di sei volte. Secondo gli esperti ONU la domanda continuerà ad aumentare ad un tasso pari a circa l’1% l’anno sotto la pressione demografica, climatica e dello sviluppo economico. Peccato che la presenza di fonti potabili e sicure non si ancora una realtà per tutti. Nonostante gli importanti progressi in questi anni, a livello globale 2,2 miliardi di esseri umani continuano a non avere accesso ad acqua pulita, gestita in modo sicuro; 4,2 miliardi vivono invece senza servizi igienici gestiti in sicurezza.

Da Città del Capo a Flint nel Michigan, dall’Africa rurale sub-sahariana alle brulicanti megalopoli asiatiche, la crisi idrica globale non accenna ad abbassare la testa. L’accesso all’acqua è intimamente connesso a questioni universali come dignità, opportunità e uguaglianza; e la crisi sanitaria in corso ha sottolineato in maniera ancora più evidente questo aspetto. “La pandemia COVID-19 ci ha ricordato con forza che l’acqua e i servizi igienico-sanitari sono tra le chiavi per combattere le malattie infettive“, ha ricordato il Vicesegretario generale dell’ONU, Amina Mohammed. “Eppure 3 miliardi di persone, soprattutto nelle zone rurali e nei paesi meno sviluppati, non dispongono di strutture domestiche per lavarsi le mani”.

Le previsioni per il futuro non sono rosee. Il valore multidemensionale dell’acqua ha fatto della risorsa idrica uno degli obiettivi di sviluppo sostenibile delle Nazioni Unite. Il target SDG6 impegna il pianeta a fornire l’accesso universale all’acqua pulita e ai servizi igienico-sanitari entro la fine del decennio. Eppure “come evidenzia l’ultimo rapporto sui progressi di UN-Water, il mondo non è sulla buona strada per raggiungere il SDG6 nel 2030″, ha aggiunto Mohammed. Per non fallire la missione, “l‘attuale tasso di progresso dovrebbe quadruplicare”.

L’urgenza dell’azione è dettata anche dagli effetti sempre più gravi dei cambiamenti climatici. Le attuali stime prevedono che entro il 2050 più della metà della popolazione mondiale sarà a rischio a causa dello stress idrico. “La sola desertificazione minaccia i mezzi di sussistenza di quasi un miliardo di persone in 100 paesi”, spiega Munir Akram, Presidente del Consiglio economico e sociale delle Nazioni Unite. “Un’intensa scarsità potrebbe spostare fino a 700 milioni di persone nel prossimo decennio”.

La Thomson Reuters Foundation, a partire dal rapporto Onu e da dati della  World Meteorological Organization e di UNICEF, ha stilato un report su come le comunità più vulnerabili del pianeta lottino per accedervi mentre la crescente domanda e il riscaldamento globale aumentano il rischio di una sempre minore possibilità di approvvigionamento: 1) 4 persone su 10 in tutto il mondo non hanno abbastanza acqua potabile. Entro il 2050, più della metà della popolazione globale dovrà affrontare lo stress idrico, che si verifica quando la domanda supera le risorse idriche disponibili.

2) Più di 2 miliardi di persone vivono in paesi che già sperimentano lo stress idrico, e si stima che 4 miliardi di persone vivano in aree che soffrono di grave scarsità d'acqua per almeno un mese all'anno.

3) Un bambino su cinque in tutto il mondo non ha abbastanza acqua per soddisfare i suoi bisogni quotidiani, e i bambini in più di 80 paesi vivono in aree ad alta vulnerabilità idrica, il che significa che dipendono dall'acqua di superficie, da fonti non migliorate o da acqua che richiede più di 30 minuti per essere raccolta.

4) La maggior parte di questi bambini vivono in Africa orientale e meridionale, con il 58% che ogni giorno ha difficoltà ad accedere a una quantità sufficiente di acqua.

5) 2 persone su 5 in tutto il mondo, ovvero 3 miliardi, non hanno in casa un impianto per lavarsi con acqua e sapone, di queste, quasi tre quarti, vive nei paesi più poveri.

6) Fornire l'accesso all'acqua potabile e ai servizi igienici in 140 paesi a basso e medio reddito costerebbe 114 miliardi di dollari all'anno, mentre i benefici sociali ed economici dell'accesso all'acqua potabile sono molti anche se difficili da valutare immediatamente in termini economici.

7) L'uso globale dell'acqua dolce è aumentato di sei volte negli ultimi 100 anni e continua a crescere ad un tasso di circa l'1% all'anno dagli anni '80.

8) L'agricoltura rappresenta quasi il 70% del consumo globale di acqua, principalmente per l'irrigazione ma anche per l'allevamento e l'acquacoltura. Il rapporto può arrivare fino al 95% in alcuni Paesi in via di sviluppo.

9) Il cambiamento climatico sta alterando i modelli delle precipitazioni, riducendo la disponibilità di acqua e peggiorando i danni causati da inondazioni e siccità in tutto il mondo.

10) Lo scioglimento della calotta glaciale e dei ghiacciai sta portando da un lato a maggiori rischi idrogeologici come le inondazioni improvvise, e dall'altro minaccia di ridurre in futuro la fornitura d'acqua per centinaia di milioni di persone. 


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