Grecia.I Giudici "Alba dorata organizzazione criminale". Il partito condannato per violenza anticostituzionale, i suoi leader condannati per omicidi e violenze"

di redazione 08/10/2020 ESTERI
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 Con un verdetto storico al termine di un processo durato cinque anni e mezzo, i giudici del Tribunale di Atene hanno stabilito che il partito greco di estrema destra Alba Dorata - fino a qualche anno fa terza forza politica del Paese - ha agito come un’organizzazione criminale.

La Corte ha dichiarato sette ex parlamentari del partito, incluso il leader Nikos Michaloliakos, colpevoli di aver guidato una banda di criminali. Gli altri ex deputati sono stati giudicati colpevoli di avervi partecipato. Giorgos Roupakias, membro del partito, è stato condannato per l’omicidio del rapper antifascista Pavlos Fyssas nel 2013, il delitto che ha squarciato il velo sui metodi violenti e intimidatori del movimento.

L’udienza è stata il più grande processo contro un partito di ispirazione fascista dai tempi del processo contro i nazisti a Norimberga dopo la Seconda guerra mondiale. Fuori dal Tribunale, una folla di oltre 15mila manifestanti antifascisti attendeva con ansia il verdetto, scandendo slogan come “Nazisti in prigione”, “Fyssas vive, schiacciamo i nazisti”. Alla lettura della sentenza, sono scoppiati scontri con le forze dell’ordine: al lancio di oggetti incendiari, la polizia ha risposto con gas lacrimogeni e cannoni ad acqua. Oltre duemila poliziotti erano stati mandati come rinforzo a presidiare l’area, sorvegliata dall’alto con elicotteri e droni.

 L’intera leadership di Alba Dorata, compresi gli ex parlamentari, era tra i 68 imputati accusati di omicidio, possesso di armi e gestione di una banda criminale travestita da gruppo politico. I leader del partito rischiano fino a 15 anni di carcere.

Le indagini avevano indicato che il partito agiva come gruppo paramilitare, con ordini pronunciati dalla leadership e diretti a organizzazioni di quartiere e gruppi d’assalto che attaccavano i migranti, spesso causando loro gravi ferite. Gli estremisti di destra sono ampiamente accusati di attacchi contro sindacalisti, attivisti antifascisti, esponenti di sinistra e gay, culminati con l’accoltellamento fatale di Fyssas, popolare artista hip-hop antifascista, il cui omicidio nel settembre 2013 ha costretto le autorità greche ad agire. Per il delitto è stato dichiarato colpevole Giorgos Roupakios, supporter del movimento, che ha confessato l’omicidio e ora rischia l’ergastolo. I membri di Alba Dorata erano già stati giudicati colpevoli per l’uccisione ad Atene di un fruttivendolo pakistano, Ssazad Lukman, nel gennaio 2013. L’organizzazione è accusata anche del tentato omicidio di Abouzid Embarak, un pescatore egiziano, nel giugno 2012.

Gli imputati hanno negato con forza le accuse, sostenendo di essere vittime di persecuzioni politiche. Michaloliakos, 62 anni, negazionista dell’Olocausto e ardente ammiratore di Hitler le cui convinzioni neofasciste iniziarono a prendere forma durante la dittatura militare greca del 1967-74, ha descritto Alba Dorata come un partito patriottico di ultranazionalisti.

La Corte ha sottolineato come gli attacchi sono aumentati di frequenza dopo l’ingresso di Alba Dorata nel Parlamento greco. Era il 2012, al culmine della crisi economica che mise in ginocchio il Paese. Cavalcando l’ondata di rabbia per le misure di austerità imposte dall’UE, il partito riuscì a conquistare 21 seggi. L’anno seguente, con l’omicidio del rapper Fyssas, iniziava la lunga vicenda giudiziaria che si è conclusa soltanto oggi. Nel mentre il partito ha continuato la sua ascesa, diventando la terza forza politica espressa dalle urne nel 2014 e nel 2015. Dopodiché, l’altrettanto rapido declino: alle elezioni Europee del 2019 Alba Dorata raccoglieva il 4,88%, eleggendo due seggi; pochi mesi dopo, alle nazionali, il partito non superava la soglia di sbarramento del 3%, ritrovandosi ai margini della vita politica greca. 

“Giornata storica per la giustizia in Grecia e in Europa: il leader e altri sei alti funzionari di Alba Dorata (ex parlamentari) dichiarati colpevoli di far parte di un’organizzazione criminale. La violenza razzista e i crimini d’odio non possono e non devono più essere tollerati”, è il commento di Amnesty International.
Tra i 15mila fuori dal Tribunale di Atene c’era anche l’ex primo ministro di sinistra Alexis Tsipras. “Il popolo di Atene oggi emette il suo verdetto: Alba Dorata non è innocente. Nella coscienza del popolo greco si tratta di un’organizzazione criminale e andrà dove doveva andare, cioè nel bidone della spazzatura della Storia”, ha dichiarato l’ex premier.

 



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