Coronavirus. 500 le vittime. 25 mila i contagiati. Mille già guariti. Medici cinesi "Due farmaci efficaci". OMS "Ancora non esistono cure specfiche"

di redazione 05/02/2020 ESTERI
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Un team di ricerca guidato da Li Lanjuan, tra i massimi scienziati cinesi schierati nella lotta al nuovo coronavirus, ha annunciato "un'importante scoperta", ha riferito il Changjiang Daily. Si tratta dei risultati positivi emersi da due farmaci, l'Abidol e il Darunavir, che possono "effettivamente inibire il virus" nelle cellule in vitro, ha detto Li, professoressa alla Zhejiang University. La scienziata ha spostato il suo team nella provincia dell'Hubei, epicentro dell'epidemia, puntando a "rafforzare il trattamento" dei nuovi pazienti.

Frena  l'esperto di malattie infettive Massimo Galli, dell' Università di di Milano e primario dell'ospedale Sacco: 'Una cura contro il coronavirus è ancora lontana: si sta lavorando con farmaci già noti, ma i test in vitro non sono sufficienti per trarre alcuna conclusione', dice l'esperto di malattie infettive Massimo Galli, dell' Università di di Milano e primario dell'ospedale Sacco. "In una situazione così critica - ha rilevato Galli - si lavora con quello che si ha".

Oms: "Non ci sono terapie note"

"Non esistono ancora terapie efficaci contro il 2019-nCoV e l'Oms ricord che solo studi su larga scala possono essere efficaci e sicuri. E sviluppare terapie o vaccini contro patogeni come questo di solito prende anni. Prima bisogna affrontare lunghe sperimentazioni e passare attraverso anche qualche sconfitta", spiega il portavoce dell'Oms Tarik Jasarevic. A confermare che una terapia è ancora lontana anche Massimo Galli, docente dell' Università di Milano e primario dell'ospedale Sacco. "Si sta lavorando con farmaci già noti, ma i test in vitro non sono sufficienti per trarre alcuna conclusione. In una situazione così critica - ha detto Galli - si lavora con quello che si ha".

Sfiorano quota 500 i morti per il coronavirus nel mondo mentre i contagi a livello globale ammontano a 24.597 casi e le persone guarite sono circa mille. E' il quadro aggiornato dell'epidemia, secondo la mappa online sviluppata dal Center for Systems Science and Engineering della statunitense Johns Hopkins University. In particolare i decessi ammontano a 494 di cui 492 in Cina e due casi all'estero (uno nelle Filippine ed un altro a Hong Kong). I guariti invece sono 956.

La scure del Partito comunista cinese si è abbattuta sui funzionari locali colpevoli "di gravi lacune" e "di gestione insoddisfacente" di fronte alla crisi del coronavirus: secondo i media locali, sono oltre 400 i funzionari di diverso livello a essere stati sanzionati a vario titolo. Le misure sono state adottate a seguito delle indicazioni emerse dalla riunione del 25 gennaio del Comitato permanente del Politburo, con a capo il presidente Xi Jinping.

Le multinazionali di abbigliamento e calzature sportive Adidas e Nike chiudono la maggior parte dei loro store in Cina a causa dell'aggravarsi dell'epidemia di coronavirus. Entrambe le società dichiarano che la situazione sta avendo un grosso impatto sul business nel paese asiatico.

Sarebbe vittima di una normale sindrome influenzale la donna ricoverata a Verona per accertamenti dopo avere accusato sintomi febbrili. Il dato emerge dal test effettuato al Dipartimento malattie infettive del Policlinico di Verona, che è risultato negativo. Lo riferiscono fonti dell'Azienda Ospedaliera Universitaria Integrata di Verona. Per la conferma definitiva si attende però il test effettuato all'Istituto Spallanzani e quello dell'ospedale di Padova, centro di riferimento regionale per il Coronavirus.

Sono invariate le condizioni della coppia cinese ricoverata da una settimana allo Spallanzani. I due, marito e moglie, hanno superato la notte e sono ancora in terapia intensiva dopo che ieri le loro condizioni si erano aggravate. Secondo quanto si apprende l'aggravamento potrebbe rientrare nel decorso del virus che prevede anche momento di "crisi" in questo caso dovuti a difficoltà respiratorie.

L'Unione Nazionale dei Giudici di Pace ha chiesto ai ministeri di Giustizia e Salute che "siano fornite maschere idonee a schermarsi da eventuali contagi, previa autorizzazione all'uso durante l'udienza" e "che siano apprestate immediatamente le tutele relative alle indennità di malattia e di rischio e per i giudici di pace e i magistrati onorari che si trovano in medesime situazioni". Lo si legge in una nota del sindacato dei giudici di pace di tutta Italia.

La Cina ringrazia anche l'Italia, in un elenco di 21 Paesi, per "la comprensione sincera e amichevole, il sostegno e l'aiuto della comunità internazionale". Lo ha detto la portavoce del ministero degli Esteri Hua Chunying, nel briefing online coi media. Nella lista, in cui figurano Corea del Sud, Giappone e Germania, mancano gli Usa. "L'Unicef ha donato forniture per la prevenzione e il controllo. Altri governi hanno espresso la volontà di donare forniture. Inoltre, gli amici di molti paesi ci hanno offerto supporto in vari modi", ha aggiunto Hua.

"Visto e considerato che la circolare ministeriale ancora non prevede il tema della quarantena di 14 giorni per studenti universitari o di corsi equivalenti, e per bambini e studenti che frequentano i servizi educativi per l'infanzia e le scuole primarie e secondarie, ci sia quanto meno un'indicazione, prudenziale a cautelativa, per l'isolamento volontario, anche sulla base dalla dichiarazione dell'Oms all'interno del report nr. 12 dell'1 febbraio 2020". Lo ha detto all'ANSA il presidente del Veneto, Luca Zaia, a proposito degli sviluppi della situazione rispetto al Coronavirus.

La governatrice di Hong Kong Carrie Lam ha annunciato che tutti i visitatori dalla Cina saranno tenuti a un periodo di quarantena di 14 giorni. La svolta, all' indomani del primo decesso da coronavirus nell'ex colonia e ai casi finora accertati saliti a 21, è maturata al terzo giorno di proteste del personale medico che ha chiesto la chiusura totale della frontiera con la Cina per contenere la diffusione dell' epidemia. La Lam aveva ridotto a tre i transiti alla frontiera, sostenendo che il blocco sarebbe stato impraticabile e discriminatorio.

Le autorità portuali di Hong Kong hanno messo in quarantena i 1.800 passeggeri e il personale di bordo di una nave da crociera, la World Dream, perché tre suoi passeggeri, sbarcati in Cina il 24 gennaio, sono poi risultati positivi al coronavirus. La nave, che ha attraccato questa mattina nell'ex colonia, è dalla Dream Cruises Lines, controllata della Genting Kong Kong, ha spiegato Leung Yiu-hong, a capo della divisione sanitaria dell'Amministrazione portuale.

Cathay Pacific ha chiesto ai suoi 27.000 dipendenti di prendere fino a tre settimane di congedo non retribuito, nel mezzo delle difficoltà e delle turbolenze sulle attività legate all'epidemia del coronavirus di Wuhan. "Spero che tutti voi possiate partecipare, dal personale di prima linea ai nostri leader senior, in modo da condividere gli oneri delle attuali sfide", ha affermato il numero uno della compagnia di Hong Kong, Augustus Tang, in un messaggio video postato online.


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