Cambia il congedo di maternità. Le neo mamme potranno lavorare fino al 9 mese di gravidanza

di redazione 05/12/2018 CULTURA E SOCIETÀ
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Cambia con la manovra il congedo per le neomamme lavoratrici. Chi vorrà (con via libera del medico) potrà rimanere al lavoro fino al nono mese, portandosi 'in dote' l'intero periodo di astensione di 5 mesi a dopo il parto. E' quanto prevede un emendamento della Lega dedicato alle politiche delle famiglia approvato dalla commissione Bilancio della Camera.

Il nuovo sistema viene proposto come 'alternativa' all'attuale, che impone invece l'obbligo di astensione (di uno o due mesi) prima della nascita del bambino.

Nel testo si spiega che "è riconosciuta alle lavoratrici la facoltà di astenersi dal lavoro esclusivamente dopo l'evento del parto entro i cinque mesi successivi allo stesso, a condizione che il medico specialista del Servizio sanitario nazionale o con esso convenzionato e il medico competente ai fini della prevenzione e tutela della salute nei luoghi di lavoro attestino che tale opzione non arrechi pregiudizio alla salute della gestante e del nascituro".

Non è però l'unica novità dell'emendamento sui temi familiari approvato nella notte. Viene aumentato da 1000 a 1500 euro l'importo annuo del bonus destinato all'iscrizione ai figli agli asili nido. La misura viene estesa al 2021 mentre a partire dal 2022 - si spiega -  l'importo del buono spettante a decorrere dall'anno 2022 è determinato, "nel rispetto del limite di spesa programmato e in misura comunque non inferiore a 1.000 euro su base annua, con decreto del Presidente del Consiglio dei ministri"


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