Crollo del tetto di San Giuseppe dei Falegnami. La procura apre fascicolo

di redazione 31/08/2018 ROMA
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La Procura di Roma procede per il reato di disastro colposo in relazione al crollo avvenuto ieri del tetto della chiesa di San Giuseppe dei Falegnami, nel centro storico e a pochi passi dal Campidoglio. Dopo la messa in sicurezza e il salvataggio delle opere d'arte presenti nella chiesa, l'area è stata posta sotto sequestro. La Procura disporrà una consulenza tecnica per ricostruire quanto accaduto e verificare se ci siano state delle carenze nella manutenzione della struttura cinquecentesca.

Al momento del crollo non c'era nessuno ma sabato e domenica erano previsti dei matrimoni e altri erano in programma per la prossima settimana. Gli ultimi sono stati celebrati a luglio, poi c'è stato lo stop per agosto e dal 1 settembre sarebbero ricominciati.

"Ci è crollato il mondo addosso, uno si sposa una volta nella vita. Inizialmente abbiamo pensato che sfortuna...poi riflettendo sul fatto che sarebbe potuto accadere anche domenica, quando dovevamo sposarci noi, con 150 invitati forse qualcuno ci ha protetto da una strage...Ora stiamo andando a vedere San Marco la chiesa di fronte dove abbiamo 'trasferito' subito il matrimonio". Così Roberto Apostolico e Sara Minasi che avrebbero dovuto unirsi in matrimonio questa domenica a San Giuseppe dei Falegnami.

La soprintendenza archeologica intanto ha avviato lo studio dei resoconti dei lavori degli ultimi decenni. "I lavori di restauro sono stati fatti circa 2 anni fa con molta precisione - racconta il cardinale Francesco Coccopalmerio titolare della chiesa - . Sono cose che credo nessuno possa prevedere. Mi hanno detto che non c'era nessuna avvisaglia. Dobbiamo essere grati al Signore che non c'era nessuno". 

"Si è trattato di un improvviso cedimento strutturale: la capriata non ha retto ed ha buttato giù tutto il tetto", ha detto il sovrintendente. "Non possiamo escludere che ci possano essere altri distacchi", afferma Marco Ghimenti, comandante dei vigili del fuoco di Roma. 

"Grazie a Dio a Roma non ci sono state vittime, ma chiaramente non sono di buon umore. Quello che è successo non deve più succedere", ha detto il ministro dei Beni e le Attività culturali, Alberto Bonisoli.

"Si è trattato di un improvviso cedimento strutturale: la capriata non ha retto ed ha buttato giù tutto il tetto", ha detto il sovrintendente.

"Grazie a Dio a Roma non ci sono state vittime, ma oggi chiaramente non sono di buon umore. Quello che è successo non deve più succedere", ha detto il ministro dei Beni e le Attività culturali, Alberto Bonisoli.


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