Addio al regista Carlo Vanzina

di redazione Roma 08/07/2018 ROMA
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E' morto a Roma il regista Carlo Vanzina. A dare la notizia sono la moglie Lisa e il fratello Enrico.

"Nella sua amata Roma, dov'era nato, ancora troppo giovane e nel pieno della maturità intellettuale, dopo una lotta lucida e coraggiosa contro la malattia - si legge nella nota della famiglia - ci ha lasciati il grande regista Carlo Vanzina amato da milioni di spettatori ai quali, con i suoi film, ha regalato allegria, umorismo e uno sguardo affettuoso per capire il nostro Paese".

Insieme al fratello sceneggiatore Enrico, Carlo Vanzina ha raccontato le vacanze degli italiani e con quelle commedie di successo, a cavallo tra gli anni Ottanta e Novanta, ha saputo tratteggiare le trasformazioni del nostro Paese attraverso tanti personaggi talvolta ingenui, talvolta cinici, che hanno fatto la fortuna di tanti interpreti, da Christian De Sica a Massimo Ghini, da Massimo Boldi a Jerry Calà.
E' morto Roma il regista Carlo Vanzina, aveva 67 anni. A dare la notizia sono la moglie Lisa e il fratello Enrico. "Nella sua amata Roma, dov'era nato, ancora troppo giovane e nel pieno della maturità intellettuale, dopo una lotta lucida e coraggiosa contro la malattia - si legge nella nota della famiglia - ci ha lasciati il grande regista Carlo Vanzina amato da milioni di spettatori ai quali, con i suoi film, ha regalato allegria, umorismo e uno sguardo affettuoso per capire il nostro Paese". E pensare che Carlo Vanzina non voleva fare il regista, il suo sogno era fare il critico cinematografico: "Da ragazzino tenevo degli album che riempivo con tutti i film che vedevo e ne vedevo tantissimi - raccontava - scrivevo le mie minicritiche, mettevo già le stellette anche se non si usava, scrivevo tutto il cast dagli attori al direttore della fotografia. Ero un vero malato di cinema".

Figlio del grande Steno (nome d'arte per Stefano Vanzina) e di Maria Teresa Nati, nato il 13 marzo 1951, ha avuto come maestro il grande Mario Monicelli. "Mio padre mi portò da Monicelli che era un suo grande amico e col quale avevano lavorato tanto insieme - proseguiva Vanzina - all'inizio mi trattò malissimo, non voleva certo che mi sentissi privilegiato in quanto figlio di". Sul set di film comeBrancaleone alle crociate o Romanzo popolare Carlo Vanzina apprese molti dei trucchi del mestiere "Monicelli era un burbero, un finto cattivo. Mi ha trattato in maniera infernale, ho pianto tanto ma nonostante questo ho serrato i denti e sono andato avanti finché mi ha fatto suo primo aiuto". Carlo ha imparato molto da Monicelli, soprattutto nella direzione degli attori, lezioni che ha messo in pratica quando ha debuttato come regista nel 1976 con Luna di miele in tre con Renato Pozzetto e Stefania Casini, scritto dal fratello Enrico come sempre sarà con la sessantina di film che hanno realizzato insieme.

La lista dei film che hanno firmato i due fratelli è infinita, spesso nello stesso anno sono usciti anche due o tre titoli. Carlo Vanzina ha diretto quasi tutti gli attori italiani: Diego Abatantuono, Gian Maria Volonté, Sergio Castellitto, Renato Pozzeto, Paolo Villaggio, Gigi Proietti, Enrico Montesano, Vincenzo Salemme, Christian De Sica, Massimo Boldi, Enrico Brignano, Michele Placido, Virna Lisi, Monica Bellucci. Il rapporto con gli interpreti è stato per lui sempre la parte più importante del suo lavoro: "Anche se una sceneggiatura è scritta bene e ci sono buoni dialoghi - raccontava - se arriva un bravo attore di commedia che è intelligente e spiritoso è chiaro che tu come regista non devi frenarlo ma invece pungolarlo, spingerlo".


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