Impresa giallorossa. La Roma rimonta il Barcellona e vola in semifinale Champions

di redazione Roma 11/04/2018 ROMA
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Rimonta storica della Roma, che all'Olimpico batte 3-0 il Barcellona  nella gara di ritorno dei quarti e vola in semifinale. Decidono le reti di Dzeko, De Rossi su rigore e Manolas.All'andata al Camp Nou i giallorossi avevano perso 4-1.

"Un trionfo, per la dimensione della Roma, per la nostra storia, è qualcosa di incredibile. Ma ora non dobbiamo pensare di aver fatto un miracolo, dobbiamo continuare a giocarci questa competizione per cercare di arrivare fino in fondo", ha detto Daniele De Rossi a fine partita. "È una della gioie più belle da quando sono qui" ha aggiunto il capitano giallorosso a Premium.

Miracolo, impresa, prodigio, chiamatelo come vi pare ma la Roma scrive una delle pagine più belle della sua storia. La serata perfetta dell'Olimpico si trasforma d'incanto in una notte magica: spazza via il Barcellona, annichilito ben oltre il punteggio finale (un 3-0 senza sbavature) e sovrastato nel gioco, nelle idee, nei muscoli. In un colpo solo, la Roma di Di Francesco (chapeau al tecnico, il grande vincitore alla fine dei 180'), spazza via le nuvole delle ultime settimane e cancella decenni di frustrazioni europee. In un Olimpico finalmente vestito a festa e sold out (56mila spettatori), finisce come nessuno avrebbe sognato alla vigilia, soprattutto dopo l'harakiri del Camp Nou sei giorni fa. Ma è stata una vittoria netta contro un Barcellona, imbattuto da 38 partite, ma stasera irriconoscibile, vulnerabile, senza idee e con la sua stella più lucente stasera spenta e annullata dalla super difesa giallorossa. Che sarebbe potuta essere la notte più bella lo si è capito dopo pochi minuti, il tempo (6') per Dzeko di arpionare in area la palla al bacio di De Rossi e infilare Ter Stegen. Merito anche del nuovo assetto tattico scelto da Di Francesco che nella partita più importante della stagione vira sul 3-4-1-2, con Schick, al debutto europeo, vicino al bosniaco, Nainggolan 'tuttocampista', Florenzi e Kolarov sugli esterni, pronti a ripiegare in fase di non possesso. Un modulo camaleontico che ha pagato al cospetto di un Barca invariato rispetto al Camp Nou, con Busquest recuperato e il collaudato 4-4-2. Messi, come una settimana fa, latita sul prato dell'Olimpico bagnato prima del fischio d'inizio per rallentare il gioco blaugrana: braccato dalla coppia Jesus-De Rossi, non ha mai creato pericoli ala difesa giallorossa, limitandosi a due punizioni sconclusionate.
 
Se non è l’impresa di sempre, poco ci manca in casa giallorossa. Di certo è una Roma titanica quella che ribalta il 4-1 del Camp Nou e con i gol di Dzeko, De Rossi e Manolas approda alle semifinali di Champions. All’inizio non ci credeva quasi nessuno, fare tre gol senza subirne neanche uno dai marziani sembrava un ostacolo gigantesco. Ed invece la Roma è riuscita dove in pochi pensavano potesse arrivare. Con un Dzeko stratosferico, un Manolas omerico ed un Di Francesco che ha trasformato il sogno in realtà. La Roma è tra le prime quattro d’Europa. Se non è l’impresa di sempre, poco di manca.
 
In tribuna esultano come pezzi i piccoli Cassano (con cappello giallorosso) insieme al figlio di Totti, Francesco si emoziona e chissà cosa darebbe per essere con i suoi (ex) compagni, persino Pallotta si lascia andare e i cori di insulto con cui era stato accolto all’inizio spariscono. Non c’è spazio per la polemica, stanotte. C’è spazio solo per la festa e per l’enorme soddisfazione con cui Eusebio Di Francesco bacia in testa tutti i giocatori al fischio finale. Ha rischiato, cambiando modulo. E ha vinto. Anzi stravinto, come si lascia sfuggire un giocatore prima di entrare nello spogliatoio a far festa
 



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