Elezioni politiche. Le associazioni dei disabili "La politica e i partiti devono ascoltarci"

"Il prossimo governo riparta dal tema dei caregiver e non abbandoni questo tema, sui cui, nella legislatura che si è appena chiusa, è stato posto il primo mattone. Ma ora si tratta di costruire l'intero edificio". E' l'appello che lancia alle forze politiche ("tutte, destra e sinistra", ci tiene a sottolineare) Simona Bellini, presidente del Coordinamento Famiglie disabili.
Parlando con Labitalia, Bellini ricorda che "il lavoro svolto a favore del riconoscimento dei caregiver dalla senatrice Laura Bignami ha fatto finalmente capire che se le persone, non i partiti, le persone -rimarca Bellini- si muovono, si riesce ad ottenere qualcosa". Oggi, dunque, esiste ed è riconosciuta la figura giuridica del caregiver familiare, che viene stimata in Italia in circa 4 milioni di persone che si prendono cura del proprio congiunto 24 ore su 24, che è disabile grave o gravissimo. Quello che è mancato, per un fattore tempo, è la normazione dei diritti che discendono proprio dal riconoscimento ottenuto da Bignami, e da qui si deve ripartire, chiedono le famiglie dei disabili.
Sui caregiver familiari "Bignami, da sola, è riuscita ad ottenere un risultato -sostiene la presidente- che non si era visto in 20 anni: ossia il riconoscimento giuridico di questa figura e lo stanziamento di un Fondo di 20 mln l'anno per tre anni, che è sicuramente esiguo per le esigenze del settore, ma che intanto c'è ed è un passo fondamentale per il settore".
Le dichiarazioni di Maria Simona Bellini, presidente del Coordinamento Famiglie disabili
Dal sito disabili.com
La data del 4 marzo si avvicina, e il clima della campagna elettorale si fa incandescente. I vari partiti iniziano a presentare i propri candidati e a rendere noti i loro orientamenti, tra sparate più o meno grosse e proposte più o meno fattibili.
Da più parti si notava, nei giorni scorsi, come la grande assente dai programmi sia la disabilità:non si rilevano incisive proposte legate alla materia.
Iniziano quindi a partire, dal mondo della disabilità, alcuni appelli alle forze politiche in questo senso: da quello della FISH (Federazione Italiana per il Supoeramento dell’Handicap) alle recenti dichiarazioni di Maria Simona Bellini, presidente del Coordinamento Famiglie disabili.
Bellini, in particolare, richiama l’attenzione sul tema dei caregiver familiari, ricordando come in Italia siano circa 4 milioni le persone che si occupano in casa continuativamente, h24, di un familiare con grave disabilità. Bellini ricorda come sia stato fatto un importante passo avanti con il recente riconoscimento giuridico di questa figura e lo stanziamento di un Fondo di 20 milioni l'anno per i prossimi tre anni, “che è sicuramente esiguo per le esigenze del settore, ma che intanto c'è ed è un passo fondamentale per il settore".
Un punto di partenza, dunque, ma non basta. Il termine della legislatura ha infatti impedito che si proseguisse su questa strada, che va invece continuata. Bellini ha dichiarato a Labitalia: "Il prossimo governo riparta dal tema dei caregiver e non abbandoni questo tema, sui cui, nella legislatura che si è appena chiusa, è stato posto il primo mattone. Ma ora si tratta di costruire l'intero edificio".
Segnala Bellini che la senatrice Laura Bignami (madre caregiver, ndr), promotrice di una delle tre proposte di legge, poi confluite nel testo unico approvato lo scorso anno, non si ricandiderà. La “campagna” per i caregiver sarà però portata avanti da un suo collaboratore che, dice la stessa Bellini, “chiediamo ai partiti di candidare e di portare in Parlamento”. La richiesta, rivolta ai leader politici, è finalizzata a una presenza in Parlamento per completare il lavoro iniziato da Laura Bignami ma interrotto a causa della fine della legislatura.
