Raid israeliano nel sud della Siria. Colpito un arsenale iraniano

Caccia israeliani hanno bombardato una base militare in Siria, a sud di Damasco.
Lo riferisce l'agenzia di stampa ufficiale Sana, secondo cui i raid sarebbero stati condotti nella notte.
Il quotidiano Haaretz ha riferito che si trattava di una base iraniana. Un'ipotesi di cui nelle settimane scorse aveva parlato anche la Bbc, rivelando che l'Iran sta costruendo una base militare permanente in Siria all'interno di un'installazione dell'esercito di Damasco nei pressi di al-Kiswa.
Sana parla di "diversi missili terra-terra contro un'installazione militare nei pressi di Damasco". Ci sarebbero stati danni materiali ma non si parla di vittime. Sempre secondo le fonti governative, la contraerea di Damasco avrebbe risposto al fuoco israeliano abbattendo due missili.
Il portavoce militare israeliano non ha voluto rilasciare dichiarazioni.
L'Osservatorio Siriano per i diritti umani ha detto che i missili hanno colpito un deposito di armi dopo la mezzanotte. La stessa fonte, che monitora l'andamento del conflitto, ha affermato che l'attacco ha causato forti esplosioni nei pressi della città di al-Kiswa, a sud di Damasco, facendo anche saltare l'elettricità in alcune zone.
Ciò che allarma Israele è la crescente influenza iraniana in Siria e il sostegno militare russo al regime di Assad. Dallo scoppio della guerra nel 2011, i caccia israeliani hanno colpito convogli militari siriani o di Hezbollah almeno un centinaio di volte.
L'Iran ha dato sostegno alla lotta di Assad ai ribelli e ai militanti dello Stato Islamico. Milizie sciite spalleggiate dall'Iran, inclusa Hezbollah, hanno fornito al regime di Damasco un aiuto determinante per riconquistare aree del territorio.
Nella notte tra il 16 e il 17 marzo, gli aerei da guerra israeliani hanno preso di mira in Siria un convoglio di armi ritenuto appartenente a Hezbollah. L'esercito siriano ha risposto con la contraerea e Israele ha intercettato un missile sparato contro il suo territorio.
In una visita a Damasco a ottobre, il capo militare iraniano ha messo in guardia Israele dall'invadere il territorio o lo spazio aereo siriano.
Immagini satellitari datate gennaio, maggio e ottobre scorsi mostravano la progressione dei lavori: dall'inizio dell'anno sono state costruite almeno tre nuove strutture, mentre due sono state ristrutturate.
