Yemen. Centinaia i migranti che muoiono nel Golfo Persico nel silenzio dei media e nell'indifferenza delle istituzioni internazionali

Sulla barca erano quasi tutti giovanissimi (anche bambini) e l'obiettivo era quello di mettere piede sulle coste dello Yemen per poi raggiungere i paesi del Golfo persico. Ma molti di loro, anche dei bambini, sono morti: a poca distanza dalla costa yemenita, infatti, lo scafista (preoccupato della vista di altri soggetti scambiati forse per autorità locali) li ha costretti, anche spingendoli, a buttarsi in acqua.
Le tratte dei migranti non interessano solo il Mediterraneo e le tragedie si registrano anche nei paesi della Penisola araba. Come denunciato dall'Organizzazione Internazionale per i Migranti (Oim) erano 120 i giovanissimi migranti sul barcone, quasi tutti somali ed etiopi. Almeno 29 di loro sono morti, tra loro anche dei bambini. I corpi senza vita sono stati ritrovati, in sepolture improvvisate sulle coste dello Yemen a Shabua, dal personale dell'Oim impegnato in un pattugliamento di routine. Erano stati sepolti velocemente dai sopravvissuti che avevano raggiunto a nuoto la costa. Sono 27 i superstiti che si sono fermati sulla spiaggia soccorsi dall'organizzazione umanitaria, mentre altri erano già andati via. Ma, secondo le testimonianze, all'appello mancherebbero 22 migranti.
«L'età media dei passeggeri sulla barca era di 16 anni», fanno sapere dall'Oim. «I sopravvissuti ci hanno anche detto che il contrabbandiere è già tornato in Somalia per continuare la sua attività e per raccogliere più migranti da portare in Yemen sulla stessa rotta», ha detto Laurent de Boeck, capo della missione dell'Oim in Yemen: «Tutto questo - ha aggiunto - è sconvolgente e disumano e la sofferenza dei migranti su questa rotta è enorme».
Lo stretto braccio di mare tra il corno d'Africa e lo Yemen è da tempo una rotta di migrazione, nonostante la guerra che da anni imperversa nello Yemen. Dall'inizio dell'anno, l'Oim stima che circa 55.000 migranti abbiano lasciato il Corno d'Africa per raggiungere le coste yemenite. Più di 30.000 di questi sono sotto i 18 anni e provengono dalla Somalia e dall'Etiopia, mentre un terzo di loro sono donne. Questa rotta è particolarmente pericolosa soprattutto in questo periodo con i venti che imperversano nell'Oceano Indiano.
