Al Teatro L'Aura si ride sull'ingannevole dolcezza dell'amore nell'era degli smartphone e del web

di Rosanna Pilolli 12/05/2017 ARTE E SPETTACOLO
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Tiene pienamente conto questo nuovo e divertente spettacolo, che il Teatro “L’Aura” ha messo in cartellone fino al prossimo 14 maggio, della grande tradizione della commedia degli equivoci. Un genere con la sua storia plurisecolare che parte da Plauto e dal teatro greco e che conta, tra gli altri autori più recenti lo splendido terzetto formato da Shakespeare, Molière e Goldoni passando per Pirandello.

 Questa ultima edizione: “Il dolce inganno dell’amore” scritta, diretta e interpretata da Maurizio Canforini getta uno sguardo interessato e anche psicologicamente sottile sull’amore dei giovani di oggi, la generazione del web e dello smartphone ai quali affida i propri sentimenti in sostituzione rapida delle lettere e delle poesie di un tempo.

Il giovane autore, Canforini, dalle molte esperienze teatrali e dai molti ruoli interpretati  non è estraneo al tema dell’amore più volte “messo in scena” oltre che a un profondo amore per Roma, che ha espresso in una “Guida curiosa ai Musei  della Capitale” completa di  ventiquattro percorsi espositivi. Il centro del “Dolce inganno” consiste nell’equivoco amoroso classico anche se via web di due personaggi che agiscono uno all’insaputa dell’altro, appunto coinvolti dall’equivoco.

Il testo porta in palcoscenico due giovani, Riccardo e Valeria che si incontrano casualmente. Si piacciono è evidente ma comincia fra loro il movimentato tempo del corteggiamento del “ci sta o non ci sta” di lui “vorrei ma non posso” della ritrosa lei: proprio come in tutti i tempi. Finalmente l’amore sembra trionfare il lungo bacio dopo battute frizzanti e piene di humor da parte di tutti i personaggi: l’amica (una bravissima Angela De Prisco recente scoperta del cabaret  con personalità scenica notevole e un notevole senso della comicità), l’agente letterario amico (ma non troppo) di Riccardo, un dandy dalla chioma d’epoca  autore del “qui-pro –quo” tecnologico nel quale incappano i due innamorati e che rischia di far fallire la loro unione amorosa. Ne interpreta il personaggio elegante e sempre all’altezza del non facile ruolo Antonello Coggiatti attore e regista toscano dal ricchissimo “curriculum” professionale: protagonista  teatrale,  di cortometraggi cinematografici e di operette.  Alessia Tona attraente e capricciosa quanto basta a dare al suo personaggio di “prima amorosa” il crisma dell’autenticità. Infine Valerio Rota calato con ironia maliziosa nella parte del cameriere-consigliere d’amore.

Il copione ben articolato diverte gli spettatori che ne applaudono ogni “siparietto” ma sa anche mostrare i risvolti psicologici e i costumi in amore delle nuove generazioni.

A questo testo delicato ben si addice una frase di Jean Racine:” un’azione semplice  sostenuta dalla vicenda delle passioni, della bellezza dei sentimenti e dalla eleganza dell’espressione”.


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