Chiuso il Teatro dell'Orologio. La questura "mancanza di misure basilari di sicurezza al suo interno".

di redazione Roma 19/02/2017 ROMA
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Chiuso per motivi di sicurezza il Teatro dell’Orologio. Ne dà notizia lo stesso teatro che ricorda come la struttura sia stata operativa per 37 anni nelle attuali condizioni cioè senza un’uscita di sicurezza. L’intervento della polizia è avvenuto la notte del 16 febbraio al termine dello spettacolo che era in scena, «I combustibili», della compagnia umbra Teatro Di Sacco.

Già a seguito di precedenti controlli il locale, posto all'interno di un immobile di proprietà del comune di Roma, era stato trovato in difetto, ma secondo gli uffici di Roma capitale, i gestori non avevano mai ottemperato alle diverse prescrizioni. Questa volta è stato accertato che all'interno della struttura si svolgeva una vera e propria attività teatrale in condizioni di sicurezza gravemente compromesse sotto il profilo della pubblica sicurezza per tutti i presenti, complessivamente 104 persone, intente ad assistere alle varie rappresentazioni nelle tre sale attrezzate.

Per evitare che tale situazione si protraesse ed al fine di scongiurare possibili gravi conseguenze, anche e soprattutto a tutela dei presenti, sia lavoratori, che avventori, gli agenti, di concerto con il personale tecnico VV.FF., hanno posto sotto sequestro preventivo l'intero locale, al quale sono stati apposti i sigilli; per il presidente dell'associazione è scattata la denuncia per apertura abusiva di luoghi pubblici.

Il regista Roberto Biselli e gli attori sono stati fatti uscire al termine della prima replica dello spettacolo. Il giovane gruppo di lavoro che gestisce la struttura ha scritto sulla pagina Facebook: «Venerdì 17 febbraio, alle ore 00.45 il Teatro dell’Orologio è stato sequestrato dalla Questura di Roma. Sono venuti in otto, appartenenti alla polizia di stato, ai vigili del fuoco, all’ispettorato del lavoro: non c’era niente fuori posto, o sono 37 anni che siamo fuori posto. Hanno voluto controllare tutto. Era tutto in ordine, tranne ciò su cui non siamo mai stati a posto: l’uscita di sicurezza». Il comunicato aggiunge: «Noi ci abbiamo provato, con uno sforzo economico e di energie non indifferenti, siamo arrivati a tre metri dall’aprire quell’uscita, ma poi abbiamo trovato la Storia e ci siamo dovuti fermare».

E la questura di Roma, con una nota spiega il motivo della chiusura: «Mancanza del documento di agibilità rilasciato dalla commissione comunale di vigilanza sui locali di pubblico spettacolo, del certificato di prevenzione incendi da parte dei vigili del fuoco e dell’autorizzazione sanitaria per l’utilizzo dei locali interrati». E nella nota si legge anche che « già durante precedenti controlli il locale, posto all’interno di un immobile di proprietà del Comune di Roma, era stato trovato in difetto ma i gestori non hanno mai ottemperato alle diverse prescrizioni. Questa volta - sottolinea la Questura - è stato accertato che all’interno del teatro si svolgeva una vera e propria attività teatrale in condizioni di sicurezza gravemente compromesse sotto il profilo della pubblica sicurezza per tutti i presenti, complessivamente 104 persone, intente ad assistere alle varie rappresentazioni nelle tre sale attrezzate. Per evitare che tale situazione si protraesse e al fine di scongiurare possibili gravi conseguenze, anche e soprattutto a tutela dei presenti (sia lavoratori che avventori) gli agenti, di concerto con il personale tecnico dei vigili del fuoco, hanno posto sotto sequestro preventivo l’intero locale, al quale sono stati apposti i sigilli». Per il presidente dell’associazione è scattata la denuncia per apertura abusiva di luoghi pubblici.


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