La terra trema ancora fra Umbria e Marche. Forti scosse di terremoto in centro Italia. Magnitudo 5.4 e 5.9.

di redazione Euroroma 26/10/2016 CULTURA E SOCIETÀ
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Sono state circa 100 le scosse di terremoto di magnitudo non inferiore a 2 registrate dalla mezzanotte tra Marche e Umbria. Secondo i rilevamenti dell'Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia (Ingv), undici di queste sono state di magnitudo compresa tra 3 e 3.5: la più forte alle 4:13 con epicentro a Fiordimonte e a 10 km da Ussica (Macerata); una di magnitudo 3.4 alle 5 nella stessa zona. Non si registrano al momento nuovi crolli. 


Il presidente del Consiglio Matteo Renzi è stato a Camerino per visitare i luoghi e gli abitanti delle zone colpite  "Il terremoto ci sta mettendo a dura prova - ha detto il premier - ma l'Italia c'è, non lascia soli i cittadini, siamo più forti e ce la faremo".

una scossa forte è stata avvertita a Norcia mentre era in corso un vertice con i sindaci, la presidente della regione Catiuscia Marini, il commissario per la ricostruzione Vasco Errani e il capo della protezione civile Fabrizo Curcio, che stavano arrivando proprio in quel momento. L'incontro è stato interrotto e tutti sono usciti all'esterno del centro operativo comunale.

A Visso un primo pullman ha trasportato gli sfollati verso Civitanova Marche, secondo lo schema predisposto dalla protezione civile che ha preferito non rimontare le tendopoli, in considerazione della stagione e delle basse temperature. "Sinora hanno aderito 120 persone - dice all'ANSA il sindaco Giuliano Pazzaglini -, ma domani aumenteranno, qualcuno ha preferito rinviare la partenza a domani per organizzarsi meglio e stanotte dormirà presso parenti o amici, in paesi vicini".

Il Cdm stanzia 40 milioni ed estende lo stato di emergenza.

Migliaia di sfollati - Il capo della Protezione civile Fabrizio Curcio, il commissario per la ricostruzione Vasco Errani e il presidente delle Marche Luca Ceriscioli stanno facendo un sopralluogo nei centri più colpiti dal terremoto. "Stiamo valutando il trasferimento degli sfollati verso la costa", ha detto Curcio da Pieve Torina, a pochi chilometri da Visso.  ''Abbiamo qualcosa come due o tremila sfollati, e temo molte più abitazioni inagibili di quelle censite dopo il sisma del 24 agosto'', riferisce la Protezione civile marchigiana.

Sono state più di 530 le repliche del terremoto del 26 ottobre fra Perugia e Macerata registrate dalla rete sismica dell'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (Ingv). Di queste, le più forti sono state quelle di magnitudo 5,4 e 5,9 avvenute rispettivamente alle 19,10 e alle 21,18 del 26 ottobre. Sempre dal 26 ottobre sono stati cinque i terremoti di magnitudo superiori a 4,0. Il primo, di magnitudo 4,5, è avvenuto alle 23:42 di ieri a Castel Sant'Angelo sul Nera e gli altri tre sono stati registrati a partire dalle primissime ore della mattinata: il primo, di magnitudo 4,1, alle 5:19 sempre a Castel Sant'Angelo sul Nera, seguito alle 5:50 da una scossa di magnitudo 4,4 nella zona di Ussita e poi, alle 10:21 da una terza scossa di magnitudo 4,4 ancora a Castel Sant'Angelo sul Nera. Il più recente, di magnitudo 4,2 è stato registrato alle 19,22 nella zona di Norcia. Sempre a partire dalle 19,10 di ieri sono state registrate 85 repliche di magnitudo compresa fra 3,0 e 4,0 e sono state 450 quelle di magnitudo compresa fra 2,0 e 3,0. "Oltre a questi terremoti ne sono avvenuti molti altri, di magnitudo inferiore a 2,0", ha detto il sismologo Massimo Cocco, dell'Ingv. "In sala sismica - ha aggiunto - vengono localizzati soltanto i terremoti di magnitudo superiore a 2,0, ma quelli avvenuti effettivamente sono di sicuro molto più numerosi".
 

"Difficile parlare di un aggravamento. E' un secondo terremoto: la zona che in parte era stata già provata ora è in una situazione di estrema gravità". Se, insomma, il terremoto del 24 agosto aveva devastato, nelle Marche, l'area dell'Ascolano, ora è stata distrutta la parte del Maceratese che il sisma precedente aveva danneggiato seriamente ma in parte risparmiato. L'unica differenza è che per il momento non si segnalano vittime.

E' la riflessione del capo della Protezione civile delle Marche Cesare Spuri. "Le persone da sfollare sono centinaia", dice Spuri. Solo a Camerino 700 persone hanno trovato ospitalità in due centri allestiti per l'emergenza. Non risultano persone morte o ferite in modo grave, ma a decine si sono presentate negli ospedali per lesioni varie, malori o crisi di panico. Le situazioni di maggiore difficoltà, mentre sono tuttora in corso i sopralluoghi, sono a Visso, Ussita, Castelsantangelo sul Nera, Muccia, Pieve Torina, San Ginesio, Camerino, Caldarola, in pratica tutti i comuni dell'area epicentrale, dove, rileva Spuri, si sono avuti nuovi crolli, di edifici che erano agibili prima delle potenti scosse di ieri. "Il centro di Visso - esemplifica il capo della Protezione civile - non può accogliere più nessuno". Crolli vengono segnalati ovunque: a Caldarola è venuto giù il portale di una chiesa, ma anche ad Amandola, nel Fermano, è crollato il timpano della chiesa del Convento delle suore benedettine. Desta poi preoccupazione la frana che isola la frezione di Peracchia, ad Acquasanta Terme. I vigili del fuoco stanno cercando di raggiungere le persone rimaste isolate, fra cui il vice sindaco di Acquasanta Gigi Capriotti. Quanto alla Salaria, sarà riaperta domani.

"I miei tecnici mi dicono che il centro storico è in condizioni tali che potrebbe essere tutto inagibile". Lo ha detto il sindaco di Visso, Giuliano Pazzaglini, facendo il punto sui danni del terremoto di ieri. "Non abbiamo avuto vittime e soltanto tre feriti lievi - ha aggiunto - ma i danni agli edifici sono molto pesanti. Molti hanno perso parte della facciata. E' crollata una chiesa a Borgo Sant'Antonio e danni importanti ci sono stati nella frazione di Borgo San Giovanni".

Un uomo di 73 anni è morto per un infarto a Tolentino, presumibilmente per lo choc provocato dal terremoto. E' la prima vittima 'indiretta' del sisma. Per il momento, secondo il comandante provinciale dei carabinieri di Macerata, Stefano Di Iulio, non si sarebbero vittime per conseguenza di crolli. Sempre a Tolentino un operaio, dipendente di una ditta di surgelati, è rimasto ferito dal crollo di un controsoffitto, riportando ferite lacero contuse alla testa e a una spalla, ma le sue condizioni non sono gravi. "Il servizio salute della Regione ha predisposto evacuazioni da ospedali di Tolentino, Matelica e Cingoli ricollocando i pazienti in altre strutture della regione", dope le due forti scosse di terremoto. Così il presidente della Regione Luca Ceriscioli su Facebook. "Al momento si registrano crolli - scrive -. Grazie ancora a tutti i sindaci, gli amministratori, volontari e alle forze dell'ordine che in questo momento stanno lavorando e dando sostegno alle popolazioni".  

A Camerino dopo la scossa delle 21:18 il campanile della chiesa di Santa Maria in Via, già danneggiata dal sisma del 24 agosto, è crollato su una palazzina. Lì si sta concentrando il lavoro dei vigili del fuoco, anche se non si pensa che ci fossero dentro delle persone. Lo ha reso noto l'ufficio stampa del Comune. Molte persone erano comunque fuori casa dopo la scossa precedente delle 19:11. Molti i crolli nel centro e nelle frazioni.

 


Croce Rossa Pescara fornisce numeri utili. "Terremoto, numeri utili da usare in caso di necessità: Protezione Civile nazionale  800.840.840, Sala operativa @RegioneLazio 803.555", ha scritto su Twitter la Croce Rossa di Pescara.

 
 



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