Festa dell'albero. I boschi italiani, una grande occasione di sviluppo sostenibile

di Guia Fortuna 08/10/2016 AMBIENTE
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Si è celebrata da pochi giorni la festa dell’albero ed in quell’occasione Coldiretti ha presentato la sua analisi, circa la superficie coperta da boschi nel nostro paese.

Dalle stime, risulterebbe raddoppiata dall’Unità d’Italia ed interesserebbe 10,9 milioni di ettari, 1/3 del territorio nazionale, con una valutazione di 12 miliardi di alberi presenti.

L’inconveniente è che la maggior parte di queste aree rispetto al passato, sono senza alcun controllo e del tutto impenetrabili ai necessari interventi di manutenzione e difesa, mettendo così a rischio la vita delle popolazioni locali a causa di degrado ed incendi.

 “I boschi italiani, - sostiene la Coldiretti - se valorizzati attivamente con pratiche di gestione sostenibile, possono rappresentare un fondamentale strumento di investimento nella crescita dell’indotto produttivo ad esso collegato, garantendo così lo sviluppo socio-economico delle aree marginali, rurali e di montagna.” 

 Un obiettivo che secondo la Coldiretti va raggiunto con l’approvazione del nuovo testo forestale per la semplificazione della gestione attiva dei boschi, valorizzando il ruolo degli imprenditori agricoli per la qualità dell’aria e riconoscimento dei crediti di carbonio, con lo sviluppo della filiera 100% italiana attraverso i Piani di sviluppo rurale e con l’incentivazione dell’utilizzo di legno prodotto in Italia negli appalti pubblici.

I boschi spiega la Coldiretti, non sono solo un patrimonio di biodiversità, nei quali si possono trovare per ogni ettaro di macchia mediterranea in media 400 animali tra mammiferi, uccelli e rettili e una grande varietà di vegetali. Essi ricoprono anche un ruolo centrale come regolatori di anidride carbonica, che è il principale gas ad effetto serra, e sono fondamentali nella mitigazione e nell’adattamento ai cambiamenti climatici in corso.

Tuttavia aggiunge il presidente di Coldiretti Roberto Moncalvo, “gestire il bosco o meglio coltivare il bosco significa lavorare per la valorizzazione complessiva di un territorio, ma questo non è possibile senza convenienza economica”.

La Coldiretti stima che potrebbero nascere 35mila nuovi posti di lavoro dall’aumento del prelievo del legname dai boschi in un Paese che importa l’80% del legno che utilizza, per questo Moncalvo conclude affermando che “ci sono tutte le condizioni per trasformare i rischi in grandi opportunità per la ripresa di un Paese che ha fatto della sostenibilità ambientale un valore aggiunto del Made in Italy”.

 

 



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