Bruxelles. Rilasciato il giornalista free lance Cheffou, indagato per terrorismo ma non per gli attentati. 32 le vittime identificate

di redazione Euroroma 27/03/2016 ESTERI
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Faycal Cheffou, il reporter che si pensava fosse l'uomo con il cappello all'aeroporto di Zaventem, è stato rilasciato per "mancanza di prove" anche se resta accusato di "terrorismo". Non è lui, dunque, il terzo attentatore ripreso dalle telecamere dello scalo. 

Khalid El Bakraoui, l'attentatore della metro di Bruxelles, ha usato l'identità dell'ex calciatore dell'Inter Ibrahim Maaroufi per affittare un appartamento divenuto un covo del commando delle stragi di Parigi. Lo affermano fonti di Sky TG24 HD, Khalid El Bakraoui è transitato dall'Italia a fine luglio 2015, prima di raggiungere Atene. 

Si aggrava intanto il bilancio dei tragici attentati di martedì scorso: altri quattro feriti sono morti negli ospedali di Bruxelles, il totale è di 35 vittime - ma in ospedale ci sono ancora 96 feriti, di cui 55 in terapia intensiva 

Gli indizi che avevano portato all'arresto del reporter Fayçal Cheffou non sono stati supportati dall'evoluzione dell'istruttoria in corso. Di conseguenza è stato rimesso in libertà dal magistrato. L'uomo era stato riconosciuto dal tassista che portò gli attentatori allo scalo. 

Intanto il Belgio chiederà l'estradizione dell'algerino arrestato a Salerno: è in isolamento e non risponde ai giudici. "Non sono un terrorista, non so nulla di terrorismo e neppure di documenti falsi": è quanto dichiarato da Djamal Eddine Ouali a chi ha potuto avvicinarlo nel carcere salernitano di Fuorni.

Sempre più certa la possibilità che i terroristi lavorassero ad un attentato nella capitale belga con l'utilizzo di potnti e micidiali ordigni, anche con materiale nucleare, è quanot emerge dalle ultime indagini delle autorità belghe.

 

 

 





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