Lo Stato Islamico in difficoltà economiche riduce la paga dei suoi combattenti

di Rosanna Pilolli 26/01/2016 ESTERI
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Colpito dalla crisi anche lo Stato Islamico si troverebbe in tali difficoltà finanziarie  da dover fare conti sulle spese per la gestione del personale combattente e militante. Queste le notizie che pervengono dalle fonti delle opposizioni mediorientali riprese dalla stampa dei Paesi europei e quindi ribattute in tutto il mondo.

Con la sua ferma volontà di creare un nuovo Stato, l’organizzazione del Daesh si troverebbe improvvisamente a fare i conti con la regola secondo la quale guerra e benessere non sono una coppia realizzabile. Infatti combattere su molti fronti ha l’effetto inesorabile di vuotare le casseforti di Stati assai più consolidati nel tempo. 

Di conseguenza l’Organizzazione avrebbe deciso di stringere la cinghia ma anche di far pagare la diminuzione delle proprie riserve finanziarie costo pesante della  attività, alle popolazioni che vivono nei territori controllati dal Califfato islamico.

Una delle cause del deficit economico si dice dovuto principalmente al recentissimo raid americano che ha distrutto una importante agenzia bancaria al centro di Mossoul, la capitale dello SI in Iraq, nella quale sarebbe stato depositato dalla organizzazione islamica un ingente quantità di denaro liquido

L’ampiezzza delle perdite causate da quel raid è sconosciuta ma i combattenti potrebbero vedere ridotte le loro paghe a partire dai primi mesi di questo nuovo anno. "Nessuno sarò esentato da questa decisione qualunque sia la sua posizione” questo il tono di una nota del Ministero del Tesoro di Rakka sede dell’amministrazione finanziaria e fiscale centrale della organizzazione islamica. 

In Iraq i membri di livello inferiore del califfato dunque, vedrebbero i loro emolumenti ridotti dal 30 al 50% Non sarebbero però diminuiti i sostegni in natura riservati ai combattenti jiadisti come la distribuzione di viveri, né subiranno decurtazioni le pensioni versate alle famiglie dei “martiri” caduti negli attentati. Tuttavia in un prossimo futuro la falce finanziaria potrebbe toccare le altre spese sociali dello Stato islamico. 


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