Trovati a Villa Pamphili i corpi di una donna e di una bimba di sei mesi. Si indaga ma è mistero per questo orrore

di redazione Roma 08/06/2025 ROMA
img

Orrore a Villa Pamphili: i corpi di una bimba e di una donna, quest'ultimo avvolto in un sacco nero, sono stati trovati nel pomeriggio di sabato 7 giugno  in uno dei polmoni verdi della Capitale.

Al vaglio le testimonianze e le immagini delle telecamere ad ampio raggio che potrebbero aver immortalato lungo il tragitto chi ha portato i corpi nel parco. 

Tra le ipotesi che gli investigatori della Squadra Mobile della polizia stanno portando aventi, quella di un duplice omicidio avvenuto in un contesto di degradoForse tra senza fissa dimora

Non ancora identificate le vittime, disposto l'esame del DNA 

Verranno svolte martedì le autopsie sui corpi della donna e della bimba di sei mesi trovati ieri nel parco. La Procura, che nelle prossime ore incardinerà il fascicolo per duplice omicidio aggravato, affiderà incarico per l'esame autoptico e anche per il prelievo del Dna che servirà ad accertare le identità delle due vittime. L'attività tecnica, coordinata dal pm Antonio Verdi, dovrà accertare le cause del decesso delle due vittime e individuare la data della morte. In base a quanto si apprende il corpo della donna era già in stato di decomposizione a differenza di quello della bimba.

 
 
Apri contenuto 

Una testimonianza

"Molti cancelli sono rotti, molti sono scavalcabili, non è impossibile entrare di notte" ha spiega all'AGI una dipendente di un Bistrot rimasto aperto per un evento privato nella serata del 6 giugno, quella precedente al ritrovamento dei due corpi. La giovane, continuando il racconto, ha spiegato: “Purtroppo c'è una vita notturna che non avete idea in Villa Pamphili nonostante il parco dovrebbe essere chiuso. Tantissime volte si sentono delle urla anche alle 20.30/21.00 e abbiamo dovuto chiamare la polizia”.

 
 
 

Il ritrovamento della donna è avvenuto ad opera degli inquirenti nel corso delle primissime indagini scattate dopo che alcuni passanti, intorno alle 16, avevano chiesto l'intervento delle forze dell'ordine dopo avere notato il corpo della piccola.   

Il corpicino era adagiato vicino a una siepe, nella vegetazione non distante dalla Fontana del Giglio, sul lato della villa che affaccia su via Leone XII. A una distanza di circa 100 metri è stato poi individuato il cadavere della donna: dal sacco nero spuntava un braccio. Dalle prime analisi, non risulterebbero segni di violenza sui corpi, che sono in differenti stati di composizione e quindi le due sarebbero morte in momenti diversi.

Come personale del 118 ha raggiunto il luogo, ha tentato di rianimare la neonata: un disperato tentativo risultato inutile perché la piccola era già deceduta

La zona è stata recintata per permettere alla polizia Scientifica di effettuare i rilievi e cercare elementi utili per ricostruire quanto avvenuto. Sul luogo del ritrovamento si è recato anche il pm della Procura, Antonio Verdi, che ha avviato un procedimento affidando le indagini alla Squadra Mobile.

 

Secondo una primissima valutazione fatta dagli inquirenti, la piccola avrebbe circa sei mesi e sarebbe di carnagione chiara. Sulle cause della morte le risposte arriveranno dall'attività del medico legale anche se da un primo esame esterno sarebbero stati individuati dei segni compatibili con dei traumi la cui natura, però, dovrà essere accertata.   

Un elemento appare, comunque, probabile: le due vittime sarebbero collegate. Chi indaga passerà al setaccio le telecamere di sicurezza presenti nella zona, tra i quartieri di Monteverde e Aurelio. La speranza è che i dispositivi abbiano ripreso la persona o le persone che hanno deciso di sbarazzarsi della neonata e della donna.   



Ti potrebbero interessare

Speciali