AGGIORNAMENTI 9 GIUGNO
Restano molti i punti oscuri ancora da chiarire sul macabro ritrovamento, a Villa Pamphili a Roma, del corpo senza vita di una donna, di circa 40 anni, che è stato scoperto dietro un cespuglio di oleandri mentre, a circa 200 metri di distanza, giaceva il cadavere di una bambina. La bimba, presumibilmente figlia della donna, secondo il medico legale sarebbe morta per strangolamento e potrebbe essere morta forse la sera prima del ritrovamento.
Sulla vicenda la Squadra Mobile di Roma che indaga sul caso oggi ha avuto un incontro in procura con il procuratore aggiunto Giuseppe Cascini e il pm Antonio Verdi, titolare dell’inchiesta.
La donna e la bambina, secondo quanto ricostruito finora, avrebbero vissuto all'interno della villa, in un giaciglio di fortuna per trascorrere la notte.
Gli inquirenti e gli investigatori della polizia scientifica stanno effettuando dei riscontri su alcuni tatuaggi presenti sul corpo della donna, uno con un teschio su un surf e un altro floreale. Le verifiche, da parte della polizia scientifica, potrebbero contribuire a confermare l'identità della signora.
Vertice in procura: ancora punti da chiarire
Il primo esame autoptico sul corpo della donna e della bambina, di età compresa tra 6 e 12 mesi, "non ha restituito un quadro chiaro delle cause del decesso". Lo si apprende da fonti investigative. Il medico legale si è riservato. Dai primi accertamenti, non è escluso che la bambina sia stata strangolata.
Un puzzle complesso che ora dopo ora prende forma: un vero e proprio rompicapo per gli investigatori, impegnati a dare un'identità alle due vittime e a individuare l'autore, o gli autori, di quello che per la Procura è al momento un duplice omicidio aggravato.
I due corpi ritrovati sabato 7 giugno
I corpi di una bimba e di una donna, quest'ultimo coperto da un sacco nero, sono stati trovati nel pomeriggio di sabato 7 giugno a Villa Pamphili, uno dei polmoni verdi della Capitale. Si tratterebbe di una donna di circa 40 anni e della sua bimba di circa 5 mesi originarie dell'Europa dell'est.
Al vaglio le testimonianze e le immagini delle telecamere ad ampio raggio che potrebbero aver immortalato lungo il tragitto chi ha portato i corpi nel parco. I poliziotti della Squadra Mobile stanno cercando un uomo che, qualche ora prima del ritrovamento dei corpi era stato visto aggirarsi nel parco con qualcosa in braccio, forse il corpo senza vita della bambina. Dai primi rilievi però non si sarebbero individuati segni di trascinamento nell'area dove sono stati trovati i corpi.
Tra le ipotesi che gli investigatori della Squadra Mobile della polizia stanno portando aventi, quella di un duplice omicidio avvenuto in un contesto di degrado. Forse tra senza fissa dimora.
Non ancora identificate le vittime, disposto l'esame del DNA
Dall'esame autoptico eseguito ieri sulla donna non sono emerse lesioni esterne evidenti e gli esami tossicologici disposti serviranno a capire se sia deceduta a causa di un'overdose. La Procura, che indaga con l'ipotesi omicidio aggravato, ha affidato incarico anche per il prelievo del Dna che servirà ad accertare le identità delle due vittime. L'attività tecnica, coordinata dal pm Antonio Verdi, dovrà accertare le cause del decesso delle due vittime e individuare la data della morte. In base a quanto si apprende il corpo della donna era già in stato di decomposizione a differenza di quello della bimba. Le identità tuttavia sarebbero già state accertate grazie alle impronte presenti in banca dati, in attesa della conferma del Dna.
Una testimonianza
"Molti cancelli sono rotti, molti sono scavalcabili, non è impossibile entrare di notte" ha spiega all'AGI una dipendente di un Bistrot rimasto aperto per un evento privato nella serata del 6 giugno, quella precedente al ritrovamento dei due corpi. La giovane, continuando il racconto, ha spiegato: “Purtroppo c'è una vita notturna che non avete idea in Villa Pamphili nonostante il parco dovrebbe essere chiuso. Tantissime volte si sentono delle urla anche alle 20.30/21.00 e abbiamo dovuto chiamare la polizia”.
Orrore a Villa Pamphili: i corpi di una bimba e di una donna, quest'ultimo avvolto in un sacco nero, sono stati trovati nel pomeriggio di sabato 7 giugno in uno dei polmoni verdi della Capitale.
Al vaglio le testimonianze e le immagini delle telecamere ad ampio raggio che potrebbero aver immortalato lungo il tragitto chi ha portato i corpi nel parco.
Tra le ipotesi che gli investigatori della Squadra Mobile della polizia stanno portando aventi, quella di un duplice omicidio avvenuto in un contesto di degrado. Forse tra senza fissa dimora.
Non ancora identificate le vittime, disposto l'esame del DNA
Verranno svolte martedì le autopsie sui corpi della donna e della bimba di sei mesi trovati ieri nel parco. La Procura, che nelle prossime ore incardinerà il fascicolo per duplice omicidio aggravato, affiderà incarico per l'esame autoptico e anche per il prelievo del Dna che servirà ad accertare le identità delle due vittime. L'attività tecnica, coordinata dal pm Antonio Verdi, dovrà accertare le cause del decesso delle due vittime e individuare la data della morte. In base a quanto si apprende il corpo della donna era già in stato di decomposizione a differenza di quello della bimba.