Sanità. Entro tre anni 400 medici in meno. Nessuno vuole lavorare nelle periferie

di redazione Roma 26/05/2025 ROMA
img

In tre anni, dal 2025 al 2027, Roma perderà 317 medici di medicina generale e 77 pediatri. Di cui oltre la metà nella Asl Roma 2, che comprende i municipi IV, V, VI, VII, VIII e IX e dunque alcuni dei territori, quelli della periferia est, in cui è più forte la carenza di questi professionisti. A fornire i dati a RomaToday è Nella Converti, presidente della commissione Politiche sociali e della salute del Comune di Roma, che a seguito di una mozione approvata dall’Assemblea capitolina sulle carenze della medicina territoriale a Roma, lo scorso febbraio, ha avviato uno studio per comprendere meglio l’entità del problema. 

"La situazione è preoccupante – spiega -. Roma rischia di ritrovarsi senza medici di medicina generale. I professionisti che andranno in pensione sono in gran parte massimalisti (che assistono cioè un numero extra di pazienti, rispetto al massimo ‘storico’ di 1.500 assistiti, ndr), dunque saranno tantissime le persone che si ritroveranno senza medico. Si tratta di un problema che segnaliamo ormai da due anni alla Regione, senza ottenere risposte concrete”.

Ma esattamente quanti sono i professionisti che mancheranno all’appello per ogni municipio? Partendo dalla Asl Roma 1, nel triennio andranno in pensione: 31 medici nel municipio I; 15 nel II; 21 nel III; 10 nel XIII; 21 nel XIV e 14 nel XV. Totale: 112 medici.

Per avere un parametro di confronto: secondo l’ultimo report Salute e Sanità del Comune di Roma, aggiornato al 2023, la situazione più complessa potrebbe essere nel municipio XV, l’unico dove la media dei pazienti assistiti da ogni medico supera i 1500: sono 1559. Dunque potrebbero essere più di 20mila, solo in questo territorio, le persone che si ritroveranno senza medico di base. 

Per quanto riguarda la Asl Roma 2, nel triennio lasceranno lo studio: 21 medici nel municipio IV (per la Roma 2 è disponibile anche il totale dei medici presenti: 104 in questo distretto); 35 nel municipio V (su un totale di 180); 23 nel municipio VI (su un totale di 109); 42 nel VII (su 223); 17 nell’VIII (su 91); 19 nel IX (su 109). La situazione, in questo caso, potrebbe essere più complessa nel municipio VI, dove in media i medici assistono 1857 pazienti e dove sono state da tempo segnalate carenze. Qui potrebbero quindi essere almeno 42mila i pazienti che saranno costretti a cambiare medico. 

Situazione complessa anche nel quartiere La Rustica, nel municipio V, in cui sono state segnalate da tempo dai cittadini difficoltà nel reperire un medico di medicina generale.
 
Per quanto riguarda la Asl Roma 3, infine, nel triennio si perderanno: 15 medici nel municipio X; 16 nel municipio XI e 17 nel municipio XII. Per un totale di 48. In questo territorio, stando sempre al report Salute e Sanità, comunque in media è assistito un numero di pazienti al di sotto del massimale consentito. Il dato più alto si riscontra nel X: 1477. 

I numeri sui pediatri 

Passando, invece, ai pediatri, partendo dalla Asl Roma 1 dal 2025 al 2027 andranno in pensione: 7 professionisti nel municipio I; 2 nel II; 5 nel III; 4 nel XIII; 4 nel XIV e 5 nel XV. Va detto il limite massimo di pazienti che un pediatra di libera scelta può avere in carico è di 880, esistono  però deroghe che possono portare a superare questo numero, arrivando a un massimo di 1000 assistiti. Che viene oltrepassato, nella Asl Roma 1, solo dal municipio XIV, con una media di 1018 assistiti (la fonte è sempre il report Salute e sanità). 

Per quando riguarda la Roma 2: il municipio IV perderà 2 pediatri (su un totale di 22); il V 16 (su un totale di 31); il VI 4 (su un totale di 29); 8 nel VII (su 39); 6 nel VIII (su un totale di 15) e 6 nel IX (su 23). Uno sforamento del massimale di pazienti in questo caso si trova nel VI, con una media di 1125 assistiti in un territorio tra quelli di tutta la città in cui nascono più bambini. 

Per concludere, nella Asl Roma 3 andranno in pensione: 2 pediatri nel municipio X; 3 nel XI e 4 nel XII. Totale: 26

“I numeri sono allarmanti – sottolinea Converti – anche perché è sempre più difficile trovare medici di medicina generale che siano disposti a lavorare in zone come quelle della periferia est che soffrono dunque da tempo la carenza di questi professionisti”. 

Una situazione che a Dossier è stata confermata da Valentina Grimaldi, pediatra di libera scelta e consigliera dell’Ordine dei medici di Roma, direttivo Fimp Roma: “I posti disponibili vanno spesso deserti in periferia sia per quanto riguarda i medici di medicina generale che i pediatri di libera scelta”. 

L'Assemblea capitolina ha approvato  a febbraio una mozione, a prima firma Converti, in cui si chiede un'interlocuzione con la Regione Lazio per trovare la strategia giusta per potenziare l'accesso alle cure primarie da parte della popolazione di determinati municipi dove, per esempio, scarseggiano i medici di medicina generale.

La riforma della professione, decisa a livello nazionale, inoltre, è stata sposata da Francesco Rocca e non trova d'accordo il Pd, come nemmeno una buona parte dei diretti interessati. Che hanno in più occasioni contestato l'operato della Regione. 

 



Ti potrebbero interessare

Speciali